Home Sbay Flying 1800, minimalismo made in Spain

Sbay Flying 1800, minimalismo made in Spain

Una delle filosofie costruttive degli ultimi tempi, che si è fatta strada anche nel mondo delle due ruote, è quella del “minimal“. Se è vero che l’obiettivo principale è quello di spremere un mezzo al fine di ottenerne la prestazione assoluta, la prima cosa da fare è montare solo i componenti migliori e strettamente necessari.


Una delle filosofie costruttive degli ultimi tempi, che si è fatta strada anche nel mondo delle due ruote, è quella del “minimal“. Se è vero che l’obiettivo principale è quello di spremere un mezzo al fine di ottenerne la prestazione assoluta, la prima cosa da fare è montare solo i componenti migliori e strettamente necessari. Con questo spirito è stata realizzata la Sbay Flying 1800.

Sbay Motor Company è un’azienda spagnola che dal 2009 è impegnata nella produzione, lavorazione e trasformazione di custom e special di alta cilindrata. Nel suo primo anno, per il gran lavoro svolto, è stata insignita con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Se ne vediamo girare una per strada, state pur certi che si tratta di moto esclusiva e che raramente si capiterà di incrociare una “gemella” identica da qualche altra parte del mondo.

Il motore, muscoloso e ben in vista è un Rev-Tech 110i Evolution di 1840cc capace di erogare 115 CV, e promette di dare il massimo in ogni punto della curva di potenza. Gli scarichi seguono la stessa linea del propulsore e restituiscono la stessa impronta artigianale che abbiamo spesso visto sulle muscle bike più “ignoranti”. Il telaio corre sinuoso in tubo dall’anteriore alla coda a missile, racchiudendo il meglio della componentistica attuale.

special della spagnola Sbay Motor Company
special della spagnola Sbay Motor Company
special della spagnola Sbay Motor Company

Si inizia dalla sospensione anteriore, una Öhlins completamente regolabile dal caratteristico colore dorato, mentre i dischi Galfer Wave 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini Brembo hanno l’incarico di fermare la corsa di questa belva. Nel retrotreno troviamo il monobraccio della Ducati 916 e il cerchio Marchesini in magnesio a 5 razze. Il tutto per un peso a secco di 211 kg: può sembrar tanto, ma è tra i più leggeri della sua “apprezzata” categoria.

via | Moto22

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