Phelon Moore torna protagonista: modelli, strategie e la special firmata Pininfarina
Il storico marchio Phelon Moore torna dopo sei decenni con la Capetown 7X design Pininfarina e una gamma 2026 di sei modelli tra adventure, custom e scooter moderni.
Dopo quasi sessant’anni di silenzio, il leggendario marchio britannico Phelon Moore torna protagonista nel mondo delle due ruote, pronto a ridefinire il concetto di motocicletta con una gamma che unisce tradizione, tecnologia e stile senza compromessi. L’annuncio del rilancio, previsto per il 2026, è avvenuto in grande stile durante l’EICMA 2025, dove il brand ha svelato una strategia articolata e ambiziosa, pensata per conquistare sia gli appassionati dell’heritage motociclistico sia una nuova generazione di rider attenti alle innovazioni e alle esigenze della mobilità contemporanea.
Il cuore della rinascita di Phelon Moore si traduce in sei modelli principali che spaziano dai segmenti adventure, custom e scooter, arricchiti da una serie limitata di grande prestigio e da una futura linea dallo spirito retrò ma dotata delle tecnologie più moderne. La vera punta di diamante è rappresentata dalla Capetown 7X, una special edition prodotta in soli 595 esemplari, che porta la firma inconfondibile di Pininfarina. Questo modello, che unisce materiali d’avanguardia come l’alluminio e la fibra di carbonio a soluzioni aerodinamiche sviluppate in galleria del vento, si propone come emblema della nuova visione del marchio: tradizione e innovazione, eleganza e performance.
La Capetown 7X è equipaggiata con un motore bicilindrico in linea da 693 cc, capace di erogare 74 CV e 68 Nm di coppia. Questi numeri collocano la moto ai vertici della categoria, promettendo prestazioni di rilievo sia su strada che su percorsi off-road, grazie anche agli pneumatici radiali dedicati. Accanto alla 7X, la gamma Capetown include la Capetown 7S, una versione più accessibile che adotta cerchi in lega ma mantiene la stessa meccanica di base, offrendo così un’alternativa più economica senza rinunciare al carattere sportivo e distintivo della serie.
Il ritorno di Phelon Moore non si ferma al segmento adventure. La casa inglese ripropone infatti la sua anima custom attraverso due modelli iconici: la Panther C e la Panther S. Entrambe sono spinte da un motore V-Twin da 573 cc, in grado di sviluppare 54 CV e 48,5 Nm di coppia. La differenza tra le due versioni risiede principalmente nello stile e negli allestimenti, con la Panther C che punta su un look più classico e la Panther S orientata verso una personalizzazione più marcata e contemporanea. In questo modo, il brand mira a soddisfare i gusti di un pubblico variegato, senza perdere di vista le proprie radici storiche.
Grande attenzione è stata riservata anche al segmento urbano e metropolitano, con la presentazione degli scooter Panthette X e Panthette S. Il primo è disponibile nelle cilindrate di 125 e 300 cc, mentre il secondo viene proposto nelle varianti da 125 e 200 cc. Le potenze spaziano dai 12 ai 23,5 CV, coprendo così le esigenze di chi cerca un mezzo agile, affidabile e tecnologicamente avanzato per la mobilità quotidiana in città. Le dotazioni includono sistemi di sicurezza di ultima generazione e una connettività pensata per i giovani e per chi vive la moto come uno stile di vita.
A completare la proposta, il marchio ha annunciato la futura linea Brighton, ancora in fase di sviluppo ma già attesa con grande interesse. Questa gamma comprenderà tre modelli distinti: una Roadster, una Scrambler e una 125 cc, tutte caratterizzate da un’estetica retrò sapientemente reinterpretata in chiave moderna. Non mancheranno tecnologie di punta come schermi TFT connessi, ABS Bosch e illuminazione full LED, elementi che sottolineano la volontà di offrire prodotti all’avanguardia anche nelle fasce di mercato più accessibili.
Sul fronte commerciale, il rilancio di Phelon Moore rappresenta una sfida significativa, soprattutto in un contesto competitivo come quello dell’adventure e delle moto di fascia media. Il successo dell’operazione dipenderà dalla capacità del marchio di costruire una rete distributiva solida, garantire un supporto post-vendita efficiente e rispettare le stringenti normative europee sulle emissioni. Il valore del brand storico, secondo molti analisti, può rappresentare un vantaggio competitivo importante, ma la differenziazione e la sostenibilità economica saranno le vere chiavi per affermarsi in un mercato già ricco di alternative.