Il ritorno della VFR? Honda brevetta un nuovo motore V4

Brevetti Honda descrivono nuovo motore V4 con innovazioni su raffreddamento, architettura a 90° e trasmissione a catena, ritorno della VFR?

Il ritorno della VFR? Honda brevetta un nuovo motore V4
F C
Fabio Chiarani
Pubblicato il 11 dic 2025

Dopo anni di silenzio e speculazioni, il futuro della leggendaria Honda VFR sembra prendere finalmente forma grazie a una serie di nuove domande di brevetto depositate nel maggio 2024 e rese pubbliche a fine 2025. Un ritorno atteso con tre elementi chiave che fanno sognare gli appassionati: motore V4 compatto, sistema di lubrificazione innovativo e trasmissione a catena. Analizzando i documenti tecnici, emerge una direzione progettuale che abbraccia soluzioni più tradizionali rispetto alla controversa VFR1200, riaccendendo l’entusiasmo della community sport-touring e promettendo una nuova era per la storica sigla.

Il ritorno della VFR

Dopo tre anni di assenza dal mercato – la produzione della VFR si è infatti interrotta nel maggio 2022 – Honda sembra pronta a colmare il vuoto lasciato nel segmento sport-touring di fascia medio-alta. Le prime immagini tecniche allegate ai brevetti mostrano un motore V4 dal design estremamente compatto, con un’angolazione della V prossima ai 90 gradi. Una scelta che, insieme al ritorno dell’albero di equilibratura e all’adozione della trasmissione a catena, segna una chiara discontinuità rispetto al passato recente e, in particolare, rispetto al cardano della VFR1200.

Motore V4 compatto

La scelta di un motore V4 con geometria compatta non è solo un omaggio alla tradizione, ma rappresenta anche una risposta alle esigenze di bilanciamento tra prestazioni, affidabilità e piacere di guida. L’adozione di una V prossima ai 90 gradi permette di ridurre le vibrazioni, migliorare la distribuzione dei pesi e garantire una maggiore efficienza complessiva. Il ritorno dell’albero di equilibratura sottolinea la volontà di mantenere elevati standard di comfort e guidabilità, aspetti da sempre distintivi della famiglia VFR.

Innovazione nei sistemi meccanici

Due soluzioni tecniche spiccano in modo particolare nel nuovo prototipo. La prima riguarda il sistema di lubrificazione: i brevetti descrivono la presenza di depositi ausiliari integrati direttamente nella carcassa motore. Questa soluzione è studiata per ridurre l’attrito interno delle pompe d’olio e garantire un apporto mirato a componenti critici come alternatore, motorino d’avviamento, pompa dell’acqua e frizione. Un sistema che promette di aumentare la longevità e l’affidabilità del motore, oltre a migliorare la gestione termica in condizioni di utilizzo intenso.

La seconda innovazione si concentra sul sistema di raffreddamento. I nuovi condotti, posizionati tra le bancate del V, sono pensati per ottimizzare la ventilazione e la dissipazione del calore, con particolare attenzione alla bancata posteriore, da sempre più soggetta a surriscaldamento nelle architetture V4 compatte. Questo approccio dovrebbe garantire performance costanti anche nelle condizioni più gravose, un elemento fondamentale per una sport-touring destinata a macinare chilometri.

Trasmissione a catena

Uno degli aspetti che ha maggiormente colpito gli addetti ai lavori è la scelta della trasmissione a catena come soluzione finale. Si tratta di un netto ritorno alla tradizione, dopo l’esperienza con il cardano sulla VFR1200, e risponde alle richieste dei puristi che desiderano una guida più diretta, minori perdite di potenza e una significativa riduzione del peso complessivo. La catena, inoltre, si rivela più facilmente gestibile per chi cerca un mezzo versatile sia per i lunghi viaggi che per la guida sportiva.

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