Home Inedita superpole da sballo. Sbk show a Philip Island. Spies in vetta. Biaggi fa sognare

Inedita superpole da sballo. Sbk show a Philip Island. Spies in vetta. Biaggi fa sognare

Sì, bisogna gridarlo forte: che superpole! E che superbike! Da sballo! Metteteci i due binomi inediti Spies/Yamaha e Biaggi/Aprilia davanti a tutti, stratosferici, e avrete subito il quadro stupendo che carica la gara di Philp Island, apertura del mondiale 2009, di straordinari motivi di interessi agonistici e tecnici. Procediamo per gradi. La inedita superpole ha


Sì, bisogna gridarlo forte: che superpole! E che superbike! Da sballo!

Metteteci i due binomi inediti Spies/Yamaha e Biaggi/Aprilia davanti a tutti, stratosferici, e avrete subito il quadro stupendo che carica la gara di Philp Island, apertura del mondiale 2009, di straordinari motivi di interessi agonistici e tecnici.

Procediamo per gradi. La inedita superpole ha superato più che brillantemente l’esame. Le tre sessioni a mitraglia di 12 minuti ciascuna sono letteralmente eccitanti, da mozzafiato, con colpi e contro colpi che si susseguono ininterrottamente. Adrenalina a mille per i piloti, stress oltre misura per i team. Il tutto si traduce in uno show senza pari. Bel colpo!

I protagonisti. Due su tutti. Il giovane americano Ben Spies (superpole con gran stoccata: 1’31.069, nuovo record della pista di Philip Island!) e il ritrovato “veterano” Max Biaggi (sciabolata da artista: 1’31.402).

Due magnifici interpreti di questa superpole, di questo circuito e delle nuove rispettive cavalcature.

Grande la Yamaha ma senza aggettivi l’inedita Aprilia da dieci e lode, che vola come un missile (315 kmh sul veloce) e rimane incollata sul curvone e nei tornanti. Una grande moto, sembra fatta apposta per il grande “ritorno” di Max Biaggi, stupendo, sicuro, tatticamente perfetto, in gran forma.

Superbike 2009 - Round 1 - Phillip Island - Qualifiche
Superbike 2009 - Round 1 - Phillip Island - Qualifiche
Superbike 2009 - Round 1 - Phillip Island - Qualifiche

A Noale hanno davvero fatto un lavoro straordinario. Chi ne dubitava non può che mordersi le mani.

Gli altri due protagonisti sono Jonathan Rea: 1’31.596 (la Honda ha pescato un grande talento), terzo tempo e Jakub Smrz, quarto tempo, 1’31.600, che ha l’alto “onore” di essere il primo dei ducatisti. Addirittura davanti all’ufficiale della Casa di Borgo Panigale, Michel Fabrizio 1’31.837, che non sfigura, ma che è costretto ad accontentarsi del quinto tempo (davanti ad Haslam 1’32.112) e a regalare al team Ducati solo musi lunghi.

Anche perché Haga non ha neppure potuto partecipare alla bagarre finale, essendo stato “eliminato” nella seconda sessione della superpole.

Le bicilindriche ufficiali italiane torneranno ad essere protagoniste in corsa ma l’impressione è che i tempi della dittatura di Bayliss (viso attento ma tirato nel box) sono definitivamente passati. Dei ducatisti merita un plauso Laconi, ottavo tempo: 1.32.649.

Fra gli eliminati di lusso: Corser (1’32.873) e Xaus (1’33.152) sulle inedite Bmw (le interessanti moto tedesche hanno ancora bisogno di tempo, ma ci sono) che non sono riusciti a superare la tagliola della prima sessione (insieme al nostro Rolfo).

E, nella seconda sessione, da rimarcare gli “out” imposti anche a Nakano (Aprilia), comunque buon nono: 1’31.843, Neukirchner (Suzuki), Kiyonari (Honda) ecc.

Chiudono il gruppone i nostri Scassa, Iannuzzo, Baiocco. Domani, levataccia a parte per gli appassionati italiani, sarà spettacolo puro. Due corse da non perdere.

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