Moto Morini Milano, classica ispirata all’iconica 3½
Linea classica ma reinterpretata per la 3½ dei giorni nostri
Moto Morini ha svelato ieri sera la nuova Milano, la prima moto di una famiglia di modelli che comporranno la gamma del glorioso marchio tutto Made in Italy. La Milano, che debutta al fianco della Corsaso ZZ, si ispira alle linee che hanno segnato ottant’anni di storia del marchio. La moto da rinascere in qualche modo la Morini 3½, iconico modello degli anni ’70.
La nuova Moto Morini Milano 2018 è 99% italiana, assemblata artigianalmente nello stabilimento di Trivolzio (PV) con componenti e materiali realizzati da aziende italiane. Il motore che spinge la Moto Morini Milano è un bicilindrico a V di 87° da 1.187 cc Bialbero Corsacorta in grado di erogare una potenza massima 110 CV, un motore firmato da Franco Lambertini, colui che aveva firmato il bicilindrico a V di 344 cc nato nel 1969 per la 3½. La “voce” del motore si esprime attraverso un nuovo impianto di scarico: i collettori avvolgono il motore e raggiungono il doppio terminale.
Il telaio della Milano è il classico traliccio in acciaio, modificato per ottenere un elevato livello di guidabilità anche per i motociclisti meno esperti. A traliccio è anche il nuovo forcellone che agisce su un mono-ammortizzatore regolabile in estensione, interasse e precarico, oltre a lasciare a vista la ruota posteriore in alluminio. All’avantreno troviamo una forcella regolabile in compressio, estensione e precarico.
Di primordine l’impianto frenante Brembo che può contare all’avantreno su pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini, doppio disco flottante da 320mm ed una pompa semi-radiale. Al posteriore un disco da 220mm con pinza a doppio pistoncino. L’ABS Bosch 9.1 a due canali infine è disinseribile tramite un pulsante al manubrio.
Prezzo e disponibilità sono ancora in via di definizione.