Home Moto3: Nicolò Bulega, “astro nascente” sulle orme di… Valentino Rossi

Moto3: Nicolò Bulega, “astro nascente” sulle orme di… Valentino Rossi

Il “biondino”, stavolta, non è il 36enne Valentino Rossi ma Nicolò Bulega, il 15enne romagnolo d’adozione che aspira a emulare il fuoriclasse pesarese 9 volte campione del mondo.

La strada, ovvio, è lunga e tutta in salita, ma Nicolò è partito con il piede giusto, sapendo bene dove vuole arrivare e come. Presunzione? Meglio dire, coscienza dei propri mezzi, nella certezza che le difficoltà e i rischi delle corse a questi livelli sono un dato permanente che è possibile superare solo se dotati di talento naturale, coriacea determinazione, confessata voglia di arrivare, abnegazione da francescano, alzando sempre l’asticella, certi che il successo arriva dopo alti-e-bassi da montagne russe, solo migliorandosi sempre, instancabilmente, superando se stessi prima di superare gli altri.

Nel motociclismo vanno aggiunti, si sa, il mezzo, il team e quel pizzico di fortuna che spesso aiuta proprio i più forti, i vincenti. Appunto, parlando di Nicolò si traccia il profilo di un pilota “vincente”, già a soli 15 anni con il gran fiuto di chi si esalta nel fuoco della battaglia, di chi sa dov’è il podio, anche del suo gradino più alto.

Nelle corse mai dire gatto finchè non è nel sacco, ma se il buongiorno si vede dal mattino Nicolò è già sulle orme di chi ha mietuto successi e di chi ha segnato la storia di questo sport. Nicolò è arrivato quest’anno Rookie nel Cev con un palmares già ricco: Campione italiano ed europeo miniGp nel 2011, Campione italiano 125 PreGp nel 2012, Campione italiano PreGp 250 nel 2013.

Insomma, Nicolò è approdato nel Cev Moto 3 (il campionato spagnolo internazionale dove i più corrono con la baionetta sfoderata e con il colpo in canna) quasi come pulcino fuori dalla stoppia, uscendone però subito sin dalla prima stagione da gran protagonista, indubbiamente l’italiano più premiato e temuto. Dopo il necessario rodaggio iniziale, Nicolò ha “contestualizzato” la situazione, facendo sfruttare al meglio tutto il potenziale messo a disposizione, quale rider della VR46 Academy (di Valentino Rossi), nel forte Team Calvo con la Ktm n° 46, compagno di squadra di ragazzi “mangiafuoco” quali Marcos Ramirez, Wayne Rayan, Remy Gardner.

In altre parole, a quei livelli, o vai davvero subito forte o nessuno ti guarda più ed allora è meglio tornare a casa, dalla mamma. Invece Nicolò si è forgiato nella mischia, ha conquistato sul campo il rispetto di Valentino, del Team, degli Sponsor, con gare al cardiopalmo, spesso oltre il limite, specie per le coronarie del… papà Davide, ex valido pilota degli anni ’80-90.

Da Le Mans in poi, Nicolò si è espresso in un crescendo rossiniano mozzafiato, mancando solo la vittoria (la stagione è stata dominata dal 15enne francese Fabio Quartararo, gran bel campione anche se al suo secondo anno consecutivo nel Cev), con il primo trionfale podio a Navarra, più gli exploit di Portimao, di Valencia ecc., conditi anche dall’acuto del giro veloce. A dire il vero, non è mancata neppure la soddisfazione della vittoria, ottenuta come wild card nel Civ tricolore di Misano (gara uno bagnata e altro podio in gara due) nella logica alla Giulio Cesare del veni-vidi-vici. E, tanto per chiudere in bellezza, c’è la ciliegina sulla torta della trionfale galoppata nella 100 Km del Ranch di Tavullia battendo in coppia con il fortissimo Lorenzo Baldassarri nientepopodimenoche … Valentino Rossi.

Va detto chiaro e forte, Nicolò Bulega ha fatto una stagione in gran crescendo, conquistandosi il diritto di puntare al titolo dell’inedito “mondialino” Moto3, l’attesissimo “Fim Junior World Championship”.

Su Motoblog più volte abbiamo sostenuto la validità dei giovani leoni italiani (dai 14-15enni ai 18-19enni) impegnati nel 2015 su più fronti della spettacolare e validissima Moto3 (tralasciando, ovvio, la MotoGP e la Moto2 ecc.): il mondiale, il mondialino ex Cev, il Civ italiano e anche il Red Bull Cup il bel monomarca Ktm 250 mono. Tanti bei nomi che fanno ben sperare nel futuro del motociclismo Made in Italy. Ma, ripetiamo, se dovessimo puntare sin da oggi sul cavallo vincente di domani diremmo Nicolò Bulega. Per chi come noi segue il motociclismo da oltre mezzo secolo, Nicolò non è una … “cotta”.

Scrivevamo su Motoblog: “ Senza sottovalutare nessuno dei nostri giovanissimi leoni, è Nicolò Bulega il pilota under 16 oggi più fortemente in crescita, dotato di un talento, di una grinta e di una capacità di adattarsi agli eventi e di interpretarli che lasciano davvero ben sperare”. Aggiungendo: “Non bastasse, Nicolò è un biondino dal sorriso accattivante e dalla parola facile che ci sa fare anche fuori dalla moto, con una gestione “professionale” della propria immagine quasi a livello del gran maestro … Valentino, cui il biondino Nicolò si rifà. Non è il caso di mettere il carro davanti ai buoi, ma Bulega è oggi davvero un pilota fra i più forti del vivaio internazionale, pronto per il salto da protagonista nel mondiale Moto3 Junior 2015 e l’anno dopo, a 17 anni, nella Moto3 iridata dei “big”.

Punto. La parola alla pista.

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