Una Bakker da sogno con cuore Suzuki turbo: il progetto che sfida i limiti

Una Suzuki GSX R1100 turbo montata su un raro telaio Nico Bakker: 252 CV, Garrett GT2560, progetto di Sander Van Delft.

Una Bakker da sogno con cuore Suzuki turbo: il progetto che sfida i limiti
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 10 dic 2025

Un connubio esplosivo tra passato glorioso e innovazione tecnica prende forma su due ruote, dando vita a una delle creazioni più audaci e affascinanti dell’universo delle special. Immaginate una moto capace di sprigionare 252 CV direttamente sulla ruota posteriore, con una coppia massiccia di 178 ft-lb, racchiusa in un telaio che è leggenda degli anni ’70. Questa non è solo una moto: è il risultato visionario di Sander Van Delft, pilota e costruttore olandese, che ha fuso l’anima di una GSX R1100 sovralimentata con la raffinatezza di una rarissima Bakker Framebouw Formula 1000 beam frame del 1983. Un progetto che incarna la perfetta sintesi tra l’ingegneria classica delle corse e le tecnologie più spinte dell’epoca moderna.

La base tecnica di questa straordinaria creazione è rappresentata da una telaistica rara e ricercata: una Bakker Framebouw del 1983, equipaggiata con lo sterzo regolabile, marchio di fabbrica delle realizzazioni del leggendario Nico Bakker. Il nome di Bakker è sinonimo di eccellenza nel mondo delle due ruote: negli anni ’70 il “maniscalco” olandese si impose come riferimento assoluto nella costruzione di telai per moto da competizione, conquistando la fiducia di autentici miti come Phil Read, Johnny Cecotto e Giacomo Agostini. La Formula 1000 utilizzata per questa special rappresenta quindi non solo un supporto tecnico di altissimo livello, ma anche un vero e proprio pezzo di storia del motociclismo.

Ma è il cuore pulsante della moto a fare la differenza: il propulsore, una GSX R1100 del 1991, è stato completamente ripensato per raggiungere livelli prestazionali fuori dal comune. La cilindrata è stata portata a 1216 cc grazie all’adozione di pistoni forgiati provenienti dalla prima generazione Hayabusa, mentre la testa è stata lavorata per ottimizzare i flussi e sono state installate molle valvole di derivazione ZZ-R1100. Tuttavia, il vero salto di qualità arriva grazie all’adozione di un turbo Garrett GT2560 a cuscinetto a sfera, abbinato a una valvola blow-off e una wastegate Tial, che garantiscono una sovralimentazione efficace e immediata. I test al banco Allspeed di Scarborough, già a soli 10 psi di pressione, hanno restituito dati impressionanti, sebbene gli operatori abbiano sottolineato come i valori registrati possano essere addirittura sottostimati a causa della perdita di trazione durante le prove.

L’assetto ciclistico è stato pensato per essere all’altezza delle straordinarie performance del motore: all’anteriore troviamo una forcella WP upside-down da endurance, mentre le ruote in magnesio provengono da una ZX-10R. L’impianto frenante, affidato a componenti AP Racing e Brembo, garantisce la necessaria potenza arrestante, mentre al posteriore lavora un ammortizzatore WP di altissima qualità. La dotazione tecnologica è completata da comandi Motogadget e da un cruscotto Translogic, che offrono un controllo preciso e moderno su tutti i parametri della moto.

Dal 2020 questa creatura fuori dal comune è nelle mani di Tom Davidson, ex insegnante di fisica britannico e appassionato di motori, che ha già percorso oltre 11.000 miglia su strada a bordo di questa Bakker-Suzuki turbo. Davidson descrive l’esperienza di guida come «fenomenale», sottolineando anche l’elevata affidabilità complessiva del mezzo, nonostante le sue origini estreme. Tuttavia, restano alcune sfide ingegneristiche da affrontare: il telaio, nato per ospitare motori aspirati, deve ora gestire le forze ben più elevate generate dalla sovralimentazione, soprattutto in termini di trazione e rigidità strutturale.

Non è tutto: l’obiettivo dichiarato da Davidson è quello di raggiungere le 200 miglia orarie entro il 2026, un traguardo che richiederà ulteriori sviluppi in campo aerodinamico e una revisione dei rapporti finali di trasmissione. Un sogno che sembra sempre più vicino, grazie a un progetto che riscrive i confini della personalizzazione estrema, reinterpretando il glorioso passato delle corse con strumenti e soluzioni degne della migliore tecnologia contemporanea.

Questa moto rappresenta, a tutti gli effetti, un manifesto della creatività e dell’ingegneria applicata: un ponte ideale tra la storia firmata Nico Bakker e le infinite possibilità offerte dall’innovazione, dove ogni dettaglio, dal telaio leggendario al motore turbo, contribuisce a ridefinire il concetto stesso di performance su strada.

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