Home MotoGP, Wayne Rainey: “Marc Marquez adora la battaglia”

MotoGP, Wayne Rainey: “Marc Marquez adora la battaglia”

Wayne Rainey, tre volte iridato della classe 500 con Yamaha negli anni 80, dice la sua sul Campione del Mondo della MotoGP: “La sua gioventù si riflette nel suo stile..”

Per gli appassionati di motociclismo con qualche capello grigio, Wayne Rainey è uno di quei personaggi che davvero non hanno bisogno di nessuna introduzione, ma a beneficio di coloro che di capelli grigi non ne hanno (e magari sono messi male pure a barba) ne facciamo comunque una rapidissima: americano, 53 anni, Rainey fu tra i protagonisti della classe 500 del Motomondiale a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, conquistando tre titoli consecutivi, dal ’90 al ’92, con il team ufficiale Yamaha allora guidato da Kenny Roberts. Le sue epiche battaglie con rivali quali Lawson, Schwantz, Doohan, Gardner e Kocinsky hanno fatto storia, ma la sua gloriosa cavalcata arrivò ad una fine prematura nello sciagurato GP di Imola Misano Adriatico del 1993, quando Rainey, al comando della corsa e lanciato in classifica verso il 4° titolo iridato consecutivo, ebbe un incidente che lo costrinse alla sedia a rotelle.

Per la gioia degli appassionati di vecchia data, il leggendario campione americano è stato uno degli ospiti illustri del paddock della MotoGP (nella foto sopra con il boss Yamaha Lin Jarvis) in occasione del recente GP delle Americhe di Austin, in Texas, dove ha rilasciato alcune dichiarazioni raccolte da Crash.net.

WAYNE RAINEY – GALLERIA FOTOGRAFICA

Interrogato su quello che è indubbiamente l’uomo del momento, il Campione del Mondo Marc Marquez (Honda Repsol), assoluto dominatore del GP di Austin e in Campionato, Rainey ha risposto:

“Credo che Marquez adori la battaglia, adori combattere per la posizione, non importa contro quale pilota, ed i ragazzi contro cui correvo io erano più o meno allo stesso modo. Penso che Marquez sia molto giovane e molto esuberante, e che la sua gioventù si rifletta nel suo stile di guida.”

“Non so se pensa troppo alle cose, credo che la maggior parte [del suo stile] si basi sulle sue reazioni a quello che la moto gli dice e su ciò che gli altri piloti stanno facendo intorno a lui. Basta guardare quello che ha fatto all’ultimo giro [del GP delle Americhe], quando ha quasi buttato via la vittoria all’ultima curva. E’ stata solamente una piccola disattenzione, ma va ricordato che questi piloti sono sempre al limite.”

WAYNE RAINEY – GALLERIA FOTOGRAFICA

Dopo aver chiuso con la carriera da pilota, Rainey è stato per qualche anno anche team manager per Yamaha, rimanendo comunque un personaggio molto popolare nel paddock. Oggi si è allontanato parzialmente dal mondo delle corse e vive in una casa vicinissima a Laguna Seca, circuito che ha una curva a lui intitolata. A distanza di anni, Rainey comunque conferma che il suo amore per le corse non è mai venuto a mancare:

“Ho ancora molti amici nel paddock, e molti di loro sono come una famiglia. Sono sempre molto contento di rivederli. Sono passati più di 20 anni dall’ultima volta che ho gareggiato e, ovviamente, cerco di venire ad almeno una gara americana ogni anno. Anche quando vado in Europa mi sento ancora il benvenuto, ma mi manca guidare, ovviamente.”

“Quando sono arrivato [ad Austin] ho visto tutte le persone che lavoravano, ho sento i piloti parlare… come quando ho parlato con Jorge [Lorenzo] sui problemi che stava avendo con la moto: era lo stesso genere di problemi che avevamo quando correvo anch’io. Sento ancora la passione e ovviamente, anche se non sono più in grado di guidare, basta poco per farmi tornare alla mente molto rapidamente quello che le corse sono state per me, ed i motivi per cui correvo. Anche se sono passati 20 anni ed il campionato è andato avanti, con la tecnologia che è cambiata, le corse sono sempre le stesse.”

E alla domanda se avesse qualche rimpianto riguardo alla sua carriera da motociclista, la risposta di Rainey è stata comunque netta:

“No, assolutamente nessuno.”

WAYNE RAINEY – GALLERIA FOTOGRAFICA

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