Furia Razgatlioglu: "Mi hanno sabotato per far vincere Bulega"
Toprak Razgatlioglu amareggiato dopo Estoril: duelli e strategie discutibili dei rivali lo rallentano nella lotta al titolo mondiale SBK. Focus su Iannone e Bulega.
Il weekend portoghese del mondiale Superbike si è concluso con un mix di frustrazione e polemiche per Razgatlioglu, che lascia il circuito di Estoril con un secondo posto in Gara 2 e un vantaggio di 39 punti in classifica generale. Nonostante la posizione conquistata al traguardo gli consenta di mantenere la leadership del campionato, il pilota turco della BMW non nasconde l’amarezza per come si sono svolti gli eventi, puntando il dito contro comportamenti che definisce poco sportivi da parte di alcuni rivali.
La tensione è esplosa nel post-gara, quando Razgatlioglu ha apertamente criticato l’atteggiamento di alcuni avversari, accusandoli di aver ostacolato deliberatamente la sua corsa per favorire la rimonta di Bulega, autore di una prestazione impeccabile che gli ha permesso di tagliare per primo il traguardo. La vittoria del pilota italiano, ora distante 39 lunghezze dal leader, è stata macchiata dalle insinuazioni di un presunto gioco di squadra orchestrato dai piloti della Ducati.
Secondo il campione in carica, le manovre aggressive di alcuni colleghi non sarebbero state casuali. In particolare, Iannone è stato citato come esempio di questa condotta: “Alcuni piloti non rispettano il campionato,” ha dichiarato senza mezzi termini Razgatlioglu, riferendosi all’italiano che, nonostante una penalità comminata dai commissari, avrebbe continuato a frapporsi tra lui e il successo, mettendo in atto una vera e propria strategia di gara finalizzata a favorire la causa della casa di Borgo Panigale.
La Gara 2 di Estoril si è trasformata così in una vera e propria battaglia, dove la tensione è salita alle stelle già nelle prime tornate. Il pilota turco della BMW ha dovuto lottare con diversi avversari, trovandosi coinvolto in duelli serrati che hanno compromesso la sua gestione delle gomme. “Gli altri piloti guidavano come dei pazzi nelle prime tornate, sembrava volessero vincere la gara nei primi giri,” ha spiegato Razgatlioglu, evidenziando come questa pressione abbia determinato un degrado precoce della sua gomma posteriore.
Il consumo anomalo della gomma posteriore si è rivelato decisivo: costretto a forzare il ritmo sin dalle prime battute, il pilota turco non è riuscito a conservare il grip necessario per tentare l’attacco su Bulega nelle fasi finali della corsa. Questo dettaglio tecnico, spesso trascurato agli occhi del grande pubblico, si è invece dimostrato cruciale per l’esito della gara e per la strategia adottata da tutti i protagonisti.
Non meno significativa la riflessione del leader del mondiale su quello che percepisce come un trattamento differenziato tra i piloti: “Se al mio posto ci fosse stato lui, il comportamento di alcuni avversari sarebbe stato diverso, perché fanno parte della stessa famiglia.” Un’allusione chiara alla compattezza del gruppo Ducati e a una presunta solidarietà interna che, secondo Razgatlioglu, avrebbe influenzato l’andamento della gara e le dinamiche tra i protagonisti.
Le dichiarazioni del turco non sono passate inosservate nel paddock e hanno acceso un dibattito acceso sulle logiche di squadra e sulla correttezza delle strategie adottate. La strategia di gara messa in atto da alcuni piloti è finita sotto la lente d’ingrandimento, sollevando interrogativi sull’equità delle competizioni e sulla reale autonomia dei singoli all’interno dei team ufficiali e satelliti.
Nonostante la delusione per la mancata tripletta e la sensazione di aver subito un torto, Razgatlioglu mantiene il sangue freddo e la concentrazione. Con il vantaggio di 39 punti in classifica, il pilota della BMW guarda già al prossimo appuntamento di Jerez, dove potrebbe mettere le mani sul titolo mondiale se saprà gestire la pressione e capitalizzare il margine accumulato. Il suo focus resta sulla pista, consapevole che il campionato si vince anche superando le difficoltà psicologiche e le tensioni extra sportive che spesso accompagnano i momenti decisivi della stagione.