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Filo di ferro nei boschi, sfiorata la tragedia

Continuano le segnalazioni da parte di biker ed enduristi sui ritrovamenti nei boschi di fili di ferro tesi tra due alberi.

Un ragazzo di sedici anni ha riportato una serie di lividi al torace e alle braccia dopo essere stato colpito da un filo di ferro teso tra due alberi ad un’altezza di circa un metro sull’argine dell’Oglio.

Mentre era in moto con alcuni amici per una normale seduta di cross, il ragazzo, prima di iniziare l’allenamento, ha deciso di percorrere in senso inverso e a velocità moderata il circuito ricavato nella zona boschiva, una decisione fortunata per il giovane rider che ha fatto sì che l’urto conseguito non ha avuto conseguenze letali.

Se avesse percorso la pista ad andatura normale e secondo il giusto senso di marcia, il grosso filo di ferro lo avrebbe colpito direttamente sul collo con esiti potenzialmente mortali. Infatti, chi ha posizionato la trappola destinata agli appassionati di motociclismo, voleva fare del male intenzionalmente tendendo il filo proprio in un punto specifico del tracciato dove i piloti prendono rapidamente velocità. Matteo, questo il nome del giovane rider di Costa Volpino, sta valutando, assieme alla sua famiglia, se presentare una denuncia contro ignoti.

Purtroppo non è la prima volta che accadono cose simili e le segnalazioni da parte di biker o enduristi continuano ad aumentare su tutto il territorio nazionale. Lo scorso ottobre, nei boschi di Pollino in Piemonte, alcuni appassionati di mountain bike hanno trovato due fili di ferro tesi ad altezza uomo su un sentiero usato abitualmente dagli appassionati.

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