Supercross americano: il ritorno delle moto elettriche divide il paddock

Il Supercross americano riapre alle moto elettriche: dal 2026 gare parallele, ma il confronto diretto con le endotermiche divide piloti e costruttori.

Supercross americano: il ritorno delle moto elettriche divide il paddock
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 29 ago 2025

Il Supercross americano si prepara a vivere una nuova stagione all’insegna della trasformazione, dove la tradizione delle due ruote si intreccia con le più recenti innovazioni tecnologiche. Dopo un periodo di esclusione e un campionato autonomo dedicato, dal 2025 le moto elettriche faranno ufficialmente il loro ritorno sulle piste che hanno segnato la storia del motocross negli Stati Uniti. Tuttavia, la piena integrazione nei principali eventi delle gare Supercross è rimandata al 2026, quando le zero emissioni potranno finalmente condividere la scena con le moto a combustione interna, pur mantenendo categorie e competizioni distinte.

La scelta della Federazione rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore sostenibilità nel mondo delle corse, riflettendo le crescenti esigenze ambientali e la spinta all’innovazione che da anni animano il settore. Nel 2024, infatti, si era optato per un campionato separato dedicato esclusivamente ai veicoli elettrici, una soluzione pensata come trampolino di lancio per la loro progressiva integrazione nel panorama del Supercross americano. Tuttavia, questa decisione aveva generato non poche polemiche tra costruttori, piloti e appassionati, molti dei quali percepivano la divisione come una relegazione delle elettriche a una sorta di categoria “minore”.

Il nuovo calendario del 2026, invece, promette di cambiare radicalmente lo scenario. Le moto elettriche potranno finalmente beneficiare della visibilità garantita dagli eventi principali, gareggiando negli stessi fine settimana e sugli stessi circuiti delle loro controparti a benzina. Tuttavia, il regolamento continuerà a prevedere competizioni separate, evitando il confronto diretto tra le due tipologie di propulsione. Una scelta che, se da un lato favorisce la graduale maturazione delle nuove tecnologie, dall’altro alimenta il dibattito tra chi avrebbe preferito una vera e propria sfida tra tradizione e innovazione.

Non mancano, infatti, le voci critiche. Anton Wass, fondatore di Stark Future, si è espresso apertamente contro la mancata integrazione totale, sottolineando come la separazione tra categorie rischi di rallentare il progresso della tecnologia nel settore. “Separare le categorie significa rinunciare a una competizione che potrebbe accelerare lo sviluppo dell’intero settore”, affermano i più scettici. Per loro, solo il confronto diretto in pista tra moto elettriche e a combustione interna può davvero stimolare l’innovazione, portando benefici tangibili sia ai costruttori sia ai piloti.

Di contro, c’è chi difende la linea prudente adottata dal Supercross americano. Secondo molti addetti ai lavori, le elettriche necessitano ancora di tempo per raggiungere livelli di affidabilità, autonomia e prestazioni paragonabili a quelli delle moto tradizionali. Un’integrazione troppo rapida rischierebbe di penalizzare sia lo spettacolo che la sicurezza in pista, senza contare le inevitabili differenze regolamentari e tecniche che andrebbero gestite con grande attenzione. La transizione, dunque, deve essere accompagnata da un processo di crescita graduale, capace di valorizzare le peculiarità di entrambe le tipologie di veicoli.

Questa nuova fase rappresenta una sfida importante non solo per i piloti e i costruttori, ma anche per gli organizzatori e per il pubblico, sempre più attento ai temi della sostenibilità e dell’innovazione. L’inserimento delle moto elettriche nel calendario ufficiale delle gare Supercross offre una vetrina unica per testare soluzioni tecniche d’avanguardia e promuovere una mobilità a zero emissioni, senza però stravolgere i valori che hanno reso grande il motocross americano.

In attesa di capire se e quando si arriverà a un confronto diretto tra le due anime del motorsport a stelle e strisce, il Supercross americano sceglie la via della prudenza, offrendo alle moto elettriche uno spazio sempre più rilevante ma ancora separato. Una decisione che lascia aperto il dibattito sul futuro del motocross, tra chi sogna una rivoluzione elettrica e chi preferisce difendere la tradizione, in un equilibrio sempre più delicato tra tecnologia e passione.

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