Caschi motocross 2026: tutto sul nuovo standard FRHPhe-02
L'Arai MX V EVO FIM Racing No2 supera la omologazione FIM FRHPhe02. Nuove prove su impatti obliqui e SFC, obbligo per gare off-road dal 2026.
Dal 2026, il nuovo standard frhphe02 sarà obbligatorio in tutte le competizioni motociclistiche off road, portando una rivoluzione nella sicurezza degli atleti grazie a tre innovazioni decisive: test su impatti obliqui, valutazione delle forze rotazionali e criteri avanzati per la rapida rimozione del casco. L’adozione anticipata da parte di arai con il modello mx v evo fim racing 2 testimonia un cambio di passo fondamentale per la protezione cranica nelle discipline fuoristrada.
Il marchio giapponese arai ha ottenuto con successo l’omologazione secondo il nuovo standard frhphe02, anticipando di ben due anni l’obbligo che coinvolgerà tutte le gare motociclistiche off road. Questa certificazione rappresenta la volontà del brand di offrire un livello superiore di sicurezza agli atleti, investendo su materiali all’avanguardia e scelte progettuali orientate alla massima protezione.
Al centro di questa svolta tecnologica si colloca il nuovo mx v evo fim racing 2, sviluppato a partire dalla calotta pb clc2 (Peripherally-Belted Complex Laminate Construction), una soluzione costruttiva che unisce una leggerezza sorprendente a una robustezza strutturale elevata. Il profilo ellittico della calotta esterna è stato studiato per deviare l’energia d’impatto secondo il principio del “glancing off”, minimizzando così le sollecitazioni trasmesse al cranio del pilota e garantendo una sicurezza senza compromessi.
Dal punto di vista pratico, il casco si distingue per un picco aerodinamico ottimizzato e canali di ventilazione accuratamente progettati, capaci di assicurare una circolazione d’aria costante anche alle alte velocità. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata dai piloti professionisti, ma anche dagli amatori che non vogliono rinunciare a comfort e sicurezza. La gamma di taglie, da XS a XL, permette a tutti gli appassionati di accedere a un livello di protezione d’avanguardia.
Il nuovo standard frhphe02 segna un deciso salto di qualità rispetto alle precedenti normative, come la UN ECE 22.06 e la Snell M2020. Tra le principali novità spiccano test specifici per impatti angolati e su superfici emisferiche, mirati a valutare le forze rotazionali che agiscono sulla testa in caso di incidente. Inoltre, viene introdotta una prova dedicata alla rimozione rapida dei cuscinetti guanciali e nuovi parametri relativi allo Skull Fracture Criterion (SFC), per una protezione ancora più efficace. La Federazione Motociclistica Internazionale ha indicato il 2025 come anno di forte raccomandazione e il 2026 come termine ultimo per l’obbligatorietà, con rare eccezioni per categorie come Trial, Pedelecs, SSV e record di velocità su terra.
Per piloti e team, la presenza della omologazione frhphe02 rappresenta un fattore cruciale nella scelta dell’equipaggiamento, aumentando la fiducia nelle prestazioni protettive offerte. Allo stesso tempo, i produttori sono chiamati a investire in ricerca, sviluppo e test rigorosi, ma brand consolidati come arai possono trarre vantaggio da questa evoluzione normativa, vedendo riconosciuta la loro leadership tecnica e il costante impegno verso la sicurezza.
Non mancano tuttavia le ricadute commerciali: molti piloti dovranno affrontare costi per la sostituzione di caschi ancora efficienti ma non conformi ai nuovi standard. Anche il settore aftermarket e la rete distributiva saranno chiamati a riorganizzare le scorte e a comunicare in modo chiaro le differenze tecniche ai clienti, per garantire una transizione senza incertezze.
Dal punto di vista normativo, l’introduzione dello standard frhphe02 segna un progresso fondamentale nella strategia di prevenzione degli infortuni cranio-cerebrali nelle discipline off road. L’attenzione alle componenti rotazionali e ai protocolli di emergenza riflette una visione più ampia della sicurezza, che integra la scelta dei materiali, la progettazione avanzata e le procedure di soccorso tempestive.
L’omologazione ottenuta da arai con il mx v evo fim racing 2 rappresenta una tappa chiave verso dispositivi protettivi sempre più performanti e regolamentazioni più stringenti. Per gli atleti, significa poter contare su caschi che rispondono ai più moderni criteri di sicurezza; per i produttori, è uno stimolo a continuare a innovare. Il settore off road si avvia così verso una nuova era, in cui la sicurezza assume un ruolo centrale senza sacrificare la performance.