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Hero MotoCorp conferma l’interesse per Ducati

Il più grosso costruttore indiano di motocicli conferma ufficialmente l’interesse ad acquistare la Ducati: leggi il report


Da quando un paio di settimane fa é uscita la notizia che Ducati é alla ricerca di un compratore, non sono di certo mancate le voci in merito ai possibili candidati all’acquisto, compresi nomi altisonanti dell’industria motoristica quali Volksawagen, Mercedes e BMW. A quanto pare però, un’altro grosso nome del settore stà per aggiungersi alla lista dei ‘papabili’: si tratta di Hero MotoCorp Ltd., il più grosso costruttore indiano di motocicli, che al momento stà sondando il terreno con alcuni gruppi bancari per verificare la fattibilità dell’operazione.

Benchè Hero produca solo motocicli di piccola cilindrata, i vertici dell’azienda non hanno mai fatto mistero di voler espandere la propria offerta in altri segmenti del mercato, e in questa ottica va inquadrato anche il recente accordo di partnership con la Erik Buell Racing, che gareggerà nel Campionato AMA Superbike.

La tempistica dell’operazione inoltre sembra ideale per Hero: dopo aver recentemente chiuso un accordo di collaborazione con Honda che durava da ben 26 anni, il costruttore indiano ora si ritrova il gigante giapponese come competitor diretto anche nel mercato domestico (che in fatto di numeri é secondo solo a quello cinese) ed é alla ricerca del necessario know-how tecnologico che le permetta di competere alla pari con i rivali. Scopri la strategia di Hero MotoCorp dopo il salto.

In una recentissima intervista, il direttore generale di Hero MotoCorp Pawan Kant Munjal ha così commentato i rumors riguardo all’interessamento del suo gruppo a Ducati:

    “Molte persone si sono presentate a noi per parlarci di Ducati, e non mi riferisco ad un solo gruppo bancario ma a diversi gruppi bancari. Al momento stiamo parlando con vari soggetti, e non solo di Ducati. Siamo sempre disponibili con chiunque voglia parlare con noi. Siamo sempre stati considerati come un costruttore di semplici moto da trasporto a basso costo, che opera al livello più basso del mercato mirando a una clientela di tipo rurale, ma la nostra ambizione é diventare uno dei più grandi costruttori di motocicli a livello globale, e per raggiungere questo scopo non possiamo rimanere confinati in un unico segmento”.

Mr.Munjal ha inoltre confermato che il gruppo dispone al momento di una liquidità nell’ordine del miliardo di dollari, che non sarebbe quindi sufficiente per completare l’acquisto di Ducati che, secondo quanto riportato in precedenza, é stata valutata un miliardo di Euro dalla Investindustrial Holding S.p.A., la società di private-equity milanese propietaria di Ducati che fa capo alla famiglia Bonomi.

Hero MotoCorp mira a raggiungere un export totale verso i mercati extra indiani di un milione di unità entro i prossimi 6 anni, ma dovrà comunque fare i conti con la nuova strategia Honda. L’anno scorso in India sono stati venduti quasi 10 milioni di motocicli, ma con Honda che ha investito oltre 200 milioni di dollari in una nuova fabbrica vicino a Bangalore, il primato domestico di Hero é ora in forte pericolo. Quando nel 2013 la nuova struttura Honda entrerà a pieno regime, la casa dell’ala dorata sarà in grado di produrre ogni anno ben 4 milioni di esemplari sul solo territorio indiano. Risulta quindi evidente che Hero debba ridurre in qualche modo e al più presto il gap tecnologico che la separa dagli antichi alleati, e la messa in vendita di Ducati Motor Holding rappresenta una ghiottissima occasione da questo punto di vista.

Tuttavia, il piano di acquisizione di Hero dovrà essere pronto in tempi brevi. Infatti, secondo le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg, Investindustrial Holdings potrebbe lanciare un’offerta pubblica di vendita per Ducati alla borsa di Honk Kong entro la fine dell’anno – il che potrebbe anche portare all’acquisto della casa di Borgo Panigale da parte di uno degli attuali competitors – ma nessuna conferma o smentita ufficiale sull’argomento é al momento disponibile. Tedesca, indiana, giapponese o magari americana? Il futuro industriale della gloriosa Ducati rimane al momento un’incognita.

via | Bloomberg

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