Milano Area C: stop alle due ruote? ANCMA insorge
Il nuovo giro di vite sulla famigerata "Area C" di Milano potrebbe penalizzare anche gli utenti delle due ruote: le proteste degli utenti e dell'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori non si sono ovviamente fatte attendere
Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori che unisce i produttori di veicoli e parti per mezzi a due e tre ruote, non ha gradito le dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni da Marco Granelli.
Dopo le automobili diesel e quelle alimentate a metano/GPL, la prossima “vittima” sacrificata in nome della tutela ambientale potrebbero infatti essere proprio i veicoli a due ruote: l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano ha infatti reso nota la possibilità futura di estendere il pagamento del ticket per la famigerata “Area C” anche a moto e motorini, sino ad ora esentati da quello che si configura come un vero e proprio pedaggio.
L’introduzione dell’Ecopass nel 2008 e del successivo ticket per il transito nella ZTL Cerchia dei Bastioni (2012) non hanno mancato già in passato di sollevare svariate polemiche: il nuovo giro di vite potrebbe però colpire anche una categoria rimasta sin’ora immune, quella dei motociclisti.
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A causa di queste norme restrittive, negli anni molti abituali automobilisti si sono convertiti all’utilizzo di scooter e moto, che oltre a non essere soggetti a nessun tipo di obolo, riducono notevolmente i tempi di spostamento e comportano emissioni decisamente inferiori a quelle delle quattro ruote.
Di fronte a questa nuovo e sgradito colpo di scena, si sono levate ovviamente le proteste degli utenti e di Confindustria ANCMA. Come si legge nel comunicato dell’associazione
“è stato riconosciuto alle due ruote il ruolo insostituibile per garantire la mobilità individuale, riducendo la congestione del traffico e lo spazio occupato nei parcheggi, oltre ad una diminuzione delle emissioni (…) Anche a livello internazionale, come a Londra, l’istituzione della congestion charge ha sempre escluso il ticket per le due ruote sia a motore sia a pedali, proprio per offrire ai cittadini una soluzione alternativa e flessibile alle proprie esigenze di mobilità urbana“.
ANCMA si è dichiarata inoltre disponibile a un confronto diretto con le autorità meneghine “per illustrare i vantaggi derivanti dalla mobilità su due ruote, oggi la vera soluzione ai problemi del traffico e dell’inquinamento atmosferico e concreta e praticabile risposta per una mobilità sostenibile”.
Il rischio concreto è infatti quello che, di fronte all’obbligo di pagare un pedaggio, molti motociclisti ripassino dal manubrio… al volante, vanificando i benefici derivanti dalla creazione dell’Area C.
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