Suzuki GSX-8T 2026: 15 curiosità sulla sportiva retrò

La Suzuki GSX 8T 2026 combina estetica retrò, motore 773cc e serbatoio più capiente per 240 miglia di autonomia. Dotazioni moderne e prezzo competitivo.

Suzuki GSX-8T 2026: 15 curiosità sulla sportiva retrò
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 1 dic 2025

La Suzuki GSX 8T 2026 rappresenta un’affascinante proposta nel panorama delle naked bike contemporanee, un modello che sa coniugare magistralmente il fascino senza tempo dello stile retrò con la solidità tecnica della modernità. Con un prezzo di 10.649 dollari, questa moto si presenta come una scelta ponderata per chi desidera un mezzo affidabile e caratteristico, senza scendere a compromessi sulla qualità costruttiva.

Il cuore della Suzuki GSX 8T batte grazie a un motore parallel twin da 773cc che rappresenta il frutto di anni di sviluppo e perfezionamento. Questa unità propulsiva eroga 82 cavalli a 8.500 giri e una coppia di 58 ft-lb a 6.800 giri, caratteristiche che la rendono ideale per l’utilizzo quotidiano senza rinunciare a momenti di vivacità quando il pilota lo desidera. La filosofia progettuale del motore privilegia la erogazione di potenza nei regimi intermedi, garantendo fluidità e prevedibilità in ogni situazione stradale.

Ciò che distingue veramente questa moto è il suo design consapevolmente retrò. Il frontale recupera l’iconografia degli anni Sessanta e Settanta, con un faro LED rotondo dal profilo austero e un serbatoio che esibisce con orgoglio il logo Suzuki in rilievo. Le carene ridotte accentuano una silhouette volutamente vintage, mentre la colorazione Candy Burnt Gold rende omaggio al mitico Titan del 1969. Non è pura nostalgia fine a sé stessa: le forcelle anodizzate oro e gli specchietti a barra rafforzano coerentemente questo carattere d’epoca, senza però sacrificare la funzionalità contemporanea.

Un elemento particolarmente intelligente riguarda l’autonomia della moto, grazie a un serbatoio aumentato del 18 percento rispetto alla sorella GSX 8S. Questo upgrade, combinato con una batteria agli ioni di litio più leggera, consente di percorrere circa 240 miglia tra un rifornimento e l’altro, una considerazione pratica fondamentale per i pendolari urbani che desiderano libertà di movimento senza fermate frequenti.

Le sospensioni Showa con forcella invertita SFF-BP da 41 millimetri e monoammortizzatore con precarico regolabile sono pensate esplicitamente per il comfort cittadino piuttosto che per l’assetto sportivo. Questa scelta dichiarata privilegia l’assorbimento delle asperità stradali quotidiane, una priorità che chiarisce perfettamente il target di riferimento della moto. Le pinze radiali Nissin a quattro pistoncini operano su dischi doppi da 310 millimetri, garantendo una frenata progressiva e affidabile.

L’equipaggiamento tecnologico non manca: tre mappe motore, quattro livelli di controllo di trazione e un quickshifter attivabile dalla terza marcia in su. Il cruscotto TFT da cinque pollici mantiene la leggibilità senza eccessi informativi, completato da una pratica presa USB-C per ricaricare i dispositivi portatili.

Le gomme Dunlop Sportmax Roadsport 2 sono calibrate specificamente per l’utilizzo stradale quotidiano, offrendo un comportamento prevedibile e gradevole. Gli specchietti a barra contribuiscono all’effetto retrò migliorando la visibilità posteriore, sebbene aumentino la larghezza complessiva di 2,25 pollici per lato.

I vantaggi principali risiedono nell’estetica coerente, nella maggiore autonomia e in una dotazione tecnica che non complica l’esperienza di guida. I limiti da considerare riguardano il peso significativo di 443 libbre, la forcella non regolabile che limita il set-up personalizzato e il sovrapprezzo di 1.400 dollari rispetto alla GSX 8S.

La Suzuki GSX 8T si configura pertanto come un equilibrio consapevole tra fascino vintage e praticità contemporanea, ideale per chi percorre quotidianamente la città e apprezza un’immagine che rimanda ad altre epoche senza compromessi su affidabilità e comodità attuali.

Ti potrebbe interessare: