Cinque moto perfette per chi cerca una sella bassa e massima stabilità

Scopri 5 moto con sedile basso (Honda CMX 500 Rebel, Kawasaki Vulcan S, QJMotor SRV 125, Moto Morini Calibro Custom, Kawasaki Eliminator 500).

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Massimo Schimperla

Pubblicato il 1 dic 2025

Trovare una moto che si adatti perfettamente alla propria statura non è semplicemente una questione di comodità, ma rappresenta un elemento fondamentale per la sicurezza e la stabilità durante la guida. Quando parliamo di sedile basso, ci riferiamo a una soluzione che permette ai piloti di tutte le corporature di toccare il terreno con i piedi durante gli arresti, garantendo così il pieno controllo del veicolo. In questa selezione presentiamo cinque modelli eccellenti, con prezzi che variano dai 2.999 ai 8.650 euro e con altezza del sedile compresa tra i 690 e i 735 millimetri. Le moto cruiser e le naked bike con sedili ridotti rappresentano oggi la scelta più intelligente per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle due ruote, senza sacrificare prestazioni, stile e praticità quotidiana.

È importante comprendere che valutare una moto basandosi unicamente sul numero in millimetri dell’altezza della sella sarebbe un grave errore. L’accessibilità moto dipende invece da una combinazione di fattori che lavorano insieme: come il sedile si integra con la posizione generale di guida, la larghezza dello stesso, e soprattutto l’ergonomia complessiva dei comandi e delle manopole. Un pilota responsabile deve essere in grado di appoggiare almeno un piede solido a terra durante gli arresti, un elemento che non può essere sottovalutato in quanto essenziale per la sicurezza nei contesti urbani e durante le manovre a bassa velocità, dove l’equilibrio fa la differenza.La Honda CMX 500 Rebel apre questa interessante rassegna con un sedile posizionato a soli 690 millimetri, abbinato a un motore da 471 centimetri cubici che sviluppa 46 cavalli. Le ruote di 16 pollici facilitano una postura naturale e permettono una guida estremamente rilassata, mentre il prezzo di listino attorno ai 6.350 euro la propone come una scelta equilibrata per chi desidera unire stile classico e praticità d’uso quotidiano.

Chi vuole più potenza senza rinunciare all’accessibilità può rivolgere lo sguardo alla Kawasaki Vulcan S, che monta una sella a 705 millimetri su un propulsore da 649 centimetri cubici in grado di erogare 61 cavalli. I comandi e le pedane sono completamente regolabili, permettendo a ciascun pilota di personalizzare l’ergonomia secondo le proprie preferenze. Il prezzo si posiziona attorno agli 8.650 euro.

Per coloro che dispongono di un budget più contenuto, la QJMotor SRV 125 rappresenta un’opportunità davvero interessante e conveniente. Con una sella posizionata a 720 millimetri, un motore da 124,8 centimetri cubici e un prezzo di soli 2.999 euro, questa moto 125 offre un’ergonomia in stile custom con un manubrio ampio, perfetto per affrontare il traffico cittadino con facilità e sicurezza.

La Moto Morini Calibro Custom rappresenta un interessante compromesso tra tradizione e funzionalità pratica, con il sedile posizionato a 725 millimetri. Questo modello mette a disposizione 693 centimetri cubici e 69 cavalli a partire da 6.870 euro, proponendosi come una soluzione solida e affidabile per chi ricerca robustezza senza eccessi di complessità.

La Kawasaki Eliminator 500 conclude questa panoramica con un sedile di 735 millimetri, un motore da 451 centimetri cubici e un prezzo di circa 6.825 euro, offrendo una soluzione pratica caratterizzata da bassissimi costi di manutenzione e gestione.

Un sedile basso rende gli arresti meno stressanti e aumenta significativamente la fiducia del pilota, ma è bene sapere che comporta anche alcune controindicazioni: può influenzare la dinamica in curva e la stabilità durante le frenate più energiche. La larghezza della sella e la forma del serbatoio condizionano inoltre la comodità reale nel poggiare i piedi a terra. Per chi desideri ulteriori riduzioni, esistono alternative come selle personalizzate, kit di riduzione delle sospensioni o pedane regolabili, anche se queste modifiche richiedono una valutazione attenta per non compromettere la sicurezza e l’omologazione del mezzo.