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Anlas Capra Extreme: questione di feeling

Abbiamo provato le nuove gomme enduro Anlas Capra Extreme nella cosiddetta cattedrale del deserto di Salice terme “Sant Bart FARM”.


Di Fabio Fasola
Durante i vostri allenamenti di enduro non vi e mai capitato che gli impulsi trasmessi dal cervello non trovino riscontro con la realtà del gesto atletico che state compiendo? Come se in realtà in moto foste in due e non da soli? Sappiate che è il cervello ad ordinare i movimenti, mentre chi li esegue è il corpo.

Quante volte nell’affrontare un qualsiasi ostacolo il cervello vi trasmette un input, mentre l’esecuzione è completamente diversa. Mi spiego meglio: prendiamo per esempio una curva. I passaggi corretti per affrontarla sono: raggiungo quel punto, stacco e giro attorno al paletto in modo preciso. Nell’esecuzione finisco per staccare troppo lungo e così l’anteriore mi parte e cado. Ecco quello che è successo è esattamente il contrario di quello che io avrei voluto fare! Non sono stato in grado di eseguire ciò che il cervello mi ha trasmesso.

Guidando una moto da enduro, specialità che rappresenta un puzzle di situazioni, il cervello è allenato a prevedere certe circostanze, in realtà dovrebbe trasmettermi sempre degli input relativi e come andrebbero affrontati i diversi ostacoli; non sempre il gesto atletico rappresenta ciò che la “ratio” mi suggerisce. Quando invece tutto ciò accade si chiama avere “feeling” ossia quel rapporto di perfetta armonia tra l’istinto e l’abilità razionale.

Siamo stati invitati alla prova delle nuove gomme enduro Anlas Capra Extreme svoltasi nella cosiddetta cattedrale del deserto di Salice terme “Sant Bart Farm”. La situazione meteo non era delle più favorevoli anzi, la pioggia è stata una costante ed il terreno è stato ciò che normalmente l’oltre Po rappresenta in questi casi: fango viscido, scivoloso, pesante che ricordava certi gironi infernali di dantesca memoria.

Nonostante ciò o forse anche in funzione di questa situazione estrema, siamo riusciti a trarre le seguenti conclusioni: sia l’anteriore che il posteriore faticano a trasmettere il giusto feeling nell’approccio sulle varie situazioni, nel terreno “fangoso” abbiamo trovato scarsa aderenza e difficoltà di scarico del fango da parte dei tasselli. Nonostante il forte spinning di rotazione la copertura non si puliva per avere il massimo grigio. In particolare ho, invece, notato differenze quando cercavo la traiettoria pulita (terreno vergine) e il grip mi assisteva in pieno riuscendo ad essere preciso sia in entrata che in uscita. In pratica quando viene richiesto il solo uso del tassello lui c’è!

Ad una pressione presunta di 0.8, fornitaci dai tecnici, la struttura del pneumatico rappresentava una consistenza maggiore, paragonabile ad una copertura con una pressione di circa 1.2. Nelle pietre veloci sia la parte anteriore che quella posteriore tende a scartare non affrontando la situazioni in modo “morbido”, ma attaccando la pietra in modo rigido. Situazione tipica che si riscontra quando si chiede appello alla carcassa. Insomma se tassello e carcassa non si parlano, ma sono, per così dire, in vacanza in posti separati, la copertura non trasmetterà sempre un feeling uguale in base alle diverse situazioni. Positivo il grip nelle partenze da fermo ed anche nelle staccate al limite su strada sterrata in assenza di pietra piantata. In pratica il tassello c’è!

In un momento in cui il cosiddetto mondo dell’estremo ha cambiato ogni concetto di guida estremizzando qualsiasi particolare affinché possa aiutare ad arrancare su qualsiasi terreno, lo sviluppo del pneumatico deve seguire in modo omogeneo sia la struttura della gomma che il tassello. Volendo Anlas diventare un brand di riferimento di alto livello ed avendo conosciuto i tecnici, sono sicuro che il potenziale è presente per cui non passerà molto tempo perché venga considerata una gomma top di gamma.

In conclusione, nonostante i miei due piloti non parlassero la stessa lingua (cervello e gesto atletico), posso sostenere che la nuova soluzione tecnica abbia risposto solo in parte alle mie richieste, seppur sia risaputo che in certe situazioni sono particolarmente esigente.

Per quanto riguarda i penumatici Anlas Capra Extreme, sono già da ora disponibili sul mercato presso i 280 rivenditori (diventeranno 400 a fine anno) con le misure 90/90-21 per l’anteriore e 140/80-18 per il posteriore, nella versione standard, al prezzo indicativo di 110 Euro la coppia. A maggio arriverà la versione Soft, specifica per le competizioni Off-road ed entro l’inverno arriveranno anche le misure alternative. Anlas sta altresì già lavorando sia sulle mousse che sulla linea motocross.

Moto: Diversi Brand
Location: Salice Terme
Temperatura: 10°
Clima: Pioggia
Condizioni terreno: Fettucciato fangoso, sottobosco fangoso

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