Perché Royal Enfield rimanda la Himalayan 750 al 2026

Royal Enfield annuncia la Himalayan 750 ma per EICMA 2026: nuovo motore 750cc da circa 55 cavalli, TFT, sospensioni regolabili.

Perché Royal Enfield rimanda la Himalayan 750 al 2026
F C
Fabio Chiarani
Pubblicato il 26 nov 2025

Un percorso di sviluppo esteso nel tempo, un propulsore completamente innovativo e una strategia commerciale che guarda al 2026. Sono questi i pilastri fondamentali che sostengono il progetto della Himalayan 750, la cui presentazione ufficiale è stata posticipata fino a EICMA 2026. Questa decisione strategica mira a garantire ulteriori affinamenti tecnici e cicli di collaudo più rigorosi, secondo quanto confermato dal CEO di Royal Enfield B. Govindarajan.

La scelta della casa indiana di rimandare l’esordio rispecchia una filosofia aziendale orientata verso l’eccellenza qualitativa e l’impegno nel presentare un modello destinato a rappresentare un salto evolutivo significativo della gamma adventure. Il rinvio, sebbene comporti attese nei prossimi mesi, consente di perfezionare minuziosamente ogni componente del veicolo prima della presentazione sulla celebre vetrina milanese, garantendo così che nulla venga compromesso.

Al nucleo del progetto figura un motore 750cc bicilindrico parallelo, sviluppato esclusivamente per questo modello con meticolosa attenzione ai dettagli. Le previsioni tecniche indicano una potenza di circa 55 cavalli accompagnata da una coppia massima di 60 Nm, una configurazione che posiziona la Himalayan 750 in una fascia prestazionale superiore rispetto alla 450, perfetta per chi ricerca maggiore capacità nei lunghi viaggi e su terreni misti.

Dal punto di vista tecnologico, Royal Enfield ha abbracciato soluzioni moderne mantenendo fede al carattere avventuroso intrinseco al marchio. La dotazione include strumenti digitali TFT per una lettura intuitiva dei dati, sospensioni regolabili concepite per adattarsi a carichi e superfici variabili, ruote tubeless a raggi che migliorano sia la praticità che le prestazioni fuori strada. Completano l’equipaggiamento il cruise control, differenti modalità di guida selezionabili e la connettività Bluetooth, pensati specificamente per viaggi prolungati e utilizzo quotidiano intenso.

La strategia del rinvio risponde anche all’esigenza cruciale di testare in profondità la ciclistica e l’affidabilità complessiva del progetto, considerando le aspettative provenienti dai mercati internazionali più esigenti. Il telaio e la distribuzione dei pesi sono stati concepiti per garantire stabilità su strada e maneggevolezza in off-road leggero, mentre le sospensioni regolabili e le ruote a raggi permettono un’adattabilità facile a scenari e carichi radicalmente diversi tra loro.

Da una prospettiva commerciale, la Himalayan 750 si inserisce in un segmento in espansione dove il rapporto tra peso, accessibilità d’uso e capacità fuoristrada rimane centrale per i consumatori. Con 55 cavalli, il nuovo modello rappresenta un equilibrio calibrato tra prestazioni superiori rispetto alla 450 e l’accessibilità economica, avendo il potenziale di attrarre sia i fedeli della famiglia Himalayan che cercano autonomia e velocità di crociera, sia clienti completamente nuovi interessati a un’adventure mid-size dal costo ancora contenuto.

Tuttavia, la sfida più delicata per Royal Enfield risiede nell’integrare la modernità tecnologica—modalità di guida sofisticate, connettività avanzata, strumenti digitali—preservando al contempo l’identità storica del marchio legata a semplicità costruttiva e praticità off-road autentica. I concorrenti europei e asiatici del segmento potrebbero nel frattempo anticipare mosse commerciali alternative, rendendo cruciale una comunicazione cristallina dei vantaggi del nuovo 750cc rispetto all’offerta attuale.

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