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La FIM ‘aggiusta’ il regolamento Superbike, Supersport e Superstock 2013

La Commissione Superbike della FIM ha deciso alcune modifiche al Regolamento SBK 2013 che entreranno in vigore dal secondo round di Aragon: leggi il report.


La Commissione Superbike della FIM – composta da Javier Alonso (Amministratore Delegato WSBK), Ignacio Verneda (Direttore Esecutivo FMI), Takanao Tsubouchi (Rappresentante MSMA) e Giulio Bardi (Rappresentante dei team) – si è riunita lo scorso 13 Marzo 2013 con delle rappresentanze di Dorna e FIM deliberando all’unanimità alcune modifiche al Regolamento 2013 dei Campionati Mondiali Superbike e Supersport e della FIM Cup Superstock 1000cc Cup, che entreranno in vigore a partire dal secondo round di Aragon del prossimo 14 Aprile.

Le modifiche al testo dell’attuale regolamento riguardano soprattutto delle chiarificazioni in merito ad alcune ‘zone grigie’ dello stesso, che la FIM ha quindi provveduto ad indirizzare per tempo. Andiamo dunque ad elencarne i punti salienti.

Per quanto riguarda la procedura di partenza, viene precisato che se un pilota che anticipa lo start oppure ‘non è volutamente presente nella sua casella di partenza‘ in griglia sarà penalizzato con un ride-through, con relativa notifica al team che deve pervenire entro il quarto giro della corsa. E’ inoltre specificato che, dopo lo spegnimento della luce rossa, la Safety Car deve seguire i piloti per l’intero primo giro, potendo superare i piloti più lenti.

Per quanto riguarda la nuova procedura per i pit-stop introdotta quest’anno, la Commissione ne ha formalizzato più accuratamente lo svolgimento per la sola classe Superbike. Più specificatamente, è stato puntualizzato che i piloti che volessero cambiare le gomme o effettuare regolazioni in corsia box dovranno fermarsi di fronte al proprio box, spegnere il motore e scendere dalla moto. E’ consentito l’utilizzo contemporaneo di solo due attrezzi elettrici o pneumatici alla volta, mentre i cavalletti dovranno essere operati manualmente. Tali operazioni saranno monitorate da un commissario che segnalerà qualsiasi violazione alla Direzione di Gara, che a sua volta penalizzerà i trasgressori con un ride-through.

In riferimento al cambio gomme, si è stabilito che il tempo intervento per questa operazione in un pit-stop è fissato a 30 secondi più il tempo necessario per attraversare la pit-lane in entrata e in uscita. Questa operazione sarà monitorata dai cronometristi ufficiali, e se un pilota effettuerà il pit-stop in un tempo inferiore sarà penalizzato dalla direzione di gara con un ride-through. Ad ogni modo, questo limite dei 30 secondi verrà applicato solamente nel caso di pit-stop con sostituzione di una o entrambe le coperture.

Sono inoltre stati comunicati alcuni chiarimenti per quanto riguarda l’utilizzo delle bandiere di segnalazione, con la bandiera bianca che indicherà la presenza della pioggia in alcune zone del circuito e sarà esposta dai commissari di tali zone solo su esclusiva indicazione della Direzione di Gara. Per quanto riguarda invece l’interruzione della corsa (bandiera rossa), la Commissione specifica che in tale evenienza le bandiere rosse saranno esposte sul traguardo ed in tutte le postazioni dei commissari lungo il tracciato insieme a delle segnalazioni luminose dello stesso colore. I piloti dovranno quindi rallentare e rientrare nella pit-lane, con la classifica che verrà ricalcata dall’ultimo giro completato dal leader della corsa prima dell’esposizione della bandiera rossa.

Inoltre, una volta esposta la bandiera rossa, solo i piloti che sono ancora attivamente coinvolti nella corsa saranno considerati ai fini della classifica. Dal momento dell’interruzione, i piloti ancora in gara avranno a loro disposizione 5 minuti per rientrare nella corsia dei box con la propria moto, sia che lo facciano in sella o spingendola. Coloro che rientreranno in pit-lane dopo tale limite non saranno classificati.

Le ultime puntualizzazioni della Commissione SBK sono di carattere tecnico, più precisamente in riferimento alle sospensioni. Per quanto riguarda le forcelle, fermo restando che le componenti interne possono essere modificate o cambiate, è specificato che pezzi ‘aftermarket‘ o di prototipi con controllo elettronico non possono essere utilizzati a meno che tale elemento sia già presente sul modello di produzione del modello in questione (tutte le parti meccaniche o elettroniche devono rimanere come da omologazione, con l’eccezione di spessori e molle). Discorsi simile per il mono-ammortizzatore posteriore, che può essere modificato o sostituito mantenendo gli attacchi originali a telaio e forcellone come da omologazione. Anche in questo caso, sono vietati gli elementi ‘attivi’ a meno che non siano già presenti sul modello ‘di serie’.

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