Luca Scassa emigra in America
In una intervista esclusiva rilasciata a SpecialMag il Campione Italiano Superstock 1000 Luca Scassa racconta la sua stagione e rivela i particolari di un accordo con Eraldo Ferracci per correre in America nel 2007.
Scassa è stato protagonista assoluto della stagione 2006 ma con alcuni episodi che lo hanno deluso profondamente. Scopriamo insieme dall’intervista le motivazioni che lo spingono ad emigrare in America.
Perché tanta delusione?
“La storia è un po’ lunga, lo scorso anno potenzialmente andavo già così, ma per metà stagione non ho avuto una moto competitiva anche se molti ritenevano che il problema fossi io. Mi sono quindi voluto mettere in discussione e sul finire di Campionato ho ricevuto un mano dalla Yamaha Italia e dal team Lorenzini by Leoni, condizionato all’aiuto in pista a Roccoli nell’Italiano e nel mondiale.
Ho fatto quello che ho potuto e dimostrando che so guidare, ma ho rifiutato l’offerta di correre nel Team Italia e, da quel momento, mi sono piovute addosso un sacco di critiche. Ho accettato la sfida Mv Agusta: volevo lavorare direttamente con una casa costruttrice, intuivo un grande potenziale umano nell’azienda e vedevo delle grandi possibilità per il mio futuro. Questa decisione mi ha però messo tutti contro vista la disastrosa stagione 2005 della casa varesina. Prima mi davano per finito, poi in molti hanno insinuato che fossimo dei disonesti perché, secondo loro, la moto era fuori dallo spirito della Superstock: insomma, per tutta la stagione mi è sembrato di correre contro tutto e tutti.”
Anche il team non ti ha reso le cose semplici?
“Il team ha fatto i suoi errori, ma quelli ci stanno. Il clima all’interno della squadra è stato molto pesante per tutta la stagione. L’inizio sprint di Badovini di fronte ai miei piazzamenti è stato pesantemente criticato sia dall’interno del Team che da persone esterne inconsapevoli della situazione.
Sono stato pesantemente messo in discussione tante volte ed ho dovuto lottare per imporre le mie scelte e i miei uomini. Devo dire, però, che ne esco più forte, come uomo e come pilota. Anche l’Azienda credo che abbia imparato molte cose dai problemi che sono sorti durante la stagione: questa cosa mi rende molto felice perché si sta creando un rapporto molto stretto.”
Ci sono state molte polemiche in seguito alla squalifica di Imola: tu come la vedi?
“Io ho fatto la mia parte, dopo 10 giri avevo 5” di vantaggio. Quella gara io l’ho vinta in pista senza nessun aiuto da un cronometro assolutamente ininfluente. Come termine di paragone vedo bene i parapolvere di Corti a Vallelunga, solo che lui si trova in un’altra posizione federale ed è stato riammesso immediatamente. Per il resto accetto la decisione e aspetto l’esito del ricorso con la coscienza in pace: il cronometro, comunque, parlava chiaro!”
Due rimonte dall’ultima fila per errori non tuoi, non ti sei sentito preso in giro dalla tua squadra?
“Io faccio il pilota, il mio lavoro è dare il gas a quattro mani. Certi episodi non mi sono certo piaciuti, ma mi sono galvanizzato in quelle rimonte, ho dato tutto me stesso e, come dicevo prima, ne sono uscito più forte. Credo che molta gente abbia iniziato a conoscermi ed apprezzarmi anche per quelle imprese… e poi che goduria passarne 24 in 1 giro!
Si è parlato molto di un interessamento di Fogarty nei tuoi confronti. E’ vero?
“Credo che questo sia un mondo in cui si parla troppo. In questo finale di stagione, a detta dei giornalisti, dovrei aver firmato almeno quattro contratti. La realtà è molto diversa, con Fogarty l’unica che ci siamo incontrati è stato sul podio per la premiazione della vittoria a Brands Hatch. Mi fa molto piacere che lui mi stimi come pilota, ma non abbiamo mai parlato di correre insieme nella prossima stagione. Non lo conosco personalmente, ma di certo è un idolo della mia infanzia e sapere che punterebbe qualcosa su di me mi gratifica.”
Quindi la scelta di Ferracci….
“Ho conosciuto Mr. Ferracci a Monza e mi è piaciuto subito. Un appassionato, competente e determinato. Penso sia una grande occasione per diventare un professionista vero, staccarmi da tante cose che rimarranno qua e tornare più preparato e più forte, pronto per la Superbike.”
Allora in bocca al lupo per la tua nuova avventura:
Crepi… vi terrò informati giorno per giorno sul mio blog: www.skaluca.com. Ci tengo ai miei tifosi! E per chi mi conosce… ROCK!