Jonathan Rea dice basta: 18 anni di record e vittorie nella Superbike

Jonathan Rea lascia la Superbike: sei titoli mondiali, 119 vittorie e 264 podi. Un'icona delle due ruote che segna la fine di un'epoca nel WorldSBK.

Jonathan Rea dice basta: 18 anni di record e vittorie nella Superbike
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 26 ago 2025

La storia del motociclismo mondiale si arricchisce di un nuovo capitolo emozionante e, al tempo stesso, malinconico: Jonathan Rea, il pilota che ha scritto pagine indelebili nella storia della Superbike, ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni al termine della stagione in corso. Dopo diciotto anni di sfide, successi e record, il campione nordirlandese lascia un vuoto difficilmente colmabile nel panorama delle due ruote.

Il suo palmarès è semplicemente straordinario: sei titoli mondiali consecutivi, ben 119 vittorie, 264 podi e 459 gare disputate. Numeri che, più di ogni parola, testimoniano la grandezza di un atleta capace di dominare la scena della WorldSBK come nessun altro nella storia di questa disciplina. La notizia del suo addio è stata diffusa attraverso un video emozionante pubblicato su YouTube, un messaggio che ha immediatamente scatenato una valanga di reazioni, tributi e ricordi tra appassionati, colleghi e addetti ai lavori.

“Dopo un viaggio indimenticabile nel WorldSBK, ho deciso di abbandonare le corse a tempo pieno alla fine di questa stagione,” ha dichiarato Rea, visibilmente commosso nel suo messaggio d’addio. Ha voluto esprimere la propria gratitudine verso la Yamaha, il team con cui ha concluso la sua straordinaria avventura agonistica, ma anche verso la sua famiglia e i tantissimi tifosi che lo hanno sostenuto e accompagnato durante un percorso costellato di emozioni e successi.

Il dominio di Jonathan Rea nel mondo della Superbike è stato un vero e proprio spartiacque. Dal 2015 al 2020, il nordirlandese ha conquistato sei titoli mondiali consecutivi, un’impresa senza precedenti che sembra, ancora oggi, irraggiungibile per chiunque altro. Nemmeno il suo rivale più vicino in termini di vittorie complessive, Toprak Razgatlioglu, è riuscito ad avvicinarsi agli incredibili numeri messi a segno da Rea. La sua capacità di essere sempre competitivo, di lottare fino all’ultimo metro e di riscrivere costantemente i confini dell’eccellenza lo hanno reso una vera e propria leggenda.

A testimoniare la stima e il rispetto conquistati da Jonathan Rea nel paddock, sono arrivate anche le parole di Andrea Dosoli, responsabile della divisione Motorsport di Yamaha Motor Europe: “Jonathan è un pilota di grande talento che ha fatto cose straordinarie nei suoi 18 anni di corse ai massimi livelli. Dovrebbe essere molto orgoglioso dei traguardi raggiunti durante la sua carriera, poiché è improbabile che un pilota si avvicini a tali statistiche per molto tempo.” Un tributo sentito che riassume perfettamente l’impatto avuto dal campione nordirlandese sull’intero movimento.

Ma la grandezza di Jonathan Rea non si misura soltanto con i risultati sportivi, i podi e le vittorie. Anche nelle ultime stagioni, quando i risultati non sono stati sempre all’altezza delle aspettative, il pilota ha continuato a dare il massimo, mostrando dedizione, professionalità e spirito di sacrificio. Ha rappresentato per la Yamaha un punto di riferimento costante, un esempio per i più giovani e una guida per tutto il team, anche nei momenti più difficili.

Il suo ritiro segna dunque la fine di un’epoca irripetibile per la Superbike e per il WorldSBK. L’addio di un campione di tale caratura lascia inevitabilmente un senso di nostalgia, ma anche di gratitudine per tutto ciò che ha saputo regalare agli appassionati di questo sport. L’eredità di Jonathan Rea sarà difficile da eguagliare: i suoi record, la sua determinazione e il suo stile di guida rimarranno impressi nella memoria collettiva di chi ama il motociclismo.

Con il ritiro di uno dei più grandi protagonisti di sempre, il WorldSBK si prepara ad affrontare una nuova fase, consapevole che il nome di Jonathan Rea resterà per sempre sinonimo di eccellenza, passione e vittorie. Il suo percorso, fatto di successi, cadute e rinascite, rappresenta un modello a cui ogni giovane pilota può e deve ispirarsi, per continuare a scrivere la storia di questo sport straordinario.

Ti potrebbe interessare: