Home Donington, Superpole: dominano le “quattro cilindri”

Donington, Superpole: dominano le “quattro cilindri”

Mutano le caratteristiche dei circuiti e le condizioni meteo ma Tom Sykes e la Kawasaki (1’27.716) si confermano mattatori del giro secco conquistando a Donington la quarta Superpole stagionale, con la ciliegina del record. Non sarà facile domani tenere a freno le velleità di vittoria di un binomio che si pone autorevolmente oramai come favorito,


Mutano le caratteristiche dei circuiti e le condizioni meteo ma Tom Sykes e la Kawasaki (1’27.716) si confermano mattatori del giro secco conquistando a Donington la quarta Superpole stagionale, con la ciliegina del record. Non sarà facile domani tenere a freno le velleità di vittoria di un binomio che si pone autorevolmente oramai come favorito, quindi ben più di un outsider.

Alla fine il sole è uscito dalle nuvole portando un tiepido soffio di primavera sufficiente a Max Biaggi (1’28.340) per rendere meno ballerina la sua Aprilia e di tuffarsi nel giro a vita persa e guadagnare così la prima fila, molto utile domani per la partenza di una corsa che si presenta davvero stimolante sia sul piano tecnico che su quello agonistico. Biaggi ha il colpo in canna per incrementare il bottino in classifica generale e allungare su Checa che però dà in corsa il meglio di sé e sa vendere molto cara la … propria “pelle”.

Fra Sykes e Biaggi, molto diversi per stile e temperamento ma entrambi molto efficaci, si sono posti d’autorità Haslam (a un decimo dalla pole) e Melandri (1’28.177) con le BMW ufficiali a dimostrazione di una netta superiorità delle quattro cilindri, quanto meno in qualifica. Il ravennate ha l’occasione d’oro per bissare il trionfo della scorsa edizione.

La Ducati apre la seconda fila, però non con Checa, indeciso fra gomma da tempo e gomma da gara, solo nono tempo, ma con Guintoli, davanti alle “quattro” di Rea con una Honda ancora un filo sotto le aspettative e di Camier con una Suzuki invece, niente male, con Smrz che deve accontentarsi di chiudere la seconda fila.

Con Checa, Badovini, Fabrizio e Laverty occupano la terza fila. Ci si aspettava di più da Giugliano (1’29.236) e da Canepa (1’29.319) fuori sin dalla prima fase delle eliminatorie, quindi in quarta fila, tredicesimo e quattordicesimo tempo.

Ancora una volta il meteo non promette niente di buono. Il rischio pioggia incombe. Peggio ancora sarebbe un tempo né carne né pesce. In quel caso potrebbero riaprirsi gli interrogativi dell’ultimo round monzese, con relative code polemiche. Speriamo di no.

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