Home Harley-Davidson 110° Anniversario a Roma: la passione arriva da lontano

Harley-Davidson 110° Anniversario a Roma: la passione arriva da lontano

Con oltre 100.000 harleysti giunti in città per festeggiare il 110° anniversario della fondazione del marchio, Roma è stata per un fine settimana il punto focale del vasto pianeta Harley-Davidson. Gli amanti della casa motociclistica simbolo del “Made in USA” sono arrivati nella Città Eterna da tutto il mondo, e noi ne abbiamo interrogati alcuni in occasione dell’imponente parata del sabato.

Il popolare adagio che recita “Tutte le strade portano a Roma” ha trovato ancora una volta conferma nel corso dello scorso weekend, con le vie della Capitale d’Italia che sono state invase da festanti orde di appassionati Harley-Davidson giunti da ogni parte del globo per festeggiare il 110° anniversario della fondazione della casa di Milwaukee.

La parte del leone l’hanno fatta naturalmente i vari Chapters dell’Harley Owners Group (H.O.G., l’associazione mondiale dei proprietari di moto H-D), sempre rinoscibilissimi e orgogliosi di mostrare a tutti la propria fedeltà al costruttore americano, ma non sono mancanti anche i semplici appassionati di moto ed i ‘soliti curiosi’, attratti da questa grande e rumorosa festa a cielo aperto.

Sulle toppe ornanti le giacche di ognuno di loro era sempre possibile riconoscere immediatamente il Chapter di appartenenza – che come noto vengono chiamati con un chiaro riferimento all’area geografica e alla nazione d’origine – e questo ci è stato molto utile per individuare al primo colpo d’occhio gli appassionati Harleysti giunti dai luoghi più lontani. Prevedibilmente, in qualità di ‘nazione ospitante’, la presenza dei Chapters italiani è stata massiccia e più numerosa di quella straniera, ma gli amanti del “Bar & Shield” sono convenuti a Roma dalle più diverse zone del globo, con folta rappresentanza europea ma anche da territori più remoti quali l’Australia e il Sud America.

Le moto hanno certo dominato la scena, ma le variopinte e vivaci divisioni dell’armata H.O.G. sono state senza dubbio egualmente importanti e funzionali alla riuscita della ‘quattro giorni’ del Rome 110th Anniversary Event. Il culmine delle celebrazioni, il momento che forse ha simboleggiato più di ogni altro l’unità e lo spirito di fratellanza che accomuna gli harleysti di tutto il mondo è stato quello della parata di sabato mattina, esattamente una settimana fa, durante la quale decina di migliaia di appassionati H-D hanno sfilato per le strade della Capitale andando a ‘toccare’ diversi dei monumenti più noti della Città Eterna, dal Colosseo all’Altare della Patria, fino a ritrovarsi all’Harley Village allestito presso il Foro Italico.

Noi abbiamo approfittato dell’occasione per intervistarne alcuni, chiedendo loro come fossero arrivati a Roma e cosa significa per loro Harley-Davidson. Tra i primi a colpire la nostra attenzione ci sono stati Marco e Motormaus, del Chapter svizzero di Aare, che alla parata si sono presentati con baffi e parrucche bionde posticce e look da vichinghi:

“Siamo arrivati in moto direttamente da casa con gli altri appartenenti del nostro chapter, e siamo qui ormai da una settimana. Ci eravamo già stati, ma Roma è sempre molto bella e con tutti questi appassionati H-D in giro lo è ancora di più. Siamo appassionati harleysti da anni, è una passione che senti tua ogni giorno della settimana, e vedere così tanta gente tutta insieme che la condivide è una cosa che ti fa star bene”.

Tra i partecipanti venuti da più lontano ci sono sicuramente Miguel e Conchita dal Cile:

“E’ un bellissimo raduno e siamo molto contenti di essere venuti, e non vediamo l’ora della benedizione del Papa domani, che renderà il tutto ancora più speciale. Probabilmente saremmo venuti lo stesso, ma il fatto che ci sia il Papa coinvolto renderà tutta questa esperienza ancora più unica e indimenticabile.”

“Abbiamo volato fino a Heathrow [Londra] atterrando lo scorso sabato, poi lunedì abbiamo ritirato le moto che avevamo prenotato a noleggio e siamo scesi dall’Inghilterra fino a Roma. H-D non è solo una moto, è uno stile di vita che mette al centro la libertà, ma questa è una cosa risaputa ormai. E’ comunque molto bello ritrovarsi con gente che conosce e condivide questa passione.”

In una delle varie aree ristoro allestite nell’Harley Village del Foro Italico, uno dei tavoli più vivaci era quello del Capital Chapter Finland di Helsinki, dove più di una ventina di appartenenti sono radunati per godersi qualche birra:

“Per noi questo è l’evento più importante di quest’anno, ed è per questo che lo abbiamo pianificato da tempo. Ed avevamo anche deciso che dovevamo venire tutti [gli iscritti al Chapter], nessuno escluso, e difatti così è successo. Ce la siamo presa comoda, dividendo il viaggio in tre tappe, e mercoledì eravamo già a Roma. Roma è proprio la città ideale per questo evento, vista la sua importanza storica, ma il caldo è davvero micidiale, specialmente oggi (sabato).”

“H-D per noi è una grande passione, che ruota attorno alle moto ma che ci permette comunque di avere una ‘seconda famiglia’ con i membri del Chapter e di incontrare persone come noi, con la stessa mentalità, con cui puoi costruire un rapporto partendo dall’amore comune per H-D: quando vedi qualcuno con una giacca HOG, sai già che puoi avere una connessione con quella persona, puoi dire subito che ‘è uno dei nostri’.”

Altro tavolo piuttosto ‘vivace’ era quello del Chapter di Praga (Repubblica Ceca):

“La parata è stata fantastica. Non sappiamo i numeri ma si dice che siamo oltre 100.000, quindi credo sia la più grande alla quale abbiamo partecipato. Ovviamente siamo arrivati in moto, e abbiamo fatto una tappa in Austria dove siamo stati ospitati per una notte da alcuni amici dei Chapters locali. Siamo circa una trentina anche se adesso in molti sono in giro a far foto e a godersi lo show. Harley-Davidson è più di una passione, è un qualcosa che ti rimane dentro per tutta la vita: con alcuni membri del Chapter ci conosciamo da anni, ed in un certo senso è bello invecchiare insieme rimanendo attaccati ad una passione che avevamo fin da ragazzi.”

Harley-Davidson è da sempre uno dei marchi simbolo degli Stati Uniti d’America, dove la casa fu fondata a Milwaukee nel 1903 da William Harley e dai fratelli Davidson – all’epoca tutti poco più che ventenni – per poi diventare, pur tra varie vicissitudini, il colosso che conosciamo oggi. Era quindi obbligatorio includere il parere di qualcuno proveniente dalla nazione d’origine del marchio, per cui abbiamo chiesto a Dan del South Shore Chapter di Brockton, nel Massachussets:

“Ho avuto attorno moto H-D per praticamente tutta la mia vita, una passione che ho ereditato da mio padre e che ho potuto condividere con molti amici. Sono volato fino a Londra con la mia compagna ed altri membri del Chapter, e li abbiamo preso le moto a noleggio da un concessionario consigliato da H-D con cui avevamo preso accordi in precedenza. Penso che la manifestazione sia venuta molto bene – a parte il caos del traffico di ieri sera – e Roma è una città bellissima.”

“E’ bello vedere che H-D è così popolare anche al di fuori degli Stati Uniti, anche se è una cosa che sapevo bene. Qui svolgiamo più che altro un compito di rappresentanza perché per vari motivi – più che altro lavorativi e logistici – la maggior parte dei nostri membri non è potuta venire, ma per noi l’evento più importante saranno le celebrazioni per il 110° Anniversario di Milwaukee [29 Agosto – 1 Settembre], al quale parteciperemo in forze e con le ‘nostre’ moto.”

E’ quindi facile osservare come per tutti i presenti – a parte la motivazione ‘formale’ dei festeggiamenti per il 110° anniversario della casa del Wisconsin – l’elemento chiave dell’Harley-Davidson Rome 110th Anniversary Event sia stato quel senso di appartenenza e fratellanza che unisce gli amanti delle moto H-D di tutto il mondo, qualcosa che va al di là della semplice passione per le moto e che ha trovato al sua sublimazione proprio nella chiassosa e festante parata di sabato mattina. Un sentimento, questo, che è perfettamente sintetizzato da una tagliente e fulminea battuta captata parlando con i cordialissimi esponenti del Viterbo Chapter:

“Se c’hai n’Harley sotto ar cu*o, sei n’fratello!”

Foto | Harley-Davidson / Stefano Gadda

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