Vespa World Days 2018: da Belfast è tutto
Provenienti da 37 diverse nazioni, più di 30.000 Vespe hanno invaso l’Irlanda del Nord per i Vespa World Days
E da Belfast è tutto. Si conclude oggi l’edizione 2018 dei Vespa World Days, il più importante raduno per appassionati di Vespa che, ogni anno, chiama a se i Club di tutto il mondo. Accolta da applausi, fra prati verdi e il Mare del Nord, la carovana ha letteralmente invaso l’Irlanda del Nord, finendo la sua corsa a Belfast, meta di tendenza, ed eletta da Lonely Planet al primo posto nella Top 10 delle località da visitare.
Erano più di 30.000 le Vespe ufficialmente iscritte provenienti da 37 diverse nazioni: dagli Stati Uniti all’Indonesia, dall’Australia al Messico, dal Canada alla Cina. Senza contare poi quelle spontaneamente giunte da Regno Unito e Repubblica d’Irlanda. Tutto a sottolineare un ritorno alla gloria, soprattutto negli ultimi anni, del mito Vespa. Fra i tantissimi esemplari che hanno percorso la splendida Causeway Coast, anche una Vespa Douglas del 1951, a cui è andata la palma del veicolo più antico e prezioso, custodito perfettamente e con ancora la gomma di scorta originale dell’epoca.
E poi la tradizionale proclamazione dei vincitori del Vespa Trophy, il trofeo turistico, realizzato in collaborazione con Michelin, che mette in competizione i vari Vespa Club che, con foto e timbri speciali sul proprio Travel Book, sono chiamati ad esporre tutte le tappe affrontate nel viaggio verso Belfast. Vittoria che quest’anno è toccata agli italiani del Vespa Club Verona che hanno preceduto i ragazzi del Vespa Club Morciano di Romagna, mentre sul gradino più basso del podio il team belga del Vespa Club di Oostende. Premio Vespista Solitario, invece, per la prima volta ad una donna che, iscritta al Vespa Club di Praga, ha viaggiato per circa 6.000 km per raggiungere Belfast.
I Vespa World Days, celebrazione dell’intramontabile mito, ormai icona mondiale e adorato da tutte le generazioni, ci danno appuntamento alla prossima edizione che si terrà in Ungheria.