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Ex campione di motociclismo indagato per frode fiscale

Il nome è ignoto per segreto istruttorio. Sequestrati uno yacht, una autosportiva, due garage ed un appartamento

Il tribunale di Bologna ha disposto il sequestro per 2,3 milioni di beni, ivi compresa una barca ormeggiata a Ravenna in seno al risultato di un indagine da parte della guardia di finanza nei confronti di un imprenditore imolese, ex campione di motociclismo, per frode fiscale. Non è stato riferito il nome dell’indagato in quanto coperto da segreto istruttorio.

Secondo quanto riportato da Ravenna Today, l’accusa verterebbe su una serie di fatture riguardanto operazioni inesistenti attraverso delle società romane risultate delle classiche “scatole vuote” prive di reale consistenza aziendale. A gestire il giro di affari sarebbe stato proprio questo ex campione imolese attraverso società fantasma con sede in Ucraina e Slovenia.

Fatture dunque, riguardanti la sponsorizzazione di team motociclistici mai effettuate dunque, oppure realizzate in minima parte. Dunque rispetto a queste false fatturazioni, l’impreditore poi corrispondeva agli intestatari la retrocessione di somme in contanti.

Gli inquirenti hanno dunque segnalato 23 persone per reati di frode fiscale, per un ammontare complessivo di 16 milioni di imponibili sottratti a tassazione, oltre all’IVA non versata per 3 milioni di euro.

Da qui, il provvedimento di sequestro per lo yacht già citato ma non solo, anche per un’auto sportiva, una villa con piscina, due garage ed una abitazione, tutti intestati a questo ex campione imolese.

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