Original Sin: il chopper ribelle che ha fatto la storia del custom inglese
La storia completa di 'Original Sin', la Triumph Thunderbird 1960 trasformata in chopper: costruzione, modifiche, manutenzione e apparizioni in show e riviste specializzate.
Ruggine che racconta storie, cromature che riflettono un’epoca e uno spirito ribelle che non si arrende al tempo: così si presenta Original Sin, un chopper britannico che ha attraversato quindici anni di storia custom tra officine, show internazionali e mani esperte. Dalla pulsante anima del motore Triumph Thunderbird al caleidoscopio della sua verniciatura flip flop paint con rainbow flake, questa moto è molto più di un semplice veicolo: è un simbolo vivente della creatività, della tecnica e della passione che animano la scena custom del Regno Unito.
Tutto ebbe inizio nella celebre Barons Speed Shop di South London, una vera fucina di talenti dove Dick Smith plasmò la prima incarnazione di Original Sin. L’obiettivo era chiaro: dimostrare che il fascino delle motociclette britanniche d’epoca poteva essere ricreato, ma con un tocco personale e audace. La moto fu subito notata da Del Russell, membro della stessa officina, che ne divenne il primo proprietario conosciuto, contribuendo a definire i tratti distintivi di quell’estetica old school.
Il vero salto evolutivo arrivò però con Carl Parker, abile carrozziere e verniciatore di South London. Parker, conquistato dal potenziale della moto, decise di renderla ancora più unica. Affidò a Dick Smith la realizzazione di un custom oil tank e scelse una livrea d’impatto: un blu/viola flip-flop arricchito da riflessi rainbow flake, capace di cambiare tonalità a seconda della luce e di attirare ogni sguardo. Le finiture di pregio e il pinstriping vennero affidati a Neil Melliard, meglio conosciuto come “The Striper”, celebre per la sua maestria nel decorare le due ruote più iconiche della scena custom.
Nel frattempo, la fama di Original Sin cresceva, alimentata da chi la osservava con ammirazione agli eventi più esclusivi. Tra questi c’era Nick Eddison, appassionato di moto e collezionista raffinato. Dopo anni di desiderio, Eddison riuscì finalmente ad acquistare la moto quando Parker decise di ridurre la sua collezione. L’incontro decisivo avvenne durante un evento a Bedfordshire: fu lì che, grazie all’amicizia nata con Parker, Nick poté coronare il suo sogno e portare Original Sin nel proprio garage.
L’eccellenza costruttiva di questa 1960 Triumph 6T emerge ancora oggi: una recente revisione del motore, supervisionata dallo stesso Dick Smith, ha evidenziato solo lievi incrostazioni sui pistoni e guarnizioni indurite dal tempo. Un risultato che testimonia non solo la qualità dei materiali e dell’assemblaggio, ma anche la cura meticolosa riservata negli anni a questa moto fuori dal comune.
Le specifiche tecniche raccontano una storia di equilibrio perfetto tra autenticità e personalizzazione:
- Motore Triumph 6T Thunderbird del 1960 con camma E3134
- Telaio originale sapientemente modificato
- Ruota anteriore 3×21 con Avon Speedmaster MKII su cerchio Radelli
- Ruota posteriore 3×16 con Avon Safety Mileage su cerchio Harley drop center
- Serbatoi modificati, tra cui quello carburante proveniente da una Sportster Harley-Davidson e un serbatoio olio custom
- Sella Bates tuck & roll
- Impianto elettrico realizzato su misura da Steve ‘The Sparx’ Hallam
La consacrazione di Original Sin nella scena custom è avvenuta attraverso le più prestigiose manifestazioni, come il Bike Shed Moto Show di Londra e il 101 Show di Margate, oltre alle apparizioni su riviste specializzate quali DicE magazine e Back Street Heroes. La moto è diventata così un punto di riferimento per la comunità, capace di accendere il dibattito tra puristi, che invocano il rispetto assoluto per i componenti originali, e innovatori, che vedono nella personalizzazione un atto di evoluzione creativa. Original Sin riesce a coniugare entrambi gli approcci, mantenendo una forte autenticità meccanica e una personalità estetica inconfondibile.
Ciò che rende davvero unica questa moto è la sua storia fatta di passaggi di testimone: ogni artigiano e ogni proprietario ha lasciato la propria impronta, senza mai tradirne lo spirito originario. Original Sin è diventata, nel tempo, l’espressione di un patrimonio collettivo di competenze, passione e stile, che continua a vivere e a ispirare ogni volta che il suo motore prende vita. Più che un semplice chopper, è una leggenda su due ruote che unisce generazioni di appassionati sotto il segno della creatività e dell’autenticità.