Home MotoGP, Nakamoto: “Il ritorno di Rossi in HRC? Niente è impossibile”

MotoGP, Nakamoto: “Il ritorno di Rossi in HRC? Niente è impossibile”

Molto ma molto interessante l’intervista concessa da Shuhei Nakamoto a Michel Turco (Motorevue). Il vicepresidente HRC parla dei piani della Honda in vista del nuovo campionato, degli errori commessi in passato dal colosso di Tokyo, della Superbike e perfino di mercato… D: Dal 2006, anno del suo arrivo in MotoGP, Dani Pedrosa insegue ancora il

Molto ma molto interessante l’intervista concessa da Shuhei Nakamoto a Michel Turco (Motorevue). Il vicepresidente HRC parla dei piani della Honda in vista del nuovo campionato, degli errori commessi in passato dal colosso di Tokyo, della Superbike e perfino di mercato…

D: Dal 2006, anno del suo arrivo in MotoGP, Dani Pedrosa insegue ancora il primo titolo di campione del mondo. Quali problemi ci sono stati?
R: “La nostra moto non è abbastanza competitiva. Non c’è un problema particolare, specifico, abbiamo tante piccole cose da migliorare. Dobbiamo puntare ad ottenere una moto equilibrata per quanto riguarda il motore, ma anche il telaio.”

D: Honda rimane il principale produttore al mondo, come mai è così difficile riuscire a progettare la moto che i piloti chiedono?
R: “Anche in questo caso non c’è un unico motivo. Penso che a volte ci siano delle incomprensioni, gli ingegneri non capiscono cosa vogliono ai piloti così come i piloti non riescono a fornire le informazioni giuste agli ingegneri.”

D: A fine 2010 i centauri più forti della MotoGP saranno liberi contrattualmente parlando. La Honda ha già fatto un’offerta a Valentino Rossi?
R: “Forse sì, forse no, nulla è impossibile…” (ride)

D: Rispetto alla concorrenza, Honda ha scelto di non avvalersi della collaborazione di dirigenti europei. Per voi si tratta di un punto molto importante?
R: “Non è una questione di politica aziendale. Oggi il nostro team manager è San Yamano, sta facendo un buon lavoro ed i risultati stanno crescendo. Siamo contenti del lavoro svolto dalla nostra squadra, non ho nulla contro i manager europei, ho anche cercato di trovare uno ma non ha funzionato… costano troppo! (ride)”

D: Cosa dovrebbe essere fatto per aumentare il numero di moto in MotoGP e perchè siete contro all’idea di motori 1000 derivati dalla serie come proposto da IRTA e Dorna?
R: “Non penso sia saggio cambiare troppo spesso. I team privati dovrebbero ricominciare da capo, sarebbe più difficile trovare sponsor e ottenere risultati. Honda è il costruttore che ha il maggior numero di piloti in MotoGP. Con l’uso di motori più affidabili, come da regolamento, possiamo considerare di poter partecipare al campionato con una dozzina di piloti.”

D: Viste le difficoltà finanziarie attuali, non credete che partecipare sia alla MotoGP che alla Superbike sia troppo costoso?
R: “Non posso rispondere a questa domanda perché Honda non è direttamente coinvolta nella Superbike. Le squadre acquistono moto e kit HRC, ma per il resto sono totalmente indipendenti. Per la Honda il campionato di velocità di riferimento resta la MotoGP.”

via | Motorevue.com

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