Prova su strada della Benelli Tre 1130 K
Quando sono stato allo stand Benelli, durante l’ultimo Salone del Motociclo di Milano, ero rimasto subito colpito dalla Tre 1130 K.
Con l’estetica un pò da motard, le prestazioni di una sport-tourer e la versatilità di una maxienduro, questa moto mi ricordava molto da vicino il segmento inaugurato dalla Ducati Multistrada.
Ora che il colosso cinese Quianjiang ha preso “a cuore” le vicende della Benelli, il momento difficile dell’azienda sempre svoltare pagina.
Infatti da maggio la “TreK” sarà disponibile a 11.900 euro chiavi in mano, ma vediamo velocemente quali sono le sue doti.

Il test in anteprima mondiale ha messo in luce i pregi di una pimpante macinatrice di km e alcuni piccoli difetti di gioventù.
Su tutti, le vibrazioni agli alti regimi: superati i 6.000 giri, il tre cilindri raggiunge i 9.200 giri indicati dove interviene il limitatore, con una impennata del tasso di vibrazioni superiore alla media sia alle pedane sia al manubrio.
Non ci sono problemi ad andatura da crociera (a 130 km/h si viaggia a circa 4.300 giri), e soprattutto rimane un riferimento assoluto per la capacità di ripresa, per la fluidità e la generosità di coppia a tutti i regimi.
L’altra pecca di rilievo è la scarsa potenza del disco posteriore: difetto di non poco conto per una moto destinata all’uso stradale spesso in due o a pieno carico.
Per fortuna è in fase di collaudo una nuova pompa della Brembo che dovrebbe risolvere il problema.
Le sospensioni sembrano già a punto: sono scorrevoli, filtrano bene le asperità e, solo spingendo forte, le si vorrebbe un po’ meno cedevoli, soprattutto al posteriore.

Nel complesso comunque una moto dalle caratteristiche interessanti che dovrebbe dare un bello slancio alla Benelli.
Se vi interessa scoprire tutto sulla nuova Benelli Tre 1130 K, su Motociclismo di aprile trovate una prova su strada molto interessante.