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Motoblog/Yamaha: TEST Yamaha YZF-R1

TEST Yamaha YZF-R1 sul tracciato di Franciacorta


“Il quinto test dell’iniziativa “Motoblog e Yamaha vi fanno diventare Tester” riguarda la YZF-R1 testato per voi da Francesco Lisi sul tracciato di Franciacorta. Ricordiamo che al Sig. Lisi è stato offerto da Yamaha Motor Italia un corso in pista tenuto dal Technical Partner Pedersoli Riding School. A lui la parola.”

Il 6 luglio 2011 ho avuto il piacere di partecipare, con una Yamaha YZF-R1 2011 fornita da Yamaha Motor Italia, ad una giornata in pista all’ autodromo di Franciacorta con il corso di guida della RidingSchool.it by Luca Pedersoli. I primi giri in pista con la Yamaha R1 sono stati di rodaggio per capire fin dove potermi spingere e per cercare di conoscere la moto nel più breve tempo possibile per non rimanere attardato rispetto al resto del gruppo, e il feeling è stato subito buono.

A questa moto ci si adatta in fretta, è molto facile e intuitiva, veloce e precisa nell’inserimento in curva quando la moto è in assetto, mentre bisogna lavorare un po’ di forza sui semimanubri quando la si inserisce con ancora il freno anteriore tirato. Nei cambi di direzione è un po’ lenta e bisogna lavorare di forza per farla girare. Un punto critico della R1 è quando, ancora piegati, si deve iniziare la frenata con un cambio di direzione. Infatti è troppo veloce nel rialzarsi, cogliendo impreparate le forcelle, che sono un più lente ad assorbire la frenata, innescando una leggera oscillazione del manubrio, che termina non appena l’ avantreno raggiunge la posizione ideale per questo tipo di manovra.

Buona è l’uscita di curva, con il motore che si fa trovare sempre pronto, quasi non vedesse l’ora di scaricare a terra i suoi cavalli. Ad ogni minima rotazione del polso destro sull’ acceleratore si sente la spinta del motore aumentare, con il posteriore che si scompone appena e il mono ammortizzatore che assorbe bene la potenza, evitando che la moto si sieda alleggerendo l’ avantreno. Finita la curva si può finalmente aprire tutta la manopola dell’acceleratore e scaricare a terra tutti i cavalli della R1.

TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta

La progressione del motore è impressionante e il suono degli scarichi Akrapovic emozionano fino a far venire i brividi. Dopo i 12.000 giri il motore sembra quasi accelerare la sua progressione, quasi non vedesse l’ ora di raggiungere il limitatore, che sembra essere stato messo lì per ricordarci che “un bel gioco dura poco”. E così, a malincuore ma soddisfatti, si passa alla marcia successiva; e il tiro del motore, l’accelerazione, il suono degli scarichi e le emozioni si ripetono, come se una marcia in più per la R1 non contasse nulla, come se rispetto a prima della cambiata nulla fosse successo, ma in realtà stiamo facendo tanta strada, il rettilineo è già finito e siamo oltre i 240 km/h. E arriva il momento della staccata.

La pompa del freno anteriore Brembo garantisce una frenata molto reattiva e facilmente modulabile, le pinze radiali a sei pistoncini mordono il disco dei freni come se volessero arrestarne immediatamente la rotazione, le forcelle affondano assorbendo tutto il peso della staccata. La ruota posteriore galleggia sull’ asfalto e solo di tanto in tanto accenna ad una sbandata.

La frenata è buona e da sicurezza, anche se dopo 4/5 giri tirati la leva del freno comincia ad allungarsi, senza preavviso, probabilmente per la dilatazione dei tubi dei freni, e ci si ritrova con la leva troppo vicina all’ acceleratore. Ma questa è sicuramente una moto che si trova a suo agio in pista, che non delude le aspettative e regala emozioni e tanto divertimento, senza affaticare troppo il pilota.

È una moto della quale non ci si stanca mai, e alla fine di ogni turno non si vede l’ora di rientrare. Chiudo con un ringraziamento doveroso a Motoblog/Yamaha Motor Italia per avermi dato questa bellissima opportunità. Grazie. Francesco Lisi

TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta
TEST Yamaha YZF-R1 Franciacorta

Nei prossimi giorni pubblicheremo anche il racconto del corso che il lettore ha effettuato. Stay Tuned!

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