Home TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact, ti hanno fatto le scarpe

TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact, ti hanno fatto le scarpe

Qual è il sogno di ogni vero centauro, incapace di sottrarsi al suo amato destriero meccanico anche nelle situazioni di guida più estreme? Facile: avere una moto che vada bene in ogni circostanza! Utopia di un avventuriero sognatore direte voi, ma la soluzione esiste ed è frutto dell’evoluzione tecnologica del nostro tempo: i pneumatici giusti!


Qual è il sogno di ogni vero centauro, incapace di sottrarsi al suo amato destriero meccanico anche nelle situazioni di guida più estreme? Facile: avere una moto che vada bene in ogni circostanza! Utopia di un avventuriero sognatore direte voi, ma la soluzione esiste ed è frutto dell’evoluzione tecnologica del nostro tempo: i pneumatici giusti!

Perché se le moto hanno compiuto enormi passi avanti, proponendo nuovi segmenti ed il prodotto giusto per ogni più specifica esigenza e se la richiesta passa attraverso la necessità di scaricare a terra potenze elevatissime su superfici di contatto estremamente contenute, mantenendo al contempo un buon handling i pneumatici diventano fondamentali e si trovano a dover fare un grande lavoro. Per non parlare della necessità di fornire prestazioni e grip elevato anche a freddo e nei primi metri percorsi e mantenere un buon rendimento anche dopo numerosi chilometri percorsi ad andatura sostenuta, magari sotto il caldo estivo. A tutto questo non può considerarsi slegata la componente turistica, che impone ai pneumatici di sopportare variazioni di carico gravose (con passeggero e bagagli) e di fornire buone performance tanto sull’asciutto quanto sotto la pioggia battente.

Ma tutto questo per un pneumatico turistico stradale diventa ancora più difficile poiché la sua mescola e la struttura della carcassa dovrà essere concepita per dover durare almeno il doppio di un pneumatico sportivo, e per questo oggi è spesso più difficile realizzare una buona copertura turistico-sportiva che non una che ha nelle performance assolute l’unico target da dover soddisfare. Per questo il nuovo Metzeler Roadtec Z8 Interact, oggetto della nostra prova, diventa giocoforza un’importante concentrato di tecnologia, per numerosi aspetti superiore a quella utilizzata sui ben più famosi “cugini” supersportivi.

TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact
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Siamo stati volutamente severi nella scelta del banco di prova di questi pneumatici scegliendo di calzarsi su una potente CBR1000RR Fireblade 2010, elegante bestiolina da 178 CV, che di certo non facilità il compito di questi pneumatici nella ricerca del miglior grip in ongi condizione. Il terreno di prova è stata ovviamente la strada, con percorsi molto guidati su tratti montani, fino alle sconnessioni del fondo urbano (qui il comfort della carcassa assume grande importanza insieme alla capacità di adattarsi a continue variazioni di aderenza da parte del terreno, dallo sporco, al pavè fino alla vernice della segnaletica orizzontale).
Ovviamente non sono mancati ampi tratti autostradali percorsi con e senza passeggero in modo da focalizzare l’attenzione sulla stabilità alle alte velocità e sulla neutralità del comportamento dinamico anche sotto evidenti variazioni di carico.

L’ultimo approfondimento ha riguardato la guida con il bagnato, condizione in cui il comportamento degli Z8 risulta veramente al top posizionandosi come riferimento sia della capacità drenante sia nei tempi di warm up (vale a dire la rapidità con cui il pneumatico raggiunge una temperatura di esercizio che garantisce performance molto vicine a quelle massime erogate). Una percorrenza di circa 3.000km (come quella da noi coperta, aiutati in questo dal collega Sebastiano Sisto) è risultata inevitabilmente troppo limitata per scoprire i reali limiti chilometrici di questi pneumatici. Fedele alla sua tradizione Metzeler Z8 sembra in grado di raggiungere il traguardo dei 15.000km già appannaggio dei suoi predecessori.

TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact
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In città, si apprezza subito la morbidezza dello sterzo nelle manovre a bassa velocità, maggiore rispetto a quella trasmessa dalle coperture previste di serie; questo grazie al “CTM”, acronimo di casa Metzler, che sta per “Contour Modeling Tecnology”, ovvero la concezione del nuovo profilo della gomma, ora più ellittico, che ne migliora lo scorrimento. Il nuovo profilo CMT (Contour Modeling Technology) di nuova generazione che riduce push steering force del 5% rispetto al suo predecessore, elevando immediatamente la maneggevolezza e la facilità di set-up di molte moto.

In rettilineo migliorano la stabilità e la riduzione del rumore di rotolamento e delle vibrazioni percepite, rese possibili dal nuovo brevetto “Interact”: la nuova tecnologia ideata da Metzler, prevede il riempimento della carcassa con tre diverse cinture di acciaio, le quali creano di fatto tre zone di tensione differente del pneumatico, più ridotta sui bordi dello stesso, così da avere più grip in piega e maggiore nella fascia centrale.

In dettaglio troviamo: alta tensione di avvolgimento delle cinture nella zona centrale, per ridurre i micro-movimenti della mescola e aumentare la stabilità dell’area di impronta, limitando l’usura in favore della stabilità ad alta velocità sulle lunghe percorrenze (zona centrale – rosso). Bassa tensione di avvolgimento delle cinture laterali per avere più flessibilità e quindi maggiore assorbimento dell’energia oltre che rapido riscaldamento della mescola, che diventa così più morbida, per un grip superiore in piega (spalle – giallo).

TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact
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Questo permette di migliorare la stabilità alle alte velocità e ridurre al contempo l’usura della copertura, tutto ciò evitando peraltro la discontinuità dei materiali o alcune scalinature che possono mostrarsi sui pneumatici multimescola. Il disegno del battistrada a “Pi-greco”, ispirato a quello delle Sportec M5 di recente ideazione, completa poi il settore stabilità, garantendo un buon drenaggio dell’acqua con gli intagli longitudinali e una notevole copertura del manto stradale, una volta piegata la moto, con quelli trasversali, garantendo così un reale aumento della superficie di contatto.

Il risultato percepito con la nostra CBR è una piacevole sensazione di sicurezza in piega, che porta ad osare di più del previsto, senza brutte sorprese, sia sull’asciutto che sul bagnato, permettendoci di digerire senza timori un improvviso acquazzone autunnale, che mal si sposa con la potenza della supersportiva. La stagione autunnale ci aiuta anche nel verificare le caratteristiche del nuovo tipo di mescola, a base di nano-compositi, in grado di ridurre gli spazi tra le molecole, portandoli dall’ordine di 10^-6 delle precedenti versioni, a quello di 10^-9: l’aumento della compattezza del materiale, impedisce il modificarsi della tensione superficiale nel passaggio dal freddo al caldo e viceversa, garantendo sempre una situazione di rigidità ottimale.

Il problema del freddo del mattino è così notevolmente minore per la tenuta della moto, così come il passaggio al sole di mezzogiorno o all’asfalto rovente delle giornate estive. Il sistema “Fine carbon-silica matrix”, a base di “Carbon black” e “Silice”, è quindi risultato ottimo per risolvere il problema temperatura e stress da carico. In pratica il nuovo pneumatico è caratterizzato da bandine d’acciaio alte che hanno una tensione alta (winding) nel centro questo per ridurre i movimenti della mescola e accrescere la stabilità dell’area d’impronta, con un utilizzo bilanciato del Carbon Black e della Silice nella mescola si cerca di accelerare il tempo di riscaldamento e mantenere una prestazione uniforme anche a temperature più alte, evitando il deterioramento durante l’estate o a pieno carico.

TEST Metzeler Roadtec Z8 Interact
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Come test finale abbiamo portato la CBR così gommata anche in pista, per vedere fino a che limite potevamo spingerci con questi pneumatici. Il risultato è stata una buona stabilità in frenata e un grande maneggevolezza, si può andare facilmente fino ad un passio medio, ma ovviamente basta forzare un po’ l’andatura per far emergere i limiti turistici della copertura. Pur coscenti della forzatura tecnica è comunque utile poter indagare sul comportamento in curva di un pneumatico in condizioni di grande stress all’interno dei margini di sicurezza che solo un circuito può fornire. In questo caso i limiti arrivano dopo qualche giro se si apre completamente il gas a moto piegata, in questa situazione è facile innescare delle perdite di aderenza che restano comunque prevedibili, progressive e “telefonate” (con una 600cc ad esempio avremmo girato sicuramente con maggiore sicurezza).

Questo fa capire che anche forzando molto la guida sportiva su strada di può contare comunque su un ottimo livello di performance seppure inevitabilmente inferiore a quello offerto da un pneumatico sportivo. I pneumatici Roadtec Z8 Interact™ sono disponibili già da qualche mese nella sola misura anteriore di 120/70ZR17; e nelle misure posteriori di 180/55ZR17, 190/50ZR17, 160/60ZR17 e 190/55ZR17. Infine le misure posteriori 180/55 and 190/55 sono realizzate nella costruzione “C” in modo da adattarsi alle differenti caratteristiche tecniche delle moto Sport-Touring con peso scarico > 240 kg.

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