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Dakar 2015: Michal Henrik la 71a vittima del rally in 35 anni

Con la scomparsa del motociclista polacco sale a 28 il bilancio totale dei piloti caduti nel corso del celebre Rally Raid, ma il conto sale a 71 contando anche chi non partecipava direttamente all’evento.

Dakar 2015La notizia della scomparsa del 39enne motociclista polacco Michal Henrik (nella foto sopra), trovato morto sul percorso della terza tappa della Dakar 2015, ha immancabilmente riaperto il dibattito sulla pericolosità del celebre Rally-Raid, che nonostante sia emigrato dall’Africa al Sud America nel 2009 continua tristemente a registrare vittime con disarmante frequenza. Sin dalla sua prima edizione, che prese il via nel Dicembre 1978, la Dakar ha pagato subito il suo tributo di sangue con la morte del motociclista Patrick Dodin, ma a questo triste destino non è sfuggito neppure l’ideatore della Dakar, il francese Thierry Sabine, scomparso in un incidente in elicottero in Mali nel 1986 con altre tre persone mentre era al seguito della corsa.

Inevitabilmente, il ricordo degli appassionati italiani non può che volare in primo luogo ai nostri connazionali scomparsi nelle varie edizioni della Dakar, da Fabrizio Meoni, due volte vincitore alla Dakar, scomparso a 47 anni nell’edizione del 2005, a Giampaolo Marinoni, deceduto a 31 anni dopo aver completato l’edizione del 1986. Senza dimenticare Giuseppe De Tommaso di Motosprint, il primo giornalista deceduto al seguito della corsa nel 1981.

Hernik è la 28a vittima della Dakar tra piloti e co-piloti deceduti nello svolgimento della corsa, ma contando anche le morti di altre persone comunque riconducibili alla corsa – tra membri delle squadre, dell’organizzazione, della stampa e gli spettatori – il totale arriva a quota 71 (numero che comunque può variare leggermente a seconda di chi viene considerato dalla fonte in questione). Si tratta ovviamente di numeri terribili, a cui – purtroppo – ha contribuito quasi ogni singola edizione della corsa.

La scomparsa di Hernik ha ovviamente riaperto l’infinito dibattito sulla Dakar e sull’opportunità o meno di organizzare manifestazioni così rischiose. La polemica in questione e le motivazioni che animano le opposte fazioni sono ormai risapute, ed il dibattito che ne scaturisce, come sempre, non può portare a nessuna conclusione definitiva (e difficilmente riesce a far cambiare le opinioni di partenza). Un po’ come succede con il TT ed il Road Racing. In entrambi i casi la fatalità è sempre in agguato, ma non si può certo dire che i partecipanti non siano bene al corrente dei rischi correlati. Quello che poi decide il destino è un’altra cosa…

I caduti della Dakar

Italian KTM driver Fabrizio Meoni adjust

1979: Ad Agadez, in Niger, muore il motociclista Patrick Dodin, vittima di una caduta mentre tentava di sistemarsi il casco.

1981: Il giornalista Giuseppe De Tommaso di Motosprint e due meccanici perdono la vita in un incidente automobilistico.

1982: Muoiono il motociclista olandese Bert Oosterhuis e una della giornalista tedesca, investita a bordo strada. Scompare anche un bambino maliano investito da uno dei veicoli dell’organizzazione.

1983: Scompare il motociclista francese Jean-Noel Pineau.

1984: Muore investita da un’auto concorrente una spettatrice in Burkina Faso, con la figlia che resta gravemente ferita.

1985: Muore una bambina nigeriana investita da un’auto. Il giorno prima dell’inizio della corsa, perde la vita il passeggero di un elicottero diretto a Dakar per seguire la corsa.

1986: Scompare il motociclista giapponese Yasuo Kaneko. Il creatore della Dakar Thierry Sabine (nella foto sotto) perisce con altre quattro persone nella caduta di un elicottero al seguito della corsa. Il motociclista italiano Giampaolo Marinoni, vincitore di due tappe, scompare presso l’ospedale di Dakar per le ferite riportate in un incidente a 40 km dalla fine dell’ultima tappa, poi riuscendo comunque a completare la corsa.

1987: Il francese Henri Mouren è investito da un’auto nella regione mauritana di Kiffa.

1988: Sei persone perdono la vita: il navigatore di camion olandese Kees Van Loevezij a Djado (Niger), l’automobilista francese Patrick Canado e tre spettatori, tra cui una madre e sua figlia. successivamente muore in ospedale di Parigi il pilota francese Jean Claude Huger, caduto in Mali.

1990: Scompare in Mali il giornalista finlandese Kaj Salminen, coinvolto in un incidente.

1991: Il francese Charles Cabannes, autista di un camion assistenza Citroen, è vittima in Mali di un agguato dei Tuareg di Kadaouane, una città controllata dall’esercito del Mali.

1992: Muoiono in un incidente in Libia i francesi Laurent Le Bourgeois e Jean-Marie Sounillac, dell’assistenza Range Rover, ed in Congo il motociclista connazionale Gilles Lalay.

1994: Il motociclista belga Michel Sansen cade e perde la vita in Mauritania; un bambino senegalese è investito da un veicolo dell’assistenza.

1996: Il francese Laurent Gueguen, in gara tra i camion, è vittima di un’esplosione di una miniera abbandonata nel sud del Marocco. In Guinea, una ragazza muore investita dalla moto del francese Marcel Pilet. Lo spagnolo Tomás Urpí muore in incidente d’auto in Marocco nei pressi del proprio albergo.

French  Paris/Dakar organizer Thierry Sa

1997: Il motociclista francese Jean-Pierre Leduc scompare in Senegal.

1998: Quattro morti e tre feriti in uno scontro in Mauritania tra un taxi e un’auto partecipante alla gara.

2001: Il giorno dell’inaugurazione, nella città francese di Montauban, muore in un incidente il conducente di un veicolo di supporto alla corsa. In seguito muore un meccanico del team Toyota in un incidente in Mauritania.

2003: Il co-pilota francese Bruno Cauvy, in gara con Daniel Nebot, perisce in Libia dopo un incidente.

2005: Scompare a 47 anni il motociclista italiano Fabrizio Meoni, vincitore delle edizioni 2001 e 2002, a seguito di un arresto cardiaco successivo ad una caduta nella tappa Atar-Kiffa, in Mauritania. Il motociclista spagnolo José Manuel Pérez muore all’ospedale di Alicante dopo il trasferito da quello di Dakar. Perdono la vita anche una bambina di 5 anni, investita da un camion, e due motociclisti belgi di supporto al pilota René Delaby.

2006: Muore in Mauritania per una caduta il motociclista australiano Andy Caldecott. Due incidenti mortali in Senegal : un bambino di 10 anni è investito dall’auto del lettone Maris Saukuns; il giorno dopo, un ragazzino di 12 anni è investito da un camion-assistenza vicino a Dakar.

2007: Scompare in un incidente il motociclista sudafricano Elmer Symonds, mentre il francese Eric Aubijoux è vittima di un attacco di cuore in Senegal.

2008: Dakar annullata per l’uccisione di 4 turisti francesi in Mauritania.

2009: Il motociclista francese Pascal Terry viene trovato morto in Argentina a due giorni dalla scomparsa, vittima di un arresto cardiaco.

2010: Muore una giovane spettatrice in Argentina, investita dalla vettura del tedesco Mirco Schultis.

2011: Un uomo muore in un incidente d’auto con il pilota argentino Eduardo Amor.

2012: Incidente mortale alla prima tappa per il motociclista argentino Jorge Andres Martinez Boero.

2013: Due persone muoiono in Perù in un incidente stradale tra un veicolo dell’assistenza e due taxi. Il motociclista francese Thomas Bourgin muore dopo una collisione con un veicolo della polizia cilena.

2014: Viene ritrovato senza vita il belga Eric Palante (nella foto sotto). Scompaiono anche due giornalisti argentini in un incidente stradale.

Eric Palante

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