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Yamaha R1 “Euro Fighter” by Lazareth

Si chiama Euro Fighter, come il caccia militare Typhoon: è una R1 dotata di un particolare schema sospensivo costruita da Ludovic Lazareth. E sapete una cosa? E’ anche un’ex attrice di Hollywood.

Capita piuttosto spesso che le special nascano a partire da moto incidentate, esemplari irrecuperabili che risulterebbe anti-economico riportare allo splendore originario. Non tutto il male, insomma, vien sempre per nuocere: un lieve incidente (e sottolineiamo LIEVE!) può alle volte finire per essere una buona occasione per fare dei lavori che, per pigrizia o poca voglia di osare, non avremmo fatto mai sulla nostra amata due ruote.

E quando invece l’incidente ce l’ha… una special?! La soluzione è semplice: renderla ancora più speciale! O almeno questo è quello che è sembrato ovvio a Ludovic Lazareth, customizer francese che conoscerete sicuramente già per essere il padre della pazzesca LM847, una moto dotata di un poderoso V8 Maserati da 4700 cc.

La faccenda si fa ancora più curiosa se la special in questione è stata un’… attrice, essendo comparsa nel film di Mathieu Kassovitz Babylon A.D. assieme ad altre creazioni su due ruote di Ludovic Lazareth.

In realtà, la carriera cinematografica di questa Yamaha YZF-R1 del 1999 non è stata troppo fortunata: è stata sostanzialmente un agnello sacrificale, perché è andata danneggiata durante le riprese del film con protagonista Vin Diesel, ambientato in un prossimo futuro dal sapore post-atomico.

“Non sei libero se non puoi fare quello che vuoi con le tue mani” taglia corto Ludovic “Non mi sento abbastanza libero solamente con il guidare una moto, io voglio anche costruirmela, cucirmela addosso!”. Chiaro, no?

Ecco perchè il sig. Lazareth ha voluto riprendere in mano questo suo progetto -una star del cinema in pensione- per ridarle una nuova vita: ecco com’è nata (anzi, ri-nata!) la particolarissima Yamaha R1 che vedete nelle foto.

Salta subito all’occhio il peculiare layout della ciclistica: la forcella anteriore è stata rimpiazzata da un sistema a bracci oscillanti con mono-ammortizzatore, simile a quello già visto sulle Bimota Tesi o sulla stessa LM487 V8.

La ruota anteriore originale è stata sostituita con un’imponente posteriore da 17″ proveniente da una Triumph Daytona 955, mentre la coppia di ammortizzatori (sia all’avantreno che al retrotreno) sono marchiati TFX Suspesion. Ovviamente questo radicale intervento ciclistico ha reso necessarie anche consistenti modifiche al telaio Deltabox della R1 ’99, evoluzione dello chassis a doppia trave delle FRZ 1000.

Le sovrastrutture sono state realizzate da Ludovic in composito: il codino, i convogliatori, il parafango anteriore e il serbatoio (su cui compare il logo della prima YZF-R1) sono interamente in fibra di carbonio. Anzi, più correttamente dovremmo parlare di copri-serbatoio, poiché il vero deposito del carburante è al di sotto di questo “guscio” ed è costruito in alluminio.

Molte le parti speciali, tra cui un manubrio in stile drag-bar, gli specchietti retrovisori, la strumentazione Acewell digitale e vari pezzi provenienti dal catalogo dell’italiana Rizoma. Anche l’impianto frenante è “roba nostra”, visto che è made in Brembo.

Molto scenografica la soluzione adottata per l’illuminazione posteriore: una serie di piccoli led arancioni sono disposti circolarmente attorno al singolo terminale di scarico che, con la sua uscita convergente, è una chiara citazione agli ugelli dei jet militari a reazione.

Il soprannome di questa special, d’altra parte, lascia pochi dubbi riguardo a quale sia stata l’ispirazione di Ludovic Lazareth: “Euro Fighter”, come il caccia multiruolo Typhoon prodotto dal consorzio europeo Eurofighter. Quando si accendono le luci posteriori della Lazareth, in effetti, la mente corre veloce agli “shock diamonds” che fuoriescono dalla coda dei jet quando il postbruciatore è acceso.

Ludovic giura che questa R1 si guida in strada come qualunque altra supersportiva, con la differenza che è molto, molto difficile passare inosservati quando la si cavalca: il prezzo, nel caso in cui ci steste facendo un pensierino, non è per tutti. Parliamo di circa 50.000 euro, comunque sempre meno della molto più “banale” 1199 Panigale Westlake.

Sicuramente non economica, ma potete stare sicuri che con la Lazareth Euro Fighter avrete tutti gli occhi puntati su di voi: questo ci sentiamo di potervelo assicurare.

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