Home Assen da “fibrillazione”. Guintoli e Rea sugli scudi. Biaggi “scialbo” torna leader

Assen da “fibrillazione”. Guintoli e Rea sugli scudi. Biaggi “scialbo” torna leader

Altrochè tutti in piedi sul divano! La SBK di Assen, in mano agli umori stravaganti di Giove pluvio, impone un massaggio cardiaco per rimettersi da due corse “da infarto”. L’applauso doppio va a Sylvain Guintoli (Ducati), veloce e sicuro, alla sua prima vittoria iridata (in gara uno), suggellata con uno splendido secondo posto in gara


Altrochè tutti in piedi sul divano! La SBK di Assen, in mano agli umori stravaganti di Giove pluvio, impone un massaggio cardiaco per rimettersi da due corse “da infarto”. L’applauso doppio va a Sylvain Guintoli (Ducati), veloce e sicuro, alla sua prima vittoria iridata (in gara uno), suggellata con uno splendido secondo posto in gara due. Ma il “mattatore” del GP d’Olanda è Jonathan Rea, trionfatore di gara due e sfortunato show-rider di gara uno. Il portacolori della Honda può anche essere criticato per certi suoi numeri “esagerati”, ma va apprezzato per la grinta e la classe con cui padroneggia una moto tutt’altro che vincente.

Da Assen, ad uscire con le orecchie basse è Carlos Checa, beffato dall’ottimo (e … irriverente) compagno di squadra Giugliano in gara uno, e “out” da gara due (17esimo) per l’incosciente azzardo di una gomma rain posteriore. Lo spagnolo perde così anche la testa della classifica mondiale, a vantaggio di un Max Biaggi che, a dirla tutta, non ha fatto niente per meritarsela, autore di un week da dimenticare.

L’Aprilia si salva con il bel terzo posto di Laverty, gran combattente e oramai pronto per il gradino più alto del podio. Ancora una volta Sykes e la Kawasaki accendono entusiasmi e speranze ma non riescono a concludere vittoriosamente, stavolta per un guaio tecnico alla verdona in gara uno. Smrz è il solito: veloce e sciupone, anche se il volo di gara due è stato innescato dall’ottusità di un doppiato. Melandri ha sprecato tutto con la caduta in gara uno, dimostrando però di esserci, capace di ogni risultato, così come il suo compagno della Bmw (competitiva) Haslam, anche lui in difficoltà per la gomma posteriore.

Degni di nota gli sprazzi di Fabrizio, di Canepa (caduto però in gara due), e soprattutto il sogno spezzato di Badovini, a terra quando guidava l’indiavolata compagnia. A Monza sarà tutt’altra musica. Biaggi dovrà metterci del suo e non aspettare che sia la dea bendata a metterci una pezza.

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