Home Moto3, a Silverstone gli italiani per battere Navarro. Binder imprendibile? Dalla Porta al posto di Fenati, pro e contro

Moto3, a Silverstone gli italiani per battere Navarro. Binder imprendibile? Dalla Porta al posto di Fenati, pro e contro

A Silverstone i piloti italiani alla caccia di Navarro (Binder è oramai imprendibile). Dalla Porta al posto di Fenati nel team SKY VR46.

Con Silverstone davanti e quindi con sette gare ancora da disputare, la lotta per il titolo della MotoGP è aperta fra Marquez, Rossi e Lorenzo mentre sembra oramai chiuso il discorso riguardante la Moto3. Nella premier class Rossi e Lorenzo hanno un gap non indifferente (53 punti il pesarese, 59 il maiorchino) nei confronti del capoclassifica Marquez a quota 197, capace di cogliere tutti i jolli e di raccogliere fin’ora (quasi) sempre punti pesanti.

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Nella categoria cadetta, pur con l’ultimo “zero” per la improvvisa caduta sul bagnato di Brno, Brad Binder (tre vittorie e tre secondi posti, un solo zero, ecc.) resta saldamente in vetta con 179 punti: 61 punti di vantaggio sul secondo Navarro (una vittoria e due secondi, tre zeri ecc.), 85 sul terzo Bastianini (nessuna vittoria, tre podi, due zeri), 86 sul quarto Fenati (una vittoria e un secondo ma forzatamente assente dagli ultimi due round per il noto e burrascoso licenziamento del suo Sky VR46 Team), 89 sul quinto Bagnaia (una vittoria, un podio, due zeri), 90 sul sesto Bulega (nessuna vittoria, un secondo, uno zero ecc.), 96 sul settimo Mir (una vittoria, due zeri), 97 sull’ottavo Di Giannantonio (nessuna vittoria, due secondi posti, uno zero e quattro volte fuori zona punti), 105 sul nono Antonelli (una vittoria, tre zeri, due volte fuori zona punti.

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Insomma, adesso solo Binder può perdere questo titolo. Ma la lotta per la piazza d’onore è aperta, con gli italiani pronti all’assalto di Jorge Navarro, indubbiamente in discesa nella seconda parte del campionato. Ecco, c’è chi sale e chi scende. Lo stesso Binder, specie con l’ultimo zero di Brno, ma anche con i pochi punti presi in Germania (8) e Olanda (4), non ha mantenuto il ritmo della prima parte del campionato con la sfilza di podi e di vittorie. Peggio Navarro che senza la vittoria in Catalunya ha fatto nelle ultime quattro gare solo 6 punti a Brno e 9 al Sachsenring con il doppio zero dello Spielberg, di Assen e del Mugello: una quasi debacle. Da qui la possibilità che l’attacco a Navarro possa concludersi positivamente per i nostri “giovani leoni”, pur con la quasi certa assenza per il proseguo del campionato di una carta importante come Fenati.

Fra gli italiani, nell’otto volante degli alti e bassi, sale Bastianini con punti importanti negli ultimi tre round (peccato per gli zeri di Assen e di Le Mans!); sale con forza il rookie di Fausto Gresini Fabio Di Giannantonio recuperando un inizio molto in salita (nessun punto fino all’exploit del Mugello con il bis di Assen); resta fra i protagonisti e sostanzialmente stabile, l’altro rookie del Team Sky VR46 Nicolò Bulega che paga lo zero del Sachsenring e le perduranti difficoltà dell’assetto inadeguato sul bagnato della sua Ktm e la non conoscenza dei circuiti; ben lontano dal trionfo d’apertura a Losail Antonelli, frenato anche da postumi di cadute: tre zeri e una volta fuori dalla zona punti. Locatelli è tornato in alto con il bel podio del Sachsenring tornando però molto in basso nelle ultime due corse, specie con lo zero di Brno.

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Di fatto, a parte Mir in settima posizione (83 punti), la battaglia per il secondo posto in campionato è una questione fra cinque italiani: Bastianini, Bagnaia, Bulega, Di Giannantonio, Antonelli. Nelle prossime sette gare, escludendo Silverstone dove c’è una forte variabilità delle condizioni meteo,
le probabilità di pioggia sono scarse. Un altro elemento da non sottovalutare è il possibile ritorno per la lotta per il podio da parte di Bulega, con tre gare (su sette) su circuiti “amici”, specie a Misano dove Nicolò è chiamato all’appuntamento con la sua… prima vittoria nel mondiale Moto3. Non solo. Nicolò è oramai il solo portacolori dello Sky VR46 Team con la possibilità di concludere sul podio il campionato Moto3 2016 essendo Fenati out e Migno solo 17esimo (41 punti).

In altre parole tocca al rookie Bulega “salvare” la stagione di un Team che puntava tutto su Fenati e che fatica a tradurre i notevoli investimenti economici e organizzativi in risultati adeguati in pista e fuori. Evidentemente c’è una questione di “manico” nella gestione della squadra stessa che, da Silverstone, gioca la carta dell’attuale dominatore del Cev Lorenzo dalla Porta chiamato a sostituire Fenati. Quella dell’inserimento del 19enne toscano, già con un contratto con Mahindra per il 2017, è una scelta double face: potrebbe portare una benefica ventata d’aria nuova al Team di Valentino Rossi ma anche tradursi in un flop. Nel mondiale 2015 Dalla Porta ha fatto il miglior risultato proprio a Silverstone, ottavo a oltre un minuto dal primo (27° tempo in qualifica con gap di 2,678), in una corsa ad eliminazione sotto il diluvio cui a Lorenzo va il (non piccolo) merito di essere rimasto in piedi ma andando… a spasso.

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Quest’anno – su Honda ufficiale – ha fatto una bella gara ad Assen, decimo (+1.038) – 12° in qualifica +0.424 – , comunque ultimo vagone del treno “buono”. Potenzialmente, da Silverstone, sulla moto vincente già di Fenati, Lorenzo potrebbe addirittura fare il pieno e intascare (vincendo)… 175 punti, con un gran salto in campionato. Verosimilmente, stando con i piedi per terra, Lorenzo punterà al podio in ogni gara tentando il colpaccio, magari in Italia o in Spagna. Vedremo se i risultati saranno pari alle aspettative e come il Team – a cominciare da Bulega e Migno – vivrà la nuova inattesa presenza. Per Dalla Porta, pilota talentuoso cresciuto da protagonista nelle file del Civ e nel Cev, è indubbiamente una grande opportunità da cogliere nel migliore dei modi.

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