Kymco KTR 150 Custom: scrambler vintage con telaio dirt-track
FEVER presenta 'The Tank Project': trasformazione della Kymco KTR 150 in una scrambler con serbatoio personalizzato.
Nel panorama della customizzazione motociclistica, esistono progetti capaci di riscrivere le regole del gioco, unendo estetica, tecnica e visione personale. Uno di questi è senza dubbio The Tank Project, una creazione che trasforma la modesta Kymco KTR 150 in una vera e propria opera d’arte su due ruote. Non si tratta di una semplice reinterpretazione, ma di una metamorfosi profonda, dove ogni componente racconta una storia di passione, artigianalità e innovazione. L’officina FEVER, guidata dall’estro di Xiao An, ha dimostrato come una piccola cilindrata del 2006 possa diventare un oggetto esclusivo, capace di coniugare fascino vintage e funzionalità contemporanea senza alcun compromesso.
Un equilibrio raffinato tra fascino retrò e funzionalità moderna
Il cuore pulsante di questo progetto nasce da una sfida precisa: preservare il richiamo irresistibile delle scrambler d’epoca, con le loro meccaniche a vista e le linee senza tempo, integrando però soluzioni costruttive all’avanguardia che garantiscano affidabilità e praticità nell’uso quotidiano. In questa prospettiva, la scelta dell’artigianalità non rappresenta una semplice nostalgia, ma una vera e propria filosofia di durabilità e riparabilità, in netta contrapposizione con la cultura dell’usa e getta.
L’elemento che più di ogni altro definisce l’identità di The Tank Project è il serbatoio personalizzato. Modellato a mano da Xiao An e impreziosito da decorazioni a tema balena e pinstriping realizzate da Jeffrey’s Finishing Touch, il serbatoio diventa un manifesto visivo del progetto. Ma la vera rivoluzione avviene nel telaio: mantenendo soltanto la backbone originale e gli ancoraggi del motore, il triangolo posteriore è stato completamente riprogettato secondo le geometrie dirt-track, conferendo alla moto una postura e una dinamica inedite. Ogni dettaglio, dalla scatola batteria ai carter laterali, dai parafanghi alle protezioni sottocarter, è stato realizzato in metallo, a mano, con una cura che facilita non solo la visione ma anche la manutenzione della moto.
Meccanica: il monocilindrico che esprime la sua vera anima
Sotto il profilo meccanico, la Kymco KTR 150 ha subito interventi profondi. L’angolo di inclinazione del motore è stato ricalibrato per ottimizzare la distribuzione dei pesi e la dinamica di guida. Il propulsore è stato completamente revisionato e dotato di carburazione Yoshimura con filtro DNA, un upgrade che esalta la reattività e la voce del monocilindrico. Lo scarico, costruito su misura e messo a punto in ogni dettaglio, amplifica il carattere della moto e integra schermi termici per la protezione del pilota. Anche il sistema frenante, con drum brake derivati da una Yamaha SR400 e modificati, mantiene l’estetica classica ma raggiunge nuovi livelli di efficienza, restando fedele all’obiettivo di una moto dall’aspetto vintage ma assolutamente utilizzabile.
L’elettronica nascosta che dialoga con la tradizione
Un aspetto che rende unico The Tank Project è la gestione dell’impianto elettrico, affidata a LinLine Custom. Qui la tradizione incontra la modernità: il cablaggio è stato realizzato con circuito stampato e terminali modulari, facilitando una diagnostica rapida e precisa. Il vero tocco di innovazione è rappresentato dall’accensione Bluetooth, dotata di chiave digitale e backup fisico, che offre una risposta concreta ai problemi di affidabilità senza rinunciare al fascino del meccanico. Un sistema pensato per chi cerca sicurezza e praticità, ma non vuole rinunciare all’emozione del contatto diretto con la macchina.
Guidare il passato, rigenerato
Salire in sella a questa scrambler significa vivere un’esperienza compatta e reattiva: il motore risponde prontamente, lo scarico si fa sentire con un timbro inconfondibile e l’assetto richiama le piste sterrate più che l’asfalto cittadino. La seduta, rifinita con cura secondo i canoni estetici vintage, i comandi razionalizzati in stile enduro e l’esposizione degli organi meccanici rendono ogni viaggio un vero e proprio dialogo tattile con la moto, un ritorno a un passato che però guarda al futuro.
Il valore della unicità
La realizzazione di The Tank Project dimostra come trasformare una base economica in una moto esclusiva richieda tempo, competenza e un investimento significativo. Il risultato, però, è una moto pensata per durare, facile da aggiustare e non solo da contemplare. Per chi valuta la durata e i costi operativi, resta la domanda di come questa customizzazione si confronti con le soluzioni aftermarket standard: una riflessione che ogni vero appassionato dovrebbe porsi prima di scegliere se puntare sull’unicità o su opzioni più convenzionali.