Home Vittoriano Guareschi e la “sua” Desmosedici GP9

Vittoriano Guareschi e la “sua” Desmosedici GP9

Vittoriano Guareschi è probabilmente il pilota collaudatore più invidiato dal popolo dei motociclisti italiani; ha seguito lo sviluppo della Desmosedici dall’esordio, nel lontano 2002. Ora ci parla della GP9, della sua rinnovata guidabilità e del suo telaio rivoluzionario in fibra di carbonio. “Quando mi hanno detto che avrebbero cambiato il telaio – dice “Vitto” -ho

Vittoriano Guareschi è probabilmente il pilota collaudatore più invidiato dal popolo dei motociclisti italiani; ha seguito lo sviluppo della Desmosedici dall’esordio, nel lontano 2002. Ora ci parla della GP9, della sua rinnovata guidabilità e del suo telaio rivoluzionario in fibra di carbonio.

“Quando mi hanno detto che avrebbero cambiato il telaio – dice “Vitto” -ho pensato che si sarebbe trattato di un cambiamento epocale. Il nostro telaio in tubi in pensione? Mi sembrava molto strano. All’inizio inoltre non sapevo che sarebbe stato in carbonio. Poi l’idea mi ha entusiasmato. La GP9 è una rivoluzione essendo la prima moto da corsa con un telaio interamente in carbonio”.

La prima prova volta che l’hai provata, come ti è sembrata?

“Questo telaio in carbonio ci ha fatto fare un bel passo avanti, ora la moto è diventata un po’ più prevedibile e quando l’ha provata Stoner ha avuto le mie stesse sensazioni: una moto più intuitiva”. (continua…)

“Secondo me dalla Desmosedici GP7 alla GP8 c’è stato un piccolo salto, mentre con questa moto, che non ha perso le caratteristiche peculiari delle Ducati, il cambiamento è radicale. In più con la GP9 sarà più facile per tutti arrivare al limite. Infatti negli ultimi test anche chi ci è salito in sella per la prima volta è andato subito forte e questo significa che la GP9 è nata bene. È stata addolcita l’erogazione e ora abbiamo maggior coppia in basso senza aver perso potenza in alto”.

E le altre novità?
“La gestione elettronica ha fatto un nuovo passo avanti, mentre per le sospensioni usiamo l’ultima evoluzione delle Öhlins; abbiamo migliorato radicalmente il sistema di raffreddamento che ora funziona ben anche con la carena più piccola”.

Passando dalla moto ai piloti, come vedi i nuovi ducatisti?
“Avendo girato insieme a loro nei test penso che Hayden abbia capito già parecchio della moto: ha fatto il primo test senza toccare le regolazioni. Poi a Jerez ha cercato la messa a punto: si vede che sa dare le indicazioni e questo sarà proficuo per la sua stagione. In più Nicky è molto carico, è evidente che ci crede. Si è fidato di noi fin dall’inizio e questo atteggiamento umile, da parte di un campione del mondo, è un bel modo di iniziare una nuova avventura”.

Gibernau E Kallio?
“Mika sarà capace di fare dei bei risultati, ha voglia di fare e potrebbe regalarci qualche sorpresa. Sete Gibernau, secondo me vuole cercare una rivincita dopo la deludente stagione 2006; si è circondato di persone di cui si fida e penso che potrà fare bene”.

Infine di Canepa cosa dici?

“Niccolò ha le qualità e il potenziale, ma è una grossa scommessa. Dovrà avere pazienza e capire i meccanismi del mondiale e non cercare subito il risultato, ma anzi puntare a trovare un buon ritmo. Tutto quindi dipenderà dalla sua testa. Per me lui verrà fuori nel 2010. Comunque mi sembra davvero un bel gruppo di ducatisti”.

E il collaudatore “Vitto” cosa farà?

“Io all’inizio mi ero posto un obiettivo quando vinciamo il mondiale smetto, beh è arrivato troppo presto – ride –. Per il momento il ruolo di collaudatore continua a darmi forti stimoli e finche avrò il passo andrò avanti”.

via | Motonline

Ultime notizie su Varie

Varie

Tutto su Varie →