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Leatt GPX 3.5: il casco integrale mette le turbine

Leatt non è certo l’ultima azienda arrivata nel settore degli sport d’azione ma, prima di presentare un prodotto del calibro di GPX 3.5, ha impiegato decenni nella ricerca e nello studio dell’anatomia umana, cosicché, anche il più difficile dei trick possa essere eseguito in sicurezza.

Dal Leatt-Brace al nuovo GPX 3.5: Leatt, il marchio leader nella produzione di protezioni per sport d’azione ed estremi, ha appena presentato a Cape Town (Sud Africa) il casco che dal 2019 entrerà a far parte della nuova collezione.

Leatt GPX 3.5 è stato realizzato in mescola di polimeri stampati per iniezione, ha una calotta interna a densità differenziata e pesa circa 1.270 gr. Il punto forte di questo prodotto sono le turbine (360° Turbine Tech), capaci di assorbire l’energia di impatto evitando di trasferire il movimento di rotazione alla testa. La tecnologia è stata più volte premiata e, oggi, equipaggia tutti i caschi integrali prodotti da Leatt. Queste turbine, libere di ruotare all’interno della calotta, riducono l’accelerazione rotazionale e assecondano i movimenti della testa del pilota che, in caso di impatto, si ritroverà a dover assorbire un urto decisamente inferiore a quello realmente subito.

Leatt non è certo l’ultima azienda arrivata nel settore degli sport d’azione ma, prima di presentare un prodotto del calibro di GPX 3.5, ha impiegato decenni nella ricerca e nello studio dell’anatomia umana, cosicché, anche il più difficile dei trick possa essere eseguito in sicurezza. Leatt GPX 3.5 è disponibile in sei diverse colorazioni (gold/teal, ink/blue, orange/lime, tribe black e white) al prezzo, più che accessibile, di 179 euro.

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