KTM ti insegna la derapata! – Prima Parte
Da tempo accarezzavo l’idea di partecipare ad uno dei corsi della KTM Adventure Tours e in particolare al Supermoto Camp. La prova dimostrativa in cui mi ero imbucato alla recente Eicma ‘06 di Milano, era stata solo un assaggio delle emozioni che ben 3 giorni di corso in pista possono regalare. Per questo dopo un
Da tempo accarezzavo l’idea di partecipare ad uno dei corsi della KTM Adventure Tours e in particolare al Supermoto Camp.
La prova dimostrativa in cui mi ero imbucato alla recente Eicma ‘06 di Milano, era stata solo un assaggio delle emozioni che ben 3 giorni di corso in pista possono regalare.
Per questo dopo un paio di telefonate agli organizzatori, mi è stato gentilmente concesso di partecipare alla data in programma a fine Aprile sulla nuova pista di Chignolo Po’.
Premesso che il sottoscritto era completamente digiuno delle tecniche di guida di tipo Supermotard, l’occasione si presentava ghiotta per prendere confidenza con la nobile arte della derapata e cercare allo stesso tempo, di migliorare anche la sensibilità in sella in condizioni di aderenza precaria.
Quindi, emozionato come un bambino al suo primo giorno di scuola, mi reco puntualmente in ritardo al ritrovo in circuito.
Tutti i partecipanti sono già lì in trepidante attesa del briefing iniziale.
Schierate in fila e baciate dal tiepido solo mattutino, fanno bella mostra di sé le KTM 450 SMR ‘07, che l’organizzazione mette a disposizione per chiunque ne faccia richiesta.
Noto subito che c’è una quasi parità di numero tra chi noleggia la moto e chi si iscrive scegliendo di utilizzare la propria.
Mi impressiona favorevolmente anche l’età dei partecipanti che va dagli under 18 agli over 40, segno inequivocabile che la passione motociclistica non ha davvero limiti di età.
E’ anche vero che KTM pensa il Supermoto Camp proprio per tutti, dal neofita all’esperto smanettone, nell’ottica di promuovere il marchio e le potenzialità del prodotto.
L’idea non è di “guadagnare” sul corso di guida, ma di fornire un valore aggiunto a chiunque decida di provare o acquistare una moto del marchio austriaco.
Ciò è confermato dai prezzi assolutamente irrisori per uno stage di ben 3 giorni, a partire da 300€ per pista riservata, istruttore ed eventuale noleggio moto.
La cattedra dell’insegnamento è affidata al Professor Gilles Salvador, il guro francese della derapata e vera istituzione per tutto ciò che riguarda il mondo del Supermotard.
E’ lui che tiene la lezione teorica introduttiva al corso e che successivamente ci seguirà costantemente per tutto lo stage.
Lo affiancano Antonio e Davide che si occupano dell’organizzazione e di tutta la parte meccanica riguardante setting, manutenzione, riparazioni ecc…; sempre disponibilissimi verso le infinite domane e richieste dei partecipanti. Grandi!
Durante la teoria, Gilles ci tiene a sottolineare ogni aspetto della tecnica di guida: posizione in sella, utilizzo corretto di freni, frizione e gas, traiettorie e soprattutto il comportamento da tenere in pista per la sicurezza di tutti.
Tutto molto interessante, ma la pista chiama e c’è una gran voglia di fare i primi giri.
Quindi si comincia con una sessione libera di 30min per prender confidenza con il tracciato e con le moto.
La pista comprende anche la parte di sterrato e chi, come me, non ha mai messo una ruota fuori dall’asfalto, nei primi passaggi prova un mix di terrore e curiosità.
Inoltre il circuito si dimostra bello impegnativo anche per l’aspetto della resistenza fisica.
Nonostante le mille raccomandazioni sul fatto di “andarci piano” nei primi giri, la pista reclama subito le sue vittime.
Come spesso capita, vuoi per la fretta di voler andare subito forte, vuoi per inesperienza o sfiga, sta di fatto che su una ventina di partecipanti, in questo primo turno di riscaldamento ne cadono più di metà.
Per fortuna quasi tutte scivolate senza conseguenze, tranne per un ragazzo particolarmente sfortunato che si fa male alla spalla; ambulanza in pista e corso finito per il malcapitato. Cose che succedono.
Il sole è già alto e la situazione si scalda, soprattutto visto che il sig.Salvador annuncia la “superpole”, ovvero ognuno di noi dovrà fare un giro di riscaldamento, seguito da un giro lanciato dove gli verrà preso il tempo.
A fine corso si ripeterà la procedura per vedere se effettivamente ci sono stati dei miglioramenti.
Conscio dei miei limiti motardistici e ancora completamente sconvolto dallo sterrato, decido di affrontare il mio giro veloce al 70% delle mie potenzialità, in modo da avere un’idea più vicina al “passo di gara” che alla prestazione assoluta, e soprattutto senza rischiare di sdraiarmi in modo quanto meno prematuro.
Ottengo una prestazione dignitosa da centro classifica che non mi soddisfa, ma ho notevole margine di miglioramento.
Pausa pranzo e poi il gioco si fa duro.
In una giornata con cielo limpido e temperatura decisamente estiva, il sole torrido delle 14 e il panino con la salamella appena mangiato (da vero sportivo! ndr) fanno da contorno al primo esercizio vero del corso.
A mio parere il più massacrante: le staccate.
L’operazione consiste nel partire da fermo, farsi tutto il rettilineo buttando dentro 2-3 marce e tirare la staccatona in prossimità di un birillo di riferimento, cercando di fermarsi nel minor spazio possibile.
La cosa è tutt’altro che semplice, ma il risultato è un netto miglioramento nella confidenza con la moto in frenata e tanti stoppie che si sprecano.
Il bello è che mentre tu stacchi, Gilles ti si butta praticamente davanti per farti frenare più forte ed evitare di investirlo. Un pazzo!
Operazione che poi diventa la regola in tutti gli esercizi del corso: gli si passa di fianco a velocità più che sostenute e lui ti infila sempre la testa nel casco per dirti che puoi fare di più. Incredibile e allo stesso tempo esaltante.
Altri esercizi di giornata sono le prime derapate e l’inizio dello studio curva-per-curva del circuito.
I giri in pista e i litri di acqua per combattere la disidratazione non si contano più; si va sempre più forte e la stanchezza inizia a farsi sentire.
Al tramonto è conclusa la prima giornata, tutti contenti andiamo a casa a farci una meritata doccia, consapevoli che ci aspettano ancora due giorni incredibili.
Continua…
Foto di Angelo Travaglini.
Abbigliamento usato per la prova:
– Casco AGV
– Tuta AXO Vertigo
– Guanti e Stivali Alpinestars Tech 10