Van der Mark a Motoblog: “Voglio solo vincere!”
Il veloce pilota olandese punta subito in alto nella sua prima stagione da ufficiale Yamaha: “Ogni volta che la salgo sulla R1, le cose migliorano…”
Il passaggio da Honda a Yamaha dell’olandese Michael Van der Mark è stato certamente uno dei movimenti più importanti dell’ultimo mercato piloti del Mondiale Superbike. A 24 anni, l’asso olandese si è già affermato come uno dei top riders della categoria confermato quanto di buono aveva fatto nelle altre catogorie, con il titolo Mondiale Supersport 2014 e quello Europeo STK600 del 2012 a rappresentare i successi più prestigiosi della sua carriera.
Le due stagioni di van der Mark con il team Honda Ten Kate hanno visto l’olandese salire sul podio in 9 occasioni ma mai sul gradino più alto, una particolare “astinenza” che ci ha detto di soffrire particolarmente quando lo abbiamo incontrato alla presentazione dei team Yamaha di Lesmo.
Quali obiettivi ti sei prefissato per questa tua prima stagione in Yamaha?
“L’unica cosa che voglio è tornare a vincere, ad essere sincero. E’ dal 2014 che non vinco più una gara e io voglio tornare il prima possibile alla vittoria. Tuttavia dobbiamo anche essere coscienti del fatto che bisogna lavorare tanto per arrivare a lottare nella Top 5 tutti i fine settimana, e di sicuro non sarà facile. Per adesso, ogni volta che sono salito sulla moto, le cose sono andate sempre meglio per cui voglio essere fiducioso.”
Hai già avuto modo di testare la tua nuova R1 e sicuramente ti sarai già fatto un’idea delle sue qualità. Quali credi siano le maggiori differenze rispetto alla Honda dello scorso anno?
“La maggiori differenze stanno nel telaio e, ovviamente, nella potenza del motore, due aspetti per cui la Yamaha è nettamente in vantaggio. Il punto forte della Honda era la ciclistica, è una moto molto facile da sfruttare, ma la R1 è meglio sotto tutti gli aspetti, inclusa l’elettronica. La Yamaha inoltre si adatta molto bene alle curve molto scorrevoli e questo è davvero molto importante per sfruttare al meglio il mio stile di guida”
Nel passaggio dal team Ten Kate al team Crescent hai notato differenze nel tipo di supporto offerto dalla casa? E’ noto che Honda non stia investendo molto nel suo impegno in Superbike…
“Sì, quest’anno avrò un grande supporto da parte della casa madre e questa per me è una novità assoluta perché con Honda, diciamolo chiaramente, il supporto della casa era inesistente.”
“Con Yamaha, invece, le cose sono del tutto diverse e me ne sono accorto subito perché già al primo test avevamo dei tecnici venuti dal Giappone apposta per seguirci. Cose come questa ti fanno capire subito la voglia di crescere che ha Yamaha in questo campionato ed è esattamente quello che serve per poter puntare in alto nel Mondiale Superbike.”
Ma l’arrivo dello scorso anno di un pilota importante come Nicky Hayden in squadra non ha avuto effetti positivi per Ten Kate in termini di supporto da Honda?
“No, assolutamente. Le cose sono rimaste esattamente come prima anche dopo il suo arrivo.”
Penso sia giusto dire che tu sei il più importante e forte pilota olandese venuto alla ribalta negli ultimi anni. Che genere di supporto ricevi in Olanda? Sei seguito dai media?
“Vedo che. parlando in generale, il movimento è in crescita anche in Olanda: un paio di anni fa non era così. Io ho vinto il titolo mondiale Supersport due anni fa e prima di allora non avevo ricevuto grossi riscontri sulla stampa e i mezzi di informazione, anche perché erano diversi anni che non si vedeva un pilota olandese così in alto nel motociclismo di velocità. Poi ho vinto il titolo Supersport e mi sono trovato in prima pagina.”
“Comunque devo dire di essere anche un po’ sfortunato perché in Olanda, adesso, abbiamo anche questo pilotino che sta facendo piuttosto bene in Formula 1... [ride]”
Ti riferisci a Max Verstappen vero? Cosa ne pensi tu personalmente?
“Ha solo 18 anni, penso semplicemente che sia arrivato da un altro pianeta… [ride]”
Ti abbiamo sempre visto correre con il numero 60: c’è un particolare significato dietro questa scelta?
“Non esattamente… qualcuno me lo ha affibbiato quando ho fatto il mio debutto nella classe 125 del Motomondiale, nel 2010 con la Lambretta. Io mi ci sono affezionato e da allora me lo sono tenuto.”
Come ultima domanda ti chiedo come passi il tuo tempo quando stacchi dalle moto, cosa ti piace fare, se segui altri sport…
“Niente di particolare, mi piace passare il tempo con la mia ragazza e rilassarmi con la famiglia. Gli altri sport li seguo distrattamente, nel senso che mi piace guardarli in TV quando mi capita. Mi piacciono, ma non seguo nulla con particolare aatenzione.”