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Design: un supermono motorizzato Beta RR

Il nostro lettore Andrea, ci ha inviato questa bella interpretazione del concetto di supermono, una categoria ahimè dimenticata dal mercato negli ultimi 10 anni, ma che sopravvive nei cuori dei più appassionati estimatori dei pesi leggeri. Questa personale visione richiama gli schemi ciclistici tipici delle sportive, ovviamente adattati alle dimensioni e agli elementi tipici di


Il nostro lettore Andrea, ci ha inviato questa bella interpretazione del concetto di supermono, una categoria ahimè dimenticata dal mercato negli ultimi 10 anni, ma che sopravvive nei cuori dei più appassionati estimatori dei pesi leggeri.

Questa personale visione richiama gli schemi ciclistici tipici delle sportive, ovviamente adattati alle dimensioni e agli elementi tipici di un mezzo da strada che deriva da un’enduro professionistica. Vediamo uno schema classico di sospensioni con il mono posteriore azionato senza particolari leveraggi e una forcella non troppo dritta, per garantire stabilità alle alte velocità.

La parte più particolare e bella è senza dubbio il telaio, un traliccio di tubi che abbraccia il monocilindrico Beta 450 o 525RR, risultando molto corto e “in piedi” sopra il motore. Un telaietto reggisella imponente sostiene parte del serbatoio, sella, codino e scarico. Esteticamente, è un esercizio davvero ben riuscito… se pensiamo che l’ultimo esempio di supermono che abbiamo avuto sul mercato è la SZR 660, siamo decisamente su un altro pianeta, e lo stile è aggressivo e sinuoso, decisamente italiano. Cosa ne pensate?

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