Pirelli presenta la nuova gamma Diablo 2019
La casa italiana aggiorna la sua gamma di pneumatici “solo-pista”, in uso in tutte le classi del Mondiale Superbike e nei campionati nazionali
Pirelli ha svelato i nuovi pneumatici Diablo 2019, la sua “storica” gamma di coperture sportive per cui il gommista lombardo dichiara significativi miglioramenti in termini di prestazioni – soprattutto per il posteriore – e di resistenza meccanica: ne fanno parte ancora una volta le slick Diablo Superbike, le ‘intagliate’ Diablo Supercorsa SC e gli “specialistici da bagnato” Diablo Rain e saranno rese disponibili, oltre che per i professionisti della pista, anche per tutti i “normali” appassionati della velocità su 2 ruote in pista.
Le Diablo Superbike rappresentano naturalmente il “top di gamma” e non solo a livello prestazionale: sono pneumatici slick NHS (ovvero “Not for Highway Service”, cioè destinati esclusivamente all’uso in pista) e sono proposti in diverse mescole per far fronte a diverse tipologie di asfalto e condizioni.
Nel progettare l’edizione 2019, gli ingegneri Pirelli hanno cercato di mantenere una struttura di derivazione stradale (non prototipale) sfruttando la geometria del fianco della misura da 17 pollici, restando così vicini ai “gusti del mercato” senza esigere un lavoro troppo sofisticato a livello di sospensioni per offrire la massima resa. Particolare attenzione è stata prestata anche alla fase di warm-up, in modo da permettere un rapido raggiungimento della temperatura ideale di lavoro.
Le Diablo Superbike saranno proposte con tre mescole per l’anteriore – la ‘morbida’ SC1, la ‘media’ SC2 e la ‘dura’ SC3 – e quattro per il posteriore, le già note SC0, SC1 e SC2 e la nuovissima ‘supersoft’ SCX, una mescola estremamente morbida che si pone idealmente tra una soluzione ‘da qualifica’ e una ‘morbida da gara’ e potrà essere una soluzione competitiva per la nuova “Gara Sprint” da 10 giri della domenica mattina, novità di format introdotta quest’anno nel Mondiale Superbike.
La SCX si distingue per la scritta rossa sulla spalla e potrebbe rendersi utile anche per la Superpole (anche se i piloti del Mondiale SBK e e dei maggiori campionati nazionali continueranno ad avere a disposizione un pneumatico ‘supersoft’ da Superpole per la massima prestazione sul singolo giro lanciato).
Inoltre, dopo un 2018 di sviluppo, Pirelli ha deciso di inserire nella gamma Superbike le misure maggiorate 200/65 posteriore e 125/70 anteriore in mescola SC0 posteriore e SC1 anteriore (disponibili per i Mondiali Superbike ed Endurance) che arriveranno sul mercato nel 2020. Queste misure hanno infatti dimostrato di poter offrire, rispetto alle standard, maggiore stabilità, elevata trazione (grazie all’area di appoggio più ampia) e un incremento nella consistenza di prestazioni e nella precisione della traiettoria.
Arriva invece alla sua terza generazione il Pirelli Supercorsa SC, pneumatico nato nel 2007, completamente riprogettato termini di struttura, profili, disegno battistrada e mescole in funzione di un miglior mantenimento prestazionale. Come detto, si tratta di gomme intagliate ad uso-pista e disponibili nelle stesse mescole della gamma Superbike ad eccezione di SCX ed SC3.
I Supercorsa sono quindi la massima espressione della tecnologica Pirelli applicata al mondo delle moto stradali e trovano “applicazione” anche nelle classi Supersport 600 e 300, sia nazionali che del Mondiale, ma anche nei campionati “monogomma” Pirelli.
Le novità non mancano neanche per quanto riguarda le Diablo Rain, da utilizzare solo in caso di pioggia come ben sottolineato dal loro stesso nome. Nello specifico, i tecnici del marchio lombardo hanno lavorato per migliorare le prestazioni del posteriore, ora a sua volta disponibile nella misura 200/60 ZR 17 e in 2 diverse mescole.
Presentano una differente angolazione degli incavi in zona-trazione, per un’usura più omogenea con maggiore stabilità del battistrada, e degli incavi sulla spalla che migliorano l’evacuazione dell’acqua.
Due le mescole disponibili per le “Rain”: la SCR1, mescola destinata all’utilizzo in caso di freddo (ovvero con asfalto sotto i 15°C) o su asfalti particolarmente lisci, più aderente ma meno durevole della SCR2, studiata per condizioni più calde o asfalti particolarmente aggressivi, che si fa preferire anche nel caso in cui il circuito fosse in fase di asciugatura.