Yamaha Tracer 9 2021, la prova su strada (VIDEO)
In sella alla rinnovata crossover di Iwata. Oggi ancora più leggera, performante e ricca nella dotazione
È cambiata completamente per il 2021 la Yamaha Tracer 9. La terza generazione della moto più venduta del marchio giapponese degli ultimi anni si presenta sul mercato tutta nuova, per continuare a scrivere pagine importanti di una storia di successi iniziata nel 2015. Oggi ha visto crescere la cilindrata e la potenza del suo già apprezzatissimo tre cilindri Crossplane, monta un nuovo telaio più leggero, un nuovo forcellone, e potenzia il pacchetto elettronico con il debutto della piattaforma inerziale. L’abbiamo provata sulle strade della Toscana alla ricerca di pregi e difetti. Ma andiamo con ordine.
Yamaha Tracer 9 2021: com’è fatta
La nuova Yamaha Tracer 9 2021 resta fedele al suo concetto di moto 100% stradale. Oggi ha un design ancora più affilato, con un’impostazione che ha tenuto conto della possibilità di montare le tre borse necessarie per il turismo a lungo raggio. Una caratteristica distintiva della nuova Tracer 9 è sicuramente la silhouette “a freccia” formata dal parabrezza, dalla carena frontale e dal serbatoio del carburante, abbinata al nuovo faro anteriore twin-eye full LED e al doppio schermo TFT da 3,5 pollici.
Sotto il nuovo abito si nasconde un nuovo telaio Deltabox in alluminio pressofuso più leggero, che ha visto il propulsore CP3 da 890 cc posizionarsi oggi con un angolo più verticale rispetto al passato (52,3° invece dei precedenti 47,5°), a tutto vantaggio del feeling dinamico. Il tre cilindri pure ha effettuato una leggera dieta dimagrante ed è cresciuto in coppia e potenza: 119 CV a 10.000 giri/min (4 CV più di prima) e 93 Nm a 7.000 giri/min, con la prima e la seconda marcia più lunghe e con i consumi medi che si attestano sui 5l/100km.
Per adattarsi alla maggiore rigidità del nuovo telaio e al design più compatto, la Tracer 9 è dotata di un forcellone in alluminio, completamente ridisegnato, che ruota all’interno della struttura esterna del telaio. Forcella (da 41 mm, con una corsa inferiore di 30 mm rispetto al passato) e mono Kayaba completamente regolabili, hanno ora un nuovo setting. Sulla GT debuttano invece sospensioni semi-adattive regolabili attraverso la strumentazione.
Come anticipato, il pacchetto elettronico guadagna la piattaforma inerziale IMU a sei assi che invia costantemente dati all’ECU, che li elabora in tempo reale e regola il sistema di controllo della trazione (TCS), il sistema di controllo dello slittamento (SCS), il sistema di controllo dell’impennata (LIF) e il sistema di controllo del freno (BC) della Tracer. Sono quattro, invece, i riding mode, mentre il nuovo scarico più leggero è stato realizzato insieme alla divisione Yamaha Music, con lo scopo di ottenere un suono perfetto. Completano il quadro ruote in lega più leggere, pompa radiale Nissin (sui due dischi da 298 mm con quattro pistoncini), manubrio e pedane pilota regolabili e una sella alta da terra 810 mm.
Yamaha Tracer 9 2021: come va
La sella è leggermente più bassa rispetto al passato ed è possibile personalizzare il posizionamento delle pedane (in due configurazioni) così da trovare la migliore posizione di guida. Anche perché chi compra una moto del genere lo fa con l’intenzione di farci comunque un bel po’ di km: sia che essi siano di viaggi, di domeniche di curve e tornanti, o di tragitti quotidiani (o tutto insieme).
Il parabrezza regolabile manualmente (in modo pratico e veloce) svolge un ottimo lavoro, proteggendo molto bene il pilota; i più alti potrebbero però avvertire qualche turbolenza sul casco oltre i 130 km/h (con il deflettore disponibile in opzione però il problema si risolve). La sensazione di agilità e maneggevolezza è quella di sempre. La Tracer 9 è perfettamente bilanciata, molto facile da gestire tra le auto, al punto da poter essere una buona compagna del tragitto casa-lavoro.
Ma ovviamente è tra curve e tornanti che dà il meglio di sé, come se fosse una naked sportiva dalla posizione comoda. Il motore è sempre molto godibile. È dolce ai bassi regimi, corposo ai medi e ben affilato in allungo. E la ciclistica oggi fa un salto in avanti importante, assicurando un maggiore piacere di guida in tutte le situazioni. Oggi la Tracer 9 è più precisa in curva, sia in inserimento che in percorrenza. È stabile alle alte velocità e con le sospensioni semi-attive (della GT) è estremamente efficace nel misto e non solo.
Consigliatissimo è il cambio quick shifter, disponibile in opzione per la versione standard (a circa 200 euro), dal funzionamento perfetto a tutte le andature. Importante, come anticipato, il pacchetto elettronico, con tutti i controlli che oggi si richiedono su una moto del genere.
Difetti? Non mi ha entusiasmato la nuova strumentazione sdoppiata su sfondo nero. Ottima invece la frenata, sempre precisa e ben modulata, che trova nel sistema Brake Control un perfetto alleato sotto il profilo della sicurezza (soprattutto in situazioni di frenata in curva). Così come notevole è la propensione al turismo a lungo raggio, grazie al Cruise Control e alla predisposizione per il tris di valigie.
Yamaha Tracer 9 2021: prezzi, colori e disponibilità
La nuova Yamaha Tracer 9 è disponibile in tre colori – rosso/nero, grigio satinato e grigio/blu (solo GT) – a partire da Aprile con prezzi da 11.199 euro per la versione standard e 13.599 euro per la GT, che offre di serie tutto ciò che si può desiderare su una moto del genere. Tuttavia per i più esigenti sono stati studiati tre ulteriori pacchetti aggiuntivi che possono arricchire ancora la dotazione della moto: Sport Pack (524 euro), Travel Pack (1.709 euro) e Travel Pack Pro (3.291 euro).