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Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei un guard-rail

Visto come ci trattano politici e amministratori, non ci resta che scrivere al barbuto di rosso vestito, per sperare di avere qualcosa in cambio dei soldi che doniamo regolarmente allo Stato per usare le sue (fanno talmente schifo, che non me la sento di definirle nostre…) strade. I motociclisti pagano infatti quanto gli automobilisti, ma



Visto come ci trattano politici e amministratori, non ci resta che scrivere al barbuto di rosso vestito, per sperare di avere qualcosa in cambio dei soldi che doniamo regolarmente allo Stato per usare le sue (fanno talmente schifo, che non me la sento di definirle nostre…) strade.
I motociclisti pagano infatti quanto gli automobilisti, ma anziché vedere i loro soldi impiegati per la propria sicurezza, li vedono regolarmente destinati a misure che in termini di salute dei centauri sono decisamente più drastiche: in pratica, se ad ammazzarci non è una caduta, a darci il colpo di grazia ci pensano i milioni di chilometri di famigerati guard-rail che delimitano le nostre strade, pensati per attutire gli urti delle automobili, ma micidiali per i motociclisti.

E’ questa una delle battaglie che vede strenuamente impegnati quelli di Motociclisti Incolumi, alle cui riunioni, regolarmente gli invitati più attesi, non si fanno vedere, esattamente come quando c’è da votare per correggere la Legge più cattiva e discriminatoria dell’intero ordinamento.
L’associazione che si batte per la nostra sicurezza, denuncia da anni la pericolosità dei guard-rail tradizionali, il cui disegno e la cui fattezza, sono fatti apposta per nuocere gravemente alla nostra salute.
Ma da un pò una soluzione tanto semplice, quanto logica c’é e la si deve alla Centro Sviluppo Materiali, un’impresa che ha progettato e sperimentato con successo, il guard-rail nella foto.
Una foto che dice tutto: il guard-rail non perde le sue caratteristiche contenitive, ma essendo carenato, non causa danni ulteriori (oltre all’inevitabile urto) a un corpo umano che gli sbatte contro.
Insomma, che sia Babbo Natale o meno (meglio sarebbe che a muoversi fossero entità molto più materiali…), ora sappiamo cosa chiedere, anzi pretendere, da chi di dovere, altrimenti, come dicono quelli di Motociclisti Incolumi: “Ricordate cari colleghi motociclisti: siamo più di dieci milioni possibili elettori; questa è una musica che potrebbe far ballare parecchi politici.”

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