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Emozioni al Nurburgring. Fra sole e pioggia

La corsa. Bella, molto bella, ma …. Voto 9 -. Emozioni vere. Due manches di gran ritmo, a tratti davvero esaltanti, ma con un pizzico di delusione per la … superiorità e il dominio di Haga (giri alla baionetta in gara 2 fra il giapponese e Corser! Due piloti su una … unica moto!) con


La corsa. Bella, molto bella, ma …. Voto 9 -. Emozioni vere. Due manches di gran ritmo, a tratti davvero esaltanti, ma con un pizzico di delusione per la … superiorità e il dominio di Haga (giri alla baionetta in gara 2 fra il giapponese e Corser! Due piloti su una … unica moto!) con delle Yamaha (voto 10), oggi nettamente superiori. I gran duelli quindi non sono mancati ma, stante le premesse e un circuito come quello delle Ardenne (voto 10) ci si attendeva qualcosa di più, una bagarre più “completa” e più “compatta” per la vittoria. La fine anticipata di gara 2 (per pioggia?!) ha lasciato ulteriormente l’amaro in bocca: addio gran finale!

Noriyuki Haga: super doppietta. Voto: 10. E’ il dominatore del Nurburgring. Due gare e due vittorie da incorniciare. E, per il giapponese, dopo Valencia (gara 2) e Monza (gara 2) i centri diventano quattro (solo Bayliss è più avanti a quota 5). E il bottino in classifica iridata aumenta. Non male, per uno che 10 giorni fa è andato sotto i ferri per la frattura della clavicola. Grande Nori!

Max Neukirchner: nemo profheta in patria. Voto: 8 -. Due podi (terzo e terzo) non si buttano via. Tutt’altro. Ma sul circuito di casa tutti si aspettavano da Max la zampata della vittoria. Ci ha provato, ma oggi la sua Suzuki (voto 7) non era all’altezza delle Yamaha. O forse anche Max ha subito troppo la pressione. Ma comunque il punteggio cresce, come l’esperienza. Cosa sarebbe la Suzuki senza il giovane tedesco?

Troy Corser: ritrovato. Voto: 9. Altro che finito, l’australiano! Il “veterano” ha saputo sfruttare le doti di una Yamaha in stato di grazia. Ma lui non si è risparmiato e, oltre un tete-a-tete da annali, ha messo dietro un bel po’ di grandi campioni. Se davvero nel 2009 passerà in BMW, la casa tedesca avrà fatto proprio un bell’acquisto.

Troy Bayliss: impulsivo. Voto: 6 +. Dopo la debacle americana, l’australiano era chiamato a rispondere con una vittoria. Ma così non è stato: troppi errori, troppo nervosismo, troppe indecisioni non degne di un fenomeno come lui. Ha fatto vedere sprazzi da genio, piegando la Ducati (voto 9) come solo lui sa fare. Ma gli sprazzi, a questo livello, non bastano. Che succede Troy? Non ci si può accontentare di qualche punticino in più su Checa. Anche qui: dove sarebbe la Ducati senza Troy?

Carlos Checa: difensivo. Voto 7. L’America è lontana. E lo spagnolo non si è ripetuto al Nurburgring, perdendo una occasione d’oro in classifica, con il suo primo rivale Bayliss oggi in difficoltà. Ma Carlos ha dimostrato tutta la sua maturità: oggi più che difendersi non si poteva, E lui l’ha saputo fare, contenendo i danni.

Max Biaggi: ombre lunghe. Voto 5. Dov’è finito il corsaro? Per qualche tornata riesce persino a fare sognare con numeri ( e tempi sul giro) di gran classe. Ma poi cede di schianto. E il risultato finale è modesto. Molto modesto per uno dal pedigree e dalle ambizioni di Max. Nessuna scusa (oggi la botta al piede) tiene più: il volo della mattina? Un errore grave, da “principiante” . La sua Ducati non è quella factory, ma Max, così, non è più Max. Siamo oramai al lumicino.

Michel Fabrizio: privat? Voto 4. Sprazzi, sempre solo sprazzi. Ma così non si vincono gare, non si diventa campioni del mondo. Non si può rimanere sempre in lotta per le posizioni di rincalzo. Non con quella moto: non da vittoria, oggi, ma da podio alto sì.

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