Il tempio delle due ruote inglesi: trionfa la 44esima edizione del Great Midwest Rally

Tutti i vincitori, le curiosità e le emozioni della 44a edizione del Great Midwest British Motorcycle Rally, evento cult per gli appassionati di moto britanniche.

Il tempio delle due ruote inglesi: trionfa la 44esima edizione del Great Midwest Rally
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 30 lug 2025

Nel cuore verdeggiante delle colline del Wisconsin, un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di due ruote si rinnova anno dopo anno: la 44esima edizione del Great Midwest British Motorcycle Rally ha saputo ancora una volta catturare l’attenzione di centinaia di cultori delle moto britanniche. Dal 18 al 20 luglio, la pittoresca cornice dell’Eagle Cave Resort si è trasformata in un vero e proprio tempio per chi ama il fascino senza tempo dei modelli d’oltremanica, celebrando storia, passione e spirito di comunità.

Dietro il successo di questo evento si cela la regia esperta della British Biker Cooperative, realtà che dal 1977 si impegna a tramandare la cultura motociclistica inglese negli Stati Uniti. Quello che era nato come un semplice raduno di moto britanniche d’epoca, oggi è un punto di riferimento anche per chi apprezza le innovazioni e le nuove generazioni di motociclette. Merito della rinascita di marchi iconici come Triumph, BSA e Norton, ma anche dell’ascesa di Royal Enfield che, con i suoi modelli moderni, conquista sempre più estimatori nel mercato americano.

Il programma del Great Midwest British Motorcycle Rally si distingue per la varietà e l’originalità delle attività proposte, pensate per coinvolgere e divertire motociclisti di ogni età. La manifestazione si è aperta con le Bike Games del venerdì, un mix di abilità e goliardia che ha dato il via a un weekend all’insegna dell’allegria. Non poteva mancare la suggestiva escursione panoramica attraverso la Driftless Area, un percorso che ha permesso ai partecipanti di scoprire paesaggi mozzafiato in sella alle loro amate moto britanniche.

Il clou dell’evento è stato senza dubbio il bike show del sabato pomeriggio, dove la passione per il dettaglio e la cura delle proprie motociclette si è trasformata in sana competizione. L’originalità del sistema di votazione, aperto a tutti i presenti, ha reso la gara ancora più avvincente: undici categorie diverse hanno dato spazio a modelli di ogni epoca e stile, dal vintage più puro alle customizzazioni più audaci.

Great Midwest Rally, i vincitori

A dominare la scena è stata una splendida Triumph T110 del 1956, portata alla vittoria da Scott Hermann, che si è aggiudicato il prestigioso titolo di Best of Show. Non sono mancati altri riconoscimenti degni di nota: Dave Spanjar ha trionfato nella categoria Competition/Racer con una Triumph Bonneville del 1968, mentre Jason Kesting si è imposto nella Late Stock Class grazie a una Triumph Trident del 1972. Per la sezione Modern Retro Stock, il premio è andato a Martin Wesemann con una raffinata Triumph Thruxton 2012.

Il bike show ha anche dato spazio a esemplari dal carattere più ribelle e originale, come il Triumph Tiger 1973 di Joe Schertzl, e ha premiato la varietà con la categoria Non-British, dove una Harley-Davidson Shovelhead del 1976 ha saputo distinguersi. Nella Rat Class British MC’s, la creatività ha trovato il suo massimo riconoscimento grazie alla Triumph Bonneville America del 2002 di Kyle Winkels.

Non solo motociclette: il Great Midwest British Motorcycle Rally ha celebrato anche l’abilità e la simpatia dei partecipanti con competizioni come il Balloon Toss e il Wienie Bite, vinte dalla coppia Kim e Kyle Winkels, e la Slow Race, dove Logan Harden ha dimostrato grande destrezza. Un momento particolarmente significativo è stato il conferimento del Long Distance Award a Gavin “Yogi” Blair, che ha percorso ben 1411 miglia in sella a una Triumph Rocket III, testimoniando quanto la passione possa spingere oltre ogni confine geografico.

L’atmosfera che si respira durante il raduno è uno degli elementi che lo rendono unico nel panorama degli eventi motociclistici americani. A differenza dei grandi motoraduni, qui regnano la tranquillità, il senso di appartenenza e il piacere di condividere storie ed esperienze senza le problematiche tipiche delle folle numerose. La British Biker Cooperative continua così a rinnovare una tradizione che guarda al passato con orgoglio, ma che sa aprirsi al futuro accogliendo appassionati di ogni generazione, uniti dalla stessa, inossidabile passione per le moto britanniche.

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