Kawasaki vuole mettere in produzione il suo cavallo robot
Kawasaki svela Corleo, robot quadrupede a idrogeno per la mobilità off road. Timeline: simulatore 2027, Expo 2030 e produzione commerciale prevista per il 2035.
Nel panorama della mobilità off road e delle tecnologie d’avanguardia, il 2025 segna un punto di svolta con la presentazione di Corleo, il nuovo concept di robot quadrupede sviluppato da Kawasaki. Un progetto visionario che promette di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo i terreni più ostili, offrendo una soluzione radicalmente alternativa ai veicoli tradizionali. Pensato per spingersi là dove auto e moto non possono arrivare, Corleo si candida a diventare un punto di riferimento nel settore della robotica applicata al trasporto personale e professionale, con una roadmap ben definita che prevede il simulatore nel 2027, il debutto operativo all’Expo 2030 di Riyadh e il lancio commerciale fissato per il 2035.
Il cuore pulsante di Corleo è rappresentato da un telaio innovativo dotato di quattro arti indipendenti, ispirati al movimento animale, che consentono al veicolo di adattarsi con estrema agilità a superfici irregolari, terreni rocciosi o paludosi. Gli zoccoli in gomma a due dita sono progettati per massimizzare aderenza e stabilità, rendendo questo robot quadrupede ideale per affrontare situazioni dove la trazione convenzionale fallisce. Ma il vero salto tecnologico risiede nel propulsore: un motore 150cc alimentato a idrogeno, capace di convertire l’energia chimica in elettricità per muovere gli arti meccanici. Una soluzione che coniuga l’efficienza della meccanica con l’impegno verso la sostenibilità ambientale, riducendo emissioni e dipendenza dai combustibili fossili.
Il controllo del veicolo si ispira all’ergonomia delle due ruote: il pilota gestisce Corleo tramite manubrio e comandi ai piedi, mantenendo una logica familiare per chi proviene dal mondo delle moto. A questa base si aggiungono possibilità di interazione avanzata, come la potenziale integrazione dei movimenti corporei del pilota per una guida ancora più immersiva. Sul fronte della tecnologia di bordo, Kawasaki ha previsto un display multifunzione per monitorare i livelli di idrogeno e la navigazione, oltre a comandi vocali e un proiettore integrato che permette di visualizzare indicatori direttamente sul terreno, un plus fondamentale in condizioni di scarsa visibilità.
Le applicazioni prospettate per Corleo sono molteplici e coprono una vasta gamma di scenari: dal soccorso alpino alle ispezioni in aree boschive, passando per le operazioni di ricerca in zone difficilmente accessibili. La piattaforma è pensata per essere modulare, adattabile alle esigenze di diversi settori e capace di trasformarsi in base alle missioni richieste. Il simulatore che vedrà la luce nel 2027 non sarà soltanto uno strumento di sviluppo e formazione per operatori specializzati, ma anche una porta d’accesso al pubblico consumer, grazie a esperienze virtuali immersive e competizioni di e-sport dedicate al mondo della mobilità off road.
Nonostante l’entusiasmo suscitato dal progetto, restano aperte alcune questioni cruciali che alimentano il dibattito tra addetti ai lavori e appassionati. Al momento, infatti, non sono stati divulgati dati relativi all’autonomia operativa, alla velocità massima raggiungibile, ai tempi di rifornimento del serbatoio di idrogeno né tantomeno al prezzo di vendita previsto per il modello definitivo. Elementi che rappresentano variabili fondamentali per valutare la reale competitività di Corleo rispetto alle alternative già presenti sul mercato.