Aprilia Scarabeo 200: il primo test su strada

Test Aprilia Scarabeo 125/200 2011

L B

Pubblicato il 5 lug 2011

Viareggio (Lu) – Nella splendida cornice del lungomare viareggino, Aprilia ha presentato alla stampa l’ultima versione del suo “classic Scooter”, proponendo interessanti aggiornamenti nelle cilindrate intermedie 125/250, sia per nei dettagli estetici che nelle dotazioni di bordo. Scarabeo, è diventato con il passare del tempo, un vero è proprio brand per la casa di Noale. A sottolinearne questa esclusività del prodotto, sono il logo che riproduce uno scarabeo stilizzato a fare bella mostra di sè sullo scudo anteriore oltre ad un sito web dedicato ed esclusivo.

Le linee sono quelle classiche dello Scarabeo, note in tutto il mondo fin dalla sua apparizione nel lontano ’93. Nato da una scommessa dei designer e dei responsabili del marchio di quegli anni ripropone lo stesso stile classico e senza tempo che ne ha decretato il successo, innegabile la sua personalità con un profilo composto da linee morbide ed ondulate. Per questo 2011 apprezziamo il ritorno della della classica griglia ovale posta sullo scudo, nuovi specchietti cromati stile anni ’50, frecce dal nuovo design ed una sella comoda e rivista nella imbottitura.

Inserti e cornici cromate, sapientemente gestite, si inseriscono perfettamente nelle linea dello scooter senza appesantirne l’aspetto. Ne troviamo a contorno degli elementi della strumentazione, alla presa d’aria frontale ed ai lati dello scudo, nonchè intorno al beccuccio di uscita del silenziatore di scarico. Altri elementi sono i già citati specchietti oltre alla protezione del silenziatore e del suo raccordo. La grande attenzione ai dettagli la notiamo anche negli slider posti a protezione nella parte bassa dello scudo davanti la pedana del guidatore..

Coerente al disegn del veicolo la forma del faro anteriore sormontato da un comodo parabrezzza.Snellito il parafango posteriore e cambia anche la forma di quello anteriore, rimodellato per accogliere una nuova scanalatura che, svolge l’importante funzione di ottimizzare il flusso d’aria verso il radiatore. Stumentazione completa e leggibile con display che indica i km totali, parziali, orologio, carica batteria e temperatura esterna.

Meccanica

Il motore di Scarabeo 125/200 ie è stato progettato e sviluppato espressamente per questo scooter. Un motore leggero, razionale e pulito, capace di associare ottime prestazioni a consumi contenuti e caratterizzato da un tasso di vibrazioni molto basso e da emissioni ai minimi livelli. Entrambi i motori sono raffreddati a liquido e adottano una distribuzione a quattro valvole con doppio albero a camme in testa.

L’adozione dell’alimentazione a iniezione elettronica ha portato grandi benefici sia dal punto di vista delle prestazioni – velocità massima, ripresa e accelerazione – sia sul fronte consumi ottimizzati al meglio. Novità per questo modello è la possibilità che si offre di scegliere tra due mappature. Direttamente dal manubrio è possibile selezionare la modalità ECO che riduce i consumi fino al 7%, o quella SPORT, che ottimizza le prestazioni.

Il motore da 200cc vanta ben 19 CV (14 kW) a 9.000 giri, con una coppia (17,1 Nm a 7.000 giri) che rende la guida di Scarabeo brillante in accelerazione, ma anche rilassante e sicura in ogni condizione d’uso. Il motore da 125cc raggiunge il tetto massimo di potenza concesso per legge a questa cilindrata, guidabile anche dai titolari della sola patente B di 14,3 CV (10,5 kW). Sul fronte della ciclistica troviamo un telaio in acciaio ad alta resistenza, forcellone secondario e sospensioni molto ben settate regolabili nel precarico al posteriore, oltre ad un impianto frenante a disco che si fregia di pinza a triplo pistoncino all’anteriore e frenata combinata.

Il nuovo Scarabeo 125/200 ie è offerto in sei diverse colorazioni, tutte metallizzate: Nero Aprilia, Bianco Flair, Silver Crowd, Blu Couture, Rosa Silk e Rosso Luxury.

Dinamica

Durante questo primo contatto con lo Scarabeo abbiamo eseguito la prova scooter nella versione con cilindrata maggiore, vale a dire quella da 200cc. Il percorso scelto come teatro del test è stato l’entroterra viareggino ed il lungomare a Forte dei Marmi. Una volta in sella si avverte un buono studio nel comfort che passa attraverso una sella ben imbottita e una posizione di guida pratica ed ergonomica. Unica nota negativa il pulsante di avviamento che non è…dove dovrebbe essere, poichè la posizione è un po’ nascosta, e lì dove è di solito l’avviamento troviamo il pulsante “mode” che seleziona i menù all’interno della strumentazione, ma dopo qualche minuto ci si adegua al lay out di questi comandi.

In marcia la sensazione di comfort è ampiamente confermata, con e sospensioni che svolgon obene il loro compito, anche passando sulle buche non si segnalano odeggiamenti fastidiosi, ottime anche la manegevolezza e la stabilità. Basse vibrazioni e sella ben imbottita hanno reso piacevole la nostra prova. Nota di merito ai freni potenti e modulabili. Nel corso del test abbiamo forzato nella frenata per mettere alla prova il sistema combinato, per arrivare al bloccaggio bisogna davvero esagerare con la pressione sulla leva e comunque, fatto importantissimo per la sicurezza, il bloccaggio arriva sempre prima sulla ruota posteriore, a dimostrazione di un sistema molto ben tarato.

Il motore è brillante e dotato di buono spunto da fermo, lesto nel rispondere ai comandi dell’acceleratore. Eravamo curiosi di provare la possibilità di variarne le mappe, ma c’è da dire che le differenze sono davvero minime con la riduzione dei consumi apprezzabile nei tragitti a medio e lungo raggio. Ad onor del vero con potenze ridotte e con un sitema molto semplificato che agisce semplicemente variando i tempi di anticipo, non bisogna aspettarsi grosse differenze come magari si notano guidando una supersportiva, comunque rimane un comodo ausilio alla guida da sfruttare nelle gite fuori porta per limitare i consumi.