Superbike, Troy Bayliss lascia l’ospedale: il campione affronta la riabilitazione con tenacia

Troy Bayliss, tre volte campione Superbike, torna a casa dopo il grave incidente: sette costole rotte, una clavicola fratturata e un polmone perforato.

Superbike, Troy Bayliss lascia l’ospedale: il campione affronta la riabilitazione con tenacia
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 12 ago 2025

Il ritorno a casa di Troy Bayliss rappresenta un momento carico di emozione per il mondo del motociclismo internazionale. Dopo giorni di apprensione seguiti al grave incidente che lo ha visto protagonista, il leggendario pilota australiano, tre volte campione del mondo Superbike, ha finalmente lasciato l’ospedale per tornare tra le mura domestiche. Un rientro segnato da ferite profonde, ma anche dalla consueta determinazione e da un’ironia che, ancora una volta, ne sottolineano la forza d’animo.

L’incidente, avvenuto poco più di una settimana fa, ha lasciato un bilancio pesante: ben sette costole rotte, una clavicola fratturata e, forse l’aspetto più delicato, un polmone perforato. Queste lesioni, che avrebbero piegato chiunque, non sono però riuscite a scalfire la tempra di Troy Bayliss, che a 56 anni si conferma ancora una volta un esempio di coraggio e resilienza. La notizia del suo ritorno a casa è stata accolta con entusiasmo e sollievo da fan, colleghi e addetti ai lavori, tutti uniti in un grande abbraccio virtuale.

Attraverso i social media, Troy Bayliss ha voluto condividere con il pubblico un aggiornamento sulle sue condizioni. Il campione ha raccontato con trasparenza la sua nuova routine quotidiana, segnata da ritmi lenti e dalla necessità di continui momenti di riposo: “Vado dal letto al divano, riesco a restare in piedi per circa 10 minuti, poi devo riposarmi di nuovo”. Parole che, pur trasmettendo la fatica della convalescenza, non mancano di quella leggerezza tipica di chi ha affrontato mille battaglie in pista e fuori.

Nel suo messaggio, Troy Bayliss ha espresso profonda gratitudine verso il personale sanitario che lo ha seguito durante il ricovero e, soprattutto, verso la moglie Kim, definita affettuosamente “la mia infermiera privata a casa”. Un riconoscimento sentito a chi, ogni giorno, gli è accanto nel percorso di riabilitazione e rappresenta un sostegno insostituibile. Ma il pilota non ha rinunciato a una battuta che ha strappato un sorriso a tutti gli appassionati: “Vedo che Kim non ha venduto le moto, quindi le cose vanno bene”. Un modo per ribadire che la passione per le due ruote è ancora intatta, nonostante tutto.

La reazione della comunità del motociclismo non si è fatta attendere. Numerosi messaggi di affetto e sostegno sono arrivati da piloti, team e tifosi, testimoniando quanto Troy Bayliss sia una figura amata e rispettata in tutto il mondo. In molti hanno voluto ricordare il suo spirito combattivo, la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta e la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, sia in pista sia nella vita privata.

Il percorso di riabilitazione che attende Troy Bayliss si preannuncia lungo e complesso. Le fratture multiple, in particolare le costole rotte e la clavicola fratturata, richiederanno tempo per guarire completamente. Ma la vera sfida sarà rappresentata dal polmone perforato, una lesione che impone cautela e pazienza. Nonostante ciò, chi conosce la storia sportiva di Bayliss sa bene che la sua tenacia e la sua volontà di superare ogni ostacolo sono qualità che fanno ben sperare in una ripresa totale.

L’episodio vissuto da Troy Bayliss rappresenta un monito sulla fragilità della vita, anche per chi ha fatto della velocità e del rischio una costante quotidiana. Eppure, è proprio in momenti come questi che emerge la vera essenza del campione: la capacità di affrontare la sofferenza senza mai perdere di vista ciò che conta davvero, ovvero la passione per il motociclismo e la vicinanza delle persone care.

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