Greg Gilson trasforma la Honda XL125S nella War Machine da rally
Greg Gilson ha convertito una Honda XL125S 1980 nella 'War Machine', completando Rallye du Maroc, Morocco Desert Challenge e la Baja 1000.
Se pensi che per competere nei grandi rally raid internazionali sia indispensabile una macchina ipertecnologica e costosissima, ripensaci. Greg Gilson ha deciso di sfidare questa convinzione prendendo una semplice Honda XL125S del 1980 e trasformandola nella leggendaria “War Machine”, una vera e propria bestia da corsa capace di affrontare sfide estreme come il Rallye du Maroc, il Morocco Desert Challenge e la prestigiosa Baja 1000. Quello che è iniziato nel 2018 come un progetto amatoriale si è rivelato essere un vero manifesto di come la passione autentica e l’ingegno artigianale possono rendere competitiva una moto ordinaria, aprendo le porte del desert racing anche a chi non dispone di budget illimitati.
Nel corso degli anni, la War Machine ha accumulato risultati davvero impressionanti che meritano di essere evidenziati. Basti pensare al dodicesimo posto nella classe Enduro al Rallye du Maroc 2019—una prestazione ancora più straordinaria considerando che Gilson l’ha completata con una frattura della clavicola. Successivamente, la moto ha raggiunto il quarantanovesimo assoluto al World Enduro Championship 2020, dimostrando una consistenza notevole in competizioni di altissimo livello. Il capitolo più recente riguarda la partecipazione alla Baja 1000 2025 nella categoria Pro Moto Ironman, dove la piccola Honda ha dovuto confrontarsi con le più moderne e potenti macchine del panorama mondiale. Non dimentichiamo inoltre il Morocco Desert Challenge, una sfida estenuante che copre oltre 3.000 chilometri in otto giorni consecutivi e che ha messo a dura prova ogni singolo componente della moto.
Il genio tecnico dietro il progetto
Il vero artefice della trasformazione è Jesse Moore di Moore’s Competition Cycles, che ha completamente ridisegnato il telaio aumentandone la rigidità strutturale mentre riduceva drasticamente il peso complessivo della macchina. Il motore ha subito un’evoluzione intelligente: il team ha integrato un top end XR200 mantenendo la base a sei marce della XL, amplificando così la coppia e la potenza senza introdurre complicazioni costruttive eccessive. Una frizione rinforzata a sei molle gestisce le sollecitazioni enormi delle lunghe tappe nel deserto, mentre le sospensioni—forcelle serie ottimizzate con olio particolarmente denso e ammortizzatori posteriori ancora in fase di affinamento—garantiscono un’aderenza stabile tanto nelle dune sabbiose quanto su terreni rocciosi e accidentati. Le ruote sono state rinforzate opportunamente, i tamburi originali assicurano affidabilità senza compromessi, e il cruscotto personalizzato con batteria al litio completa una configurazione tecnica sorprendentemente sofisticata per una moto così modesta.
Lo sguardo verso il futuro: Savage CC
Ma Greg Gilson non si ferma qui. Nel 2026 lancerà il marchio Savage CC, un’iniziativa audace volta a fornire kit di trasformazione e consulenza tecnica specializzata per convertire altre Honda XL125S in moto da rally raid effettivamente competitive. Questo progetto rappresenta un approccio democratico al mondo del fuoristrada estremo, privilegiando la semplicità costruttiva e la riparabilità sul campo rispetto alla sofisticazione elettronica che caratterizza le moderne superbike da competizione.
L’avventura della War Machine continua a polarizzare gli osservatori: affascina per la sua artigianalità e la ricerca della robustezza, eppure non mancano critiche sulla velocità pura rispetto alle contemporanee 450 cc nelle categorie top. Gilson, però, rimane fermo nella sua visione: la vera essenza delle gare risiede nell’avventura, nell’adattamento e nella capacità di completare le prove, ben più che nella prestazione assoluta di una singola tappa. Un manifesto che trasforma una piccola moto d’epoca in un caso studio affascinante di innovazione costruttiva e strategia sportiva consapevole.