CEV Moto3 Valencia, Foggia chiude il 2017 con il trionfo in Gara2. Italiani in chiaroscuro
Il neo iridato del "Mundialito" vola verso la Moto3 iridata 2018
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Dennis Foggia può guardare tutti dall’alto chiudendo con una sonante vittoria l’ultima gara stagionale del Cev Mondiale Moto3 a Valencia dopo il secondo posto in Gara1 in volata e, soprattutto, dopo aver già sul capo la corona del “Mundialito”. A differenza della gara disputata tre ore prima in mattinata, nel pomeriggio il neo iridato del Mondiale junior non si è fatto sorprendere da Jaume Masia che comunque ci ha provato nel finale incandescente, esagerando, tanto da finire terzo (ma è vice campione del Mondialito) dopo aver segnato il giro veloce (1’39.578) superato in fotofinish dall’arrembante Alonso Lopez, un altro tostissimo della inesauribile covata iberica.
Si può davvero dire che il portacolori del VR46 Riders Accademy ha “salvato” l’Italia. I nostri “giovani leoni” erano scesi pimpanti in gran forza, addirittura in 14, trovandosi in una folta compagnia con ben 54 iscritti di 19 nazioni. Ma, a parte il già citato grande protagonista Foggia, tutti gli altri non sono riusciti ad inserirsi nella battaglia per le posizioni di testa e per il podio, per cadute, contatti o altro, in nessuno dei due round.
A Valencia si è dimostrato ulteriormente il livello tecnico-agonistico, davvero elevatissimo, di una Moto3 Junior quasi fotocopia del mondiale “vero”, con la differenza che qui i piloti sono ancora più giovani e, ovviamente, meno esperti. Anche se il non ancora 17enne Foggia e il coetaneo Masia – ma non solo loro due – sono già … “veterani” avendo partecipato al CEV e anche (e soprattutto) ad alcuni round del Mondiale Moto3 come luminose wild-card. Guarda caso, entrambi hanno già la valigia in mano pronti a sbarcare nella Moto3 iridata: l’italiano nello Sky VR46 Team compagno di squadra di Nicolò Bulega e lo spagnolo nel forte Team Platinum Bay.
Non bastasse, qui le migliori moto sono ufficiali a tutti gli effetti e addirittura alcuni Team già disponevano di mezzi sviluppati in configurazione 2018! Questo per dire che nel CEV non si può improvvisare. Serve il top in tutto: pilota, moto, team, il miglior pacchetto possibile supportato adeguatamente – anche con test preventivi – altrimenti si è fuori gioco.
In Gara 1, interrotta al secondo giro con bandiera rossa per cadute, sul podio Vicente Perez davanti a Alonso Lopez. Concludono la top 10 Aaròn Polanco 5°, Kazuki Masaki 6°, Sergio Garcia 7°, Ogura 8° , poi Stefano Nepa 9°, Kunii Nuki 10°. Gli altri italiani: Lorenzo Petrarca 15° e Kevin Zannoni 19°. Out Carraro e Vietti Ramus. Molte le cadute, come detto, che hanno eliminato, fra gli altri Casadei, Farid, Georgi, Wongthananon, Montella, Chantra, Ieraci, Alcoba ecc. Una… ecatombe! Una citazione per Marc Garcia,18°, neo iridato Supersport 300, al debutto con il Team di Max Racing Team, squadra di Max Biaggi.
In Gara 2, oltre al vincitore Foggia, nessun italiano nella top ten. Poi Stefano Nepa 11° (+11.587), Lorenzo Petrarca 15° (+27,919), Davide Pizzoli 18° (+28,243), Riccardo Rossi 26° (+40,507), Kevin Zannoni 29° (+55,166), Andrea Cavaliere 31° dopo caduta. Gli altri nostri out a cominciare da Vietti Ramus, a terra. Mentre non hanno partecipato Ieraci, Carraro, Montella, Casadei perché unfit dopo le cadute di gara 1. A differenza del Mondiale letteralmente dominato dalle Honda, qui Ktm ha fatto la voce grossa, occupando i primi tre posti in Gara1 e il primo e il terzo posto in Gara 2.
Non è stato della partita dei due round il neo campione italiano Nicholas Spinelli al suo debutto internazionale in sella alla nuova Kymco-Oral. Consapevole della difficoltà della sfida, anche per non essere mai sceso in pista a Valencia, il nuovo binomio ce l’ha messa tutta migliorandosi costantemente in ogni turno di prova fino al buon tempo di 1’41.734. Ma prima il ripescaggio di un pilota spagnolo già squalificato poi una scivolata all’inizio delle Q2 facevano sfumare per un soffio la possibilità di entrare in gara. Una esperienza comunque importante e positiva, per “prendere le misure” sul campo: sia per il talentuoso promettente 16enne Spinelli, che per la moto, il cui nuovo progetto è nella fase iniziale, pur se sono apparse evidente le potenzialità che adesso vanno sviluppate.
Un CEV promosso comunque a pieni voti sul quale torneremo presto per una analisi tecnico-agonistica approfondita.
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